Frutta Martorana

“Tradizioni della pasticceria siciliana”

Tra i prodotti biologici di cui la Sicilia può vantarsi, ci sono anche le mandorle e il miele, ingredienti base per la preparazione della “Frutta Martorana”

Si avvicinano i giorni di Ognissanti e della commemorazione dei defunti ( 1 e 2 novembre) e in Sicilia le strade e i vicoletti si riempiono di straordinari, seducenti, golosi e pungenti profumi che inebriano i sensi!!! Odore di cannella, di vaniglia , di chiodi di garofano, miele e mandorle, tutti ingredienti presenti nei dolcetti che si preparano in questi periodi di festa. Ma la preparazione Regina del mese di novembre è la frutta Martorana. La frutta di Martorana è un tipico dolce siciliano (la cui origine si ebbe nel palermitano). È un dolce famoso nel mondo perché la sua preparazione e confezionamento prevede, nella forma e nell’aspetto alla fine del processo di preparazione, la perfetta imitazione o riproduzione di frutta e talvolta ortaggi o pesci. Internamente è simile al marzapane ma notevolmente più dolce e saporito. La base della sua ricetta è esclusivamente la farina di mandorle e il miele. È un prodotto inserito nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ed è riconosciuto come prodotto agroalimentare tradizionale siciliano. Veniva tradizionalmente preparata nelle celebrazioni della Festa dei Morti. Deve il suo nome alla Chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio o della Martorana, eretta nel 1143 da Giorgio d’Antiochia, ammiraglio greco-siriaco del re Normanno Ruggero II, nei pressi del vicino monastero benedettino, fondato dalla nobildonna Eloisa Martorana nel 1194, da cui prese il nome, e di quello di Santa Caterina nel centro storico di Palermo dove le suore la preparavano e la vendevano fino alla metà del 1900.Secondo una nota tradizione, la frutta di Martorana è nata perché le monache del monastero della Martorana, per sostituire i frutti raccolti dal loro giardino ne crearono di nuovi con farina di mandorle e zucchero, per abbellire il monastero per la visita del papa dell’epoca. Io vi consiglio di venire a Trapani e fare una visita alle antiche pasticcerie di Erice, rimarrete sorpresi da cotanta bellezza e dal sapore di questa opera d’arte visiva e culinaria. E’ così bella che le persone più anziane la tengono in bella vista sui tavoli e nelle vetrinette dei saloni più eleganti!! Assaggiatela!!

  • Preparazione: Minuti
  • Cottura: 2 Minuti
  • Difficoltà: Medio
  • Porzioni: 2 Chilogrammi di frutta martorana
  • Costo: Medio

Ingredienti

  • 1 kg Farina di mandorle
  • 1 kg zucchero semolato
  • 250 g Acqua
  • 1 cucchiaio Aroma mandorla liquido
  • 5 gocce Aroma mandorle amare
  • 1 bustina Vaniglia
  • 2 cucchiai Miele millefiori
  • q.b. Coloranti alimentari

Preparazione

    • Versate l’acqua in un pentolino e portate ad ebollizione.
    • Non appena l’acqua bolle, versate: lo zucchero, il miele, la vaniglia e gli aromi mandorla e mescolate velocemente per qualche secondo.
    • Togliete il pentolino dal fuoco e aggiungete la farina di mandorle.
    • Preparate un composto liscio ed omogeneo aiutandovi prima con una palettina in legno e poi con le mani.
    • Dividete l’impasto in due parti e formate due rotolini.
    • Copriteli con la pellicola trasparente e mettete a riposare un’oretta.
    • Passato il tempo di riposo, potrete formare la frutta martorana con le mani o aiutandovi con le apposite formine in gesso.
    • La frutta martorana così formata verrà messa a riposare un giorno in un vassoio per asciugare bene prima di essere dipinta e decorata.
    • Una volta dipinta lasciate asciugare bene le forme prima di mangiarle, almeno tre ore.
    • La martorana è pronta, buon appetito !

Note

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