Pane di maggio o pane “co sciuri”

pane di maggio o "co sciuri"

Pane di maggio o il pane “co sciuri” è il pane che si prepara con i fiori di Sambuco, nel mese di maggio in Sicilia, in particolare nella zona del Palermitano.
Ma si prepara anche in Calabria e prende il nome di ” pani e maju “, cioè pane di maggio. Il pane di maggio o pane “co sciuri” si prepara nel mese di Maggio perchè il sambuco in questo periodo raggiunge l’apice della fioritura. Soprattutto nei primi giorni del mese. Il pane con i fiori di sambuco vanta origini molto remote.
Ho scoperto che in alcune zone dell’Italia lo preparano utilizzando la farina di granturco e in altre utilizzano la farina di grano duro. Però l’ingrediente comune oltre il sambuco è il peperoncino, in particolar modo in Calabria, mentre dalle parti della mia nonna materna, a Piazza Armeria si univa ai semi di papavero. Addirittura in alcune zone fanno i panini a forma di fiore, vagamente somiglianti al fiore di Sambuco.
Io utilizzo il fiore di sambuco, appena raccolto per preparare le scacce ragusane con il sambuco, ricetta tradizionale molto antica di Ragusa Ibla e le frittelle salate.
Ma sono ottime anche le vastedde o vastidduzze, la pizza fritta siciliana. Per realizzare il pane di Maggio potete utilizzare anche i fiori di sambuco essiccati. Inoltre il fiore di Sambuco è ottimo anche per preparare tisane e dolci.

Pane di maggio o pane "co sciuri"
  • DifficoltàMedia
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione15 Minuti
  • Tempo di riposo3 Ore
  • Tempo di cottura25 Minuti
  • Porzioni6
  • CucinaItaliana

Ingredienti per il Pane di maggio o pane “co sciuri”

  • 350 gFarina di grano duro
  • 150 gFarina 0 o manitioba
  • 350 mldi acqua tiepida
  • 5 gSale
  • Mezzo cucchiainoZucchero
  • 4 cucchiaiOlio di oliva
  • 8 gLievito di birra fresco
  • 10 gFiore di Sambuco
  • q.b.Pepeoncino

Come preparare il pane di maggio


La sera precedente, lavate i fiori di sambuco e metteteli ad asciugare per tutta la notte. L’indomani mattina “sgranate” i fiori e togliete la parte verde.
  1. In una ciotola versate la farina, mischiatela con il sale. Fate una fontanella al centro e unite il lievito di birra sciolto nell’acqua tiepida e lo zucchero e iniziate ad impastare.

  2. Quando l’impasto si sarà incordato, allargatelo con le mani e unite l’olio.

  3. Lavorate fino ad ottenere un impasto morbido che non si attacchi alle mani.

  4. Mettete a lievitare l’impasto, per 3/4 ore in un ambiente caldo, avvolto o da un foglio di pellicola o ricoperto da un canovaccio.

  5. Intanto distribuite sulla spianatoia i fiori di sambuco, sgranati e ripuliti dalle impurità con il peperoncino ( a piacere ) in modo uniforme.

  6. Riprendete il vostro impasto e incorporate i vostri fiori di sambuco, lavorandolo sulla spianatoia. ( con la dose ne verranno circa dieci ). Con l’impasto formate delle palline che taglierete in 4 punti per formare un fiore. Fate lievitare nuovamente fino al raddoppio. Infornate in forno preriscaldato a 200° per 20/30 minuti. 

  7. Estraete i panini dal forno e fateli raffreddare su una gratella. Ecco pronto il Pane di Maggio con i fiori di sambuco.

  8. Quando li sfornate coprite con una coperta fino a farli ben raffreddare. Buon appetito, Barbara.

Consigli per Pane di maggio o pane “co sciuri”

Il Pane di maggio o pane “co sciuri” ha un sapore simile al pane normale ma con il resto gusto del formaggio pecorino siciliano.

Si conserva perfettamente per due o tre giorni, sottovuoto o dentro un sacchetto.

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Pubblicato da Fantasia in Cucina

La mia passione per la cucina e il buon cibo è nata grazie al mio lavoro e ai miei viaggi. Ho iniziato sin da piccola a raccogliere le ricette di tutto ciò che mi piaceva mangiare e ad appuntarlo su una agenda. Con il passare degli anni è cresciuta in me la passione per la cucina e la tradizione enogastronomica del territorio ibleo. Il mio vuole essere un blog che non è un semplice sito di ricette, ma anche un viaggio della memoria, della cultura di un popolo, quello degli abitanti dei Monti Iblei, in Sicilia, luogo d’incontro tra le province di Ragusa, Siracusa e Catania. Dietro ogni ricetta c'è una storia, talvolta di una famiglia, di un incontro o di un viaggio. Il mio intento è quello di svelare, conservare e di tramandare attraverso le mie ricette l’anima, i saperi, le tradizioni, le passioni e la storia di un popolo. Cucino, fotografo mangio e posto. Mi piace anche consigliare ai miei amici oltre alle ricette sfiziose anche dove mangiare nei locali caratteristici dove andare a mangiare in Sicilia. Se vi va seguitemi, siete i benvenuti. Barbara

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