Lo sapevi che…stampante 3d come elettrodomestico del futuro (?!)

A volte ci si sente protagonisti e compagni di viaggio di Marty McFly nel noto film “Ritorno al Futuro” quando venivano trasmesse nel film delle realtà che in quel contesto storico sembravano assurde.

Oggi, la scienza e la tecnologia sembra riuscire ad abbattere quei paletti dell’impossibile e dell’immaginario mutando da “ciò che potrebbe essere a ciò che è”. L’immaginario diventa realtà e l’impossibile diventa possibile così anche la tecnologia e la scienza sono scesi nel campo della cucina muniti di forchette, palette e coltelli spiegando quali potrebbero essere gli scenari possibili nel futuro dell’alimentazione. Si passa dal cibo modellato attraverso una stampante 3D per alimenti fino all’hamburger sintetico, prodotto in laboratorio, che potrebbe garantire nel futuro una carne più ecologica e sostenibile.

La stampante 3D è lo strumento tecnologico del momento e oltre ad essere all’avanguardia, è in costante e continua evoluzione perché le sue possibili applicazioni sono infinite. Parallelamente alla ricerca tecnologica, si sta perfezionando anche la scienza dei materiali, perché per poter stampare un qualunque oggetto tridimensionale, organico o inorganico, è necessario un inchiostro tridimensionale. Le ricerche in ambito nutritivo stanno sperimentando numerose sostanze e tali studi stanno riunendo due ambiti di studio molto diversi tra loro quali la bioingegneria e il design.

Uno dei progetti più suggestivi, Edible Growth guidato dalla designer tedesca Chloé Rutzerveld, ha prodotto dei biscotti viventi e completamente commestibili. La crosta esterna è costituita da proteine e carboidrati, mentre all’interno è presente una matrice colloidale composta da frutta o verdura secca e agar agar, in cui sono stati inseriti semi, spore, lieviti e batteri utili all’organismo umano. Lieviti e batteri iniziano a fermentare, cambiando il sapore e la consistenza della matrice, e i semi e le spore germogliano producendo piccoli funghi e vegetali. L’idea è che il consumatore possa far crescere il proprio cibo 3D e consumarlo quando lo trova più appetitoso per gusto e odore.

Tutto questo non rappresenta la trama di un film di fantascienza ma di stampante 3D come elettrodomestico del futuro.

L’idea sarebbe di riportare in cucina tutte quelle persone che, per carenza di tempo e voglia, finiscono per consumare gran parte dei pasti fuori casa.

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