Lo sapevi che…il Marsala racconta la storia?

È proprio vero! Sorseggiare il Marsala significa legare il palato alla storia ed è proprio per questo motivo che questo nettare liquoroso viene considerato come un vino speciale. Sempre presente nei momenti più delicati che hanno segnato la nostra storia, quasi in prima persona più di ogni altro vino durante le battaglie, rivoluzioni, strategie e alleanze. Visitare le cantine della città di Marsala, non è solamente andare incontro a delle straordinarie degustazioni bensì assaporare circa 250 anni di storia ammirando sotto le volte intatte i manufatti secolari. Questo vino fu scoperto nel 1773 per caso da un commerciante inglese, John Woodhouse che accertandone la bontà ne fece sentire sin da subito la presenza. Fu così che questo vino conquistò il mercato britannico e solamente con l’aiuto della famiglia Florio, nel 1832, il Marsala raggiunse la sua popolarità in tutti i continenti. Nel 1969 è stata riconosciuta la Denominazione d’Origine ed è stato il primo di una serie di disciplinari a tutela dei migliori vini d’Italia. La zona di produzione è limitata alla provincia di Trapani con esclusione di alcuni comuni e le uve permesse sono: Grillo, Inzolia, Catarratto e Damaschino, Pignatello, Calabrese e Nerello. La ricetta riguarda le fasi della spremitura, della fermentazione alcolica e della svinitura. Aggiunta della concia (alcol e mosto cotto) e della mistella (mosto di uva raccolta tardivamente e alcol). L’invecchiamento avviene in grandi botti di rovere e può svolgersi anche con il metodo Soleras che consiste nel fare dei travasi parziali in botti che contengono vini di diverse annate. Il colore può essere oro, ambra, rubino e per il contenuto zuccherino può essere secco, semisecco, dolce o Garibaldi. Secondo la durata dell’invecchiamento il Marsala si distingue in Fine (minimo di 1 anno), Superiore (2 anni), Superiore riserva (4 anni), Vergine o Soleras (5 anni) e Vergine stravecchio (10 anni). Il Marsala si propone come un ottimo e fedele compagno per la cucina, adoperato difatti per insaporire le salse, creme, antipasti, primi e secondi piatti, dolci e frutta ed è una sorpresa con i formaggi a pasta dura. Nella forma di vino secco, il Marsala è ottimo come aperitivo o con i biscotti coi fichi. Si sposa perfettamente con alcuni piatti tipici come le ghiotte di pesce e i castrati alla brace. Fuori pasto è un eccellente vino da meditazione ed è consigliato berlo in compagnia di un quadrat di cioccolato o di un buon sigaro.

 

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