CACIO E PEPE CON LE FAVE

Signore e signori, vi presento uno dei piatti romani più tipici, reso ancora più romano e anora più goloso: la cacio e pepe con le fave! Proprio ora, nel periodo delle fave romane, si presta benissimo come primo piatto vegetariano, adatto a tutte le occasioni, non solo per la sua bontà, ma anche per la sua semplice composizione: ci vogliono solo 3 ingredienti e qualche trucco per creare questa pietanza. I segreti per un successo garantito ve li svelo io nella ricetta…

cacio e pepe
  • Preparazione: 20 Minuti
  • Cottura: 10 Minuti
  • Difficoltà: Medio
  • Porzioni: 4 persone
  • Costo: Economico

Ingredienti

  • 500 g Tonnarelli all'uovo
  • 200 g Pecorino romano (stagionato 18 mesi)
  • 150 g Semi di fave
  • q.b. Pepe nero in grani
  • q.b. Olio extravergine d'oliva
  • q.b. Sale

Preparazione

  1. Come prima cosa per preparare la cacio e pepe con le fave metti a bollire in una pentola dell’acqua. Mentre aspetti che arrivi a ebollizione, comincia a grattugiare il pecorino romano in una ciotola molto capiente facendo attenzione che non cadano pezzetti di formaggio troppo spessi.

    Poi macina il pepe nero. È facile sopravvalutare la sua quantità, essendo però uno dei due sapori principali della cacio e pepe bisogna aggiungerne così tanto al formaggio che il tutto, mischiato bene, diventi una massa grigia.

    Ora bisogna aggiungere l’olio d’oliva: aiutandoti con una frusta, amalgama energicamente l’olio con il formaggio finché non rimarrà neanche un grumo. Questo passo è molto importante!

    Quando l’acqua sta per bollire aggiungi il sale (non esagerare, visto che già il pecorino è molto salato), e successivamente 100 grammi delle tue fave. Dopo averne dato una sbollentata per circa 5 minuti, trasferiscile in un mixer, aggiungi due cucchiai di olio d’oliva e frulla il tutto.

    Infine metti i tonnarelli a bollire nell’acqua che hai usato precedentemente per le fave.

    La crema:

    Segue il passo decisivo che trasforma il formaggio grattugiato nella famosa crema della cacio e pepe: passati due minuti da quando hai messo i tonnarelli, prendi con un mestolo dell’acqua di cottura e versalo pian piano sul formaggio. È importante che tu non smetta mai di girare velocemente con la frusta durante questo processo. Prima si formerà un unico grumo. Non disperare ma aggiungi pian piano un altro mestolo di acqua, sempre girando il tutto velocemente con la frusta. Continua così finché si sarà formata una bella crema densa. Di solito per le quantità indicate bastano due mestoli d’acqua, mi raccomando però di versarli molto lentamente per evitare che la crema diventi troppo acquosa.

    Fatto ciò mischia la crema di cacio con quella di fave.

    Infine scola i tonnarelli dopo circa 3-4 minuti (devono essere al dente) e aggiungili alla crema di formaggio e fave. Mischia il tutto con due cucchiai e, prima di servire decora i piatti con un’altra manciata di fave sbucciate. Goditi la tua Cacio e Pepe con le fave!

  2. cacio e pepe

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Note

VOCABOLARIO CACIO E PEPE CON LE FAVE:

  1. rendere: zu etwas machen, werden lassen
  2. goloso: naschhaft
  3. prestarsi: sich eignen
  4. adattare: anpassen
  5. svelare: enthüllen
  6. trucco: Trick
  7. capiente: groß
  8. amalgamare: vermischen
  9. grumo: Klumpen
  10. esagerare: übertreiben
  11. sbollentare: abbrühen
  12. versare: gießen, schütten
  13. mestolo: Schöpfkelle
  14. raccomandarsi: eindringlich empfehlen
  15. manciata: Handvoll
  16. sbucciare: schälen
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Pubblicato da Felicitas

Sono una studentessa che ama la cucina, specialmente quella mediterranea. Da quando vivo da sola a Roma, ho avuto molte occasioni per imparare di tutto sul cibo: dalla scelta degli alimenti al mercato, al loro corretto abbinamento e la preparazione secondo delle regole d'oro della cucina italiana - anche se mi piace sperimentare e sfruttare i sapori di tutto il mondo. Ovviamente non amo solo cucinare, ma anche mangiare! Infatti cerco di portare a tavola delle sensazioni che ho provato assaggiando le più svariate squisitezze in giro per Roma, l'Italia e tutto il mondo.

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