ROVASENDA , Paese

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Facendo sempre riferimento al 1° percorso in bicicletta oggi voglio parlarVi di ROVASENDA.

E’ un piccolo comune piemontese, circa 1000 abitanti chiamata rovasendesi, in provincia di Vercelli, appena prima di ROASIO, e ai confini con la provincia di Biella, prima di BRUSNENGO.

Lapide-Rovasenda-paese-fata antonella

Un pò di storia

Il primo documento ufficiale in cui compare il nome Rovasenda è datato ‘882 quando il re Carlo Il Grosso, discendente di Carlo Magno, conferma al vescovo di Vercelli, Luitvardo, il possesso del territorio vercellese. Il paese però non si trovava nella posizione attuale, ma sulle rive del torrente Marchiazza dove sino a non molti anni fa era possibile vedere i resti del campanile della prima chiesa.

Nel ‘965 il vescovo di Vercelli, Ingone, concede in feudo al conte Aimone di Vercelli il territorio coperto per la maggior parte dalla “silva Rovaxinda”.Così che ha inizio la Signoria dei Rovasenda che ha come capostipite Giovanni di Biandrate in quanto i suoi figli assunsero tale titolo per primi e vennero a risiedere stabilmente nel loro feudo. Essi ritennero opportuno edificare una rocca, per la cui costruzione scelsero il punto più elevato, dove c’è adesso il borgo, in modo di dominare il territorio circostante. La costruzione inizio nel 1170 grazie ad Alberto di Rovasenda e ben presto attirò nel suo raggio gli abitanti dell’antico borgo diventando il centro di ogni attività agricola, economica, militare.

Dall’anno di fondazione del castello accaddero numerosi fatti storici nel Vercellese e nel territorio Rovasendese:

  • le lotte tra Guelfi e Ghibellini in cui si distingue Giovanni di Rovasenda, guelfo, che resiste, fino all’ultimo, alle incursioni dell’avventuriero Gherardino Spinola, al soldo dei Visconti.
  • I Visconti, signori di Milano, diventano i primi alleati, seppur per breve tempo, dei feudatari della Baraggia.
  • Nel 1355 Rovasenda diventa confederata coi Marchesi del Monferrato.
  • Agli inizi del 1400 solo il feudo di Rovasenda, di tutto il territorio Vercellese, è ribelle e restio a passare sotto le insegne dei Savoia.
  • Il 14 luglio del 1413, dopo essere stati sotto assedio per alcuni mesi, il feudo capitola e si arrende ad Amedeo VIII di Savoia, il quale reinveste i signori locali nei loro possedimenti con l’impegno di ricevere l’investitura e di essere buoni vassalli, a cui saranno fedeli sino alla fine.
  • Poi il resto della storia è la storia Italiana.

Dopo aver parlato del passato parliamo di oggi.

La maggior parte della popolazione vive intorno al castello, di cui parlerò più avanti, mentre  la restante vive nelle cascine isolate circondate dalle risaie. Risaie bagnate dall’acqua trasportata da canali, chiamate Rogge (quella più importante è la Roggia del Marchese),  collegati al Torrente Rovasenda, al Torrente Marchiazza e/o da altri torrentelli minori.

Il paese oltre ad essere formato dal centro, vicino, al castello ha solo altre 2 località: Cascina Mapetta e Via Brusnengo-Buronzo.

Una caratteristica di Rovasenda è che è servita da 2 linee ferroviarie (Ferrovia Santhià-Arona e Ferrovia Biella-Novara), che si intersecano nel centro paese, e che hanno 2 stazioni distinte (Rovasenda sulla Biella-Novara e Rovasenda Alta sulla Santhià-Arona) poste una di fronte all’altra.

Altra cosa importante di Rovasenda è il riso Risaie Rovasenda-bicicletta-fata antonellacon le seguenti varietà : Carnaroli, Arborio, Baldo, S. Andrea, Loto, Balilla e Gladio. La garanzia di autenticità del riso è data dal marchio DOP, autorizzato dal consorzio di tutela, e riportato su ogni confezione di Riso di Baraggia Biellese e Vercellese.

Da vedere:

  • La parrocchiale di Santa Maria Assunta (che è anche la santa protettrice del paese- 15 agosto) con in fondo al coro il gioiello di una porta, in due tavole di noce intarsiate del 1628 e l’antica facciata medioevale con mattoni e pietre a lisca di pesce.
  • L’Oratorio della Madoninna del seicento dedicato a S. Maria di Loreto.
  • La quattrocentesca “Chiesa di S. Giovanni Battista” sotto il complesso storico.
  • La chiesa di S. Maria del Bosco che sorge sulla piazza del castello e sul pavimento troviamo la lapide sepolcrale della contessa Ottavia.
  • Il Castello di Rovasenda, è un castello privato. Su tutto il complesso domina l’altissima torre di 48mTorre-Rovasenda-paese-fata antonella, fatta costruire da Alberto di Rovasenda nel 1459, che è uno degli esempi più importanti del vercellese in quanto poggia su un unico arco; il terrazzo dell’ultimo piano è sporgente sulle pareti esterne, per lasciar posto ad una corona di caditoie quadre. Vicino alla torre sul lato nord, nell’epoca rinascimentale, è stata costruita un’ala fortificata, che presenta lo stesso stile architettonico. Sulla facciata del castello troviamo 2 targhe commemorative, datate 1971, che ricordano il primo millennio della Comunità di Rovasenda e la morte del valoroso Cavaliere di ventura Pierre Terrail, Signore di Bayard, ferito a morte nei pressi del Castello il 30 aprile de 1524.

Come arrivare a Rovasenda

  • Se si è preso l’autostrada A26, uscire a Romagnano-Ghemme prendere a sinistra per Romagnano, poi per Gattinara(SR142), per Biella(SS142), alla prima rotonda prendere la 3a uscita (SP3) e a circa 17km dall’A26 c’è Rovasenda (minuti 30)
  • Se si è preso l’autostrada A4, uscire a Carisio, prendere a dx, alla rotonda per Buronzo(SP3), continuare su quella strada per circa 15 minuti, poi prendere a dx sulla SP66 e siamo a Rovasenda (km.15 circa)
  • Sempre se si è preso l’autostrada A4, uscire a Greggio, alla rotonda 3a uscita per Gattinara (SS594), attraversare Arborio e poi a sx per la SP61, attraversare San Giacomo Vercellese e po a dx per la SP64 e continuare sino a raggiungere Rovasenda ( 14km.- 20 minuti)
  • La stazione ferroviaria che abbiamo accennato sopra
  • Gli aeroporti più vicino sono: Malpensa (MI) a 50km e Caselle (To) a 80km.
  • I porti più vicini sono Genova a 168km, Savona a 178Km e La Spezia a 269km.

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Pubblicato da Antonella Piletta Massaro

mi chiamo Antonella e voglio condividere con voi le mie esperienze CULINARIE, i miei lavori di hobbistica e vari pensierini. Per saperne di più su di me guardate "CHI E' Fata Antonella?"

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