Brodo di giuggiole

027 - Copia

Assaggiamo questo liquore estremamente dolce preparato in autunno, che ha dato origine all’espressione “andare in brodo di giuggiole” per dire essere fuori di sé dalla gioia. Pare che venisse offerto agli ospiti a conclusione di un pranzo luculliano e la sua bontà aveva il potere di mandare in estasi. Avendo usato frutta locale, ho apportato una variante alla ricetta originale, usando vino e uva Trebbiano d’Abruzzo, al posto del vino rosso e uva Zibibbo.

Ingredienti:

1/2 kg di giuggiole raggrinzite

1/2 kg di zucchero di canna

2 grappoli di uva bianca da vino

2 mele cotogne

2 l di vino bianco (Trebbiano)

buccia grattugiata di un limone

acqua q.b.

Procedimento:

Lavate e asciugate le giuggiole. Denocciolate e mettetele in una pentola con gli acini d’uva e lo zucchero. Coprite con l’acqua e cuocete senza coperchio per circa un’ora. Aggiungete le mele tagliate a fettine sottili e il vino, continuando la cottura per 20 minuti. Alla fine unite la buccia di limone. Togliete dal fuoco appena comincia a gelificare e passate al setaccio. Imbottigliate e sterilizzate per la conservazione.