Con l’equinozio di primavera comincia, per gli appassionati, la raccolta del luppolo selvatico. Il luppolo cresce nei campi incolti, lungo i fossati e in prossimità di corsi d’acqua, tra rovi, ortiche e canne. E’ leggermente urticante e si attorciglia in senso orario a qualsiasi pianta vicina seguendo un algoritmo naturale. A volte si trovano tre o più piantine intrecciate tra loro. In cucina si usa la parte apicale insieme alle foglie più tenere.
Per la sfoglia:
300 g di farina di semola
3 uova
1 cucchiaio di olio evo
Per il ripieno:
400 g di ricotta
50 g di pecorino grattugiato
1 mazzetto di cimette luppolo
1 tuorlo d’uovo
Per il condimento:
500 ml di passata di pomodoro
cipolla
sedano
carota
olio evo
sale
Procedimento:
Preparate un battuto con i tre ortaggi e soffriggete in un filo d’olio. Aggiungete la passata di pomodoro e un pizzico di sale. Nel frattempo sbollentate le cimette di luppolo in acqua salata, strizzatele e frullatele. Amalgamate i due formaggi con il luppolo e l’uovo.
Preparate le sfoglie di pasta con nonna papera e formate i ravioli con l’apposito stampo.
Cuocete i ravioli in acqua salata e condite con la salsa di pomodoro.