Ottobrando a Floresta trionfa la provola Impiccata

Ottobrando a Floresta  trionfa la provola Impiccata.

Ottobrando a Floresta trionfa la provola Impiccata la provola impiccata è la regina incontrastata della Quindicesima edizione di Ottobrando.

Quattro sagre per quattro fine settimana.

Ottobre il mese delle sagre, volge quasi al termine e a Floresta, ( Me) va in scena l’ultima sagra di Ottobrando: la sagra della provola e del miele.

Ottobrando per la sua tipologia possiede molteplici punti vantaggiosi per il territorio, (una carta vincente per il comprensorio, non ancora sfruttata appieno).

Da piccolo paese di appena 500 abitanti, diventa in questo periodo dell’anno “ambasciatore” di saperi e sapori del comprensorio di Floresta. Una vera e propria vetrina e baricentro di aggregazione agricola, economica e turistica.

Floresta è un piccolo paesino ubicato a 1275 metri sopra il livello, del mare  in provincia di Messina,  incastonato nel Parco dei Nebrodi. L’edizione di Ottobrando a Floresta è iniziata lo scorso  5  Ottobre con la Sagra della Vasola a crucchittu. La manifestazione dedicata ai prodotti tipici della zona, ha avuto per tutto il mese un appuntamento con un  tema diverso ogni settimana, al  fine di valorizzare i prodotti tipici e il folclore del territorio. Quattro sagre per quattro fine settimana.

La settimana successiva 12, Ottobre è stata la volta del Suino dei Nebrodi e dei salumi, poi è stata la volta del Fungo porcino. L’ultima sagra, sabato 26 e domenica 27 Ottobre  è dedicata alla Provola dei Nebrodi e del miele.

La provola “impiccata”, è stata la regina incontrastata durante tutti i fine settimana.  In occasione della sagra, la provola dei Nebrodi è stata “ Impiccata”. E’ stata la vera novità proposta quest’anno e regina incontrastata della Quattordicesima edizione. La Provola di Floresta ha un aspetto inconfondibile che è dato dalla sua crosta sottile, dalla pasta morbida e compatta, il colore giallo intenso dato della stagionatura e un sapore dolce che, maturando, si fa man mano più piccante. Le sue tecniche di lavorazione estendendosi ai centri vicini ha fatto nascere la denominazione di “Provola dei Nebrodi”. Un prodotto storico siciliano riconosciuto nel 1998 dall’Assessorato all’Agricoltura della Regione Sicilia e inserito nell’elenco Nazionale dei Prodotti Agro-alimentari Tradizionali dal Ministero delle Politiche Agricole . Recentemente, come “Provola dei Nebrodi”. Quindi perfetta per essere proposta “ impiccata” sulla brace.

Il caciocavallo moderatamente stagionato (non più di un mese), dal peso di massimo 2 kg con una contenuta quantità di sale è il candidato ideale per questo innocuo e delizioso “patibolo”. E’ molto utilizzato in molte feste di campagna soprattutto nelle regioni come Campania e Basilicata. Un vero e proprio trionfo della cucina “povera” contadina. Il caciocavallo (provola) impiccato è una vera prelibatezza. Amatissimo da tutti i commensali senza distinzione di genere ed età. Il caciocavallo viene “impiccato” perché la pasta si sciolga a contatto del fuoco prodotto della brace viva. Poi viene tagliata e appoggiata sulle fette di pane precedentemente abbrustolito. Alla sagra quest’anno, un birrificio l’ha proposta “impiccata” ed è stato un boom di presenze, le bruschette abbrustolite sul momento con il formaggio sciolto sopra sono state letteralmente prese d’assalto.

Ottobrando è stata una vera e propria festa dei sapori durante la quale, i prodotti simbolo dell’identità culturale del territorio sono stati i veri protagonisti. Maccheroni al sugo, con la “vasola”, arrosticini, salsiccia al ceppo, dolci tipici della zona tutto servito negli oltre settanta stand disposti lungo il centro cittadino. All’interno di Ottobrando, non sono mancati gli incontri, le degustazioni, l’artigianato, l’animazione, la musica, gli artisti di strada e anche i Bersaglieri.

Ho scoperto questa manifestazione grazie ad un invito di carissimi amici, adoro fare le vacanze in questo periodo, ottimo per chi come me vuole fare  turismo enogastronomico. La consiglio a tutti i visitatori che come me sono dei buongustai. E’ l’occasione di vivere in pieno questa parte di Sicilia che si espone con le sue tradizioni, il suo buon cibo, il suo calore. Io ne sono rimasta affascinata tanto da ritornarci per due fine settima di seguito. Il patrimonio enogastronomico locale è, infatti, punta di diamante non solo nell’ambito regionale, e primeggia per la varietà, la qualità e la tradizione.

P.S. portatevi qualcosa di pesante, io sono passata dai venti a sei gradi, siamo a 1200 metri sopra il livello del mare, l’aria è frizzantina. Un piumino potrà andare bene.

 

Pubblicato da Fantasia in Cucina

La mia passione per la cucina e il buon cibo è nata grazie al mio lavoro e ai miei viaggi. Ho iniziato sin da piccola a raccogliere le ricette di tutto ciò che mi piaceva mangiare e ad appuntarlo su una agenda. Con il passare degli anni è cresciuta in me la passione per la cucina e la tradizione enogastronomica del territorio ibleo. Il mio vuole essere un blog che non è un semplice sito di ricette, ma anche un viaggio della memoria, della cultura di un popolo, quello degli abitanti dei Monti Iblei, in Sicilia, luogo d’incontro tra le province di Ragusa, Siracusa e Catania. Dietro ogni ricetta c'è una storia, talvolta di una famiglia, di un incontro o di un viaggio. Il mio intento è quello di svelare, conservare e di tramandare attraverso le mie ricette l’anima, i saperi, le tradizioni, le passioni e la storia di un popolo. Cucino, fotografo mangio e posto. Mi piace anche consigliare ai miei amici oltre alle ricette sfiziose anche dove mangiare nei locali caratteristici dove andare a mangiare in Sicilia. Se vi va seguitemi, siete i benvenuti. Barbara