Cous cous con il capuliato e le mandorle tostate

Cous cous con capuliato e mandorle tostate

Cous cous con il capuliato e le mandorle tostate, sono dei granelli di semola cotti a vapore, un alimento tipico, del Nord Africa ma anche della Sicilia che preparo molto spesso per i miei amici con l’arrivo della bella stagione.


In questa ricetta utilizzo il capuliatu e le mandorle tostate di Avola. Da più di dieci anni, trascorro le mie vacanze in Tunisia. Lì ho conosciuto diverse famiglie Tunisine e ho imparato ad apprezzare la loro cucina e i loro piatti tradizionali tra i quali anche il cous cous. l’ho mangiato preparato in diversi modi: con il montone, con le verdure, con il pesce che resta il mio preferito.


Oggi ho deciso di proporvi il Cous cous con il capuliato e le mandorle  tostate. Ho unito al cous cous, un alimento Tunisino, il Capuliato, un condimento tipico siciliano e le mandorle di Avola. Capuliato in dialetto siciliano, significa tritato, e si riferisce al trattamento del pomodoro essiccato al sole.


Con l’arrivo dei primi caldi, mi piace molto servirlo freddo anche con le zucchine e i gamberetti come alternativa all’insalata di riso classica. In questa ricetta ho utilizzato un cous cous precotto per ottimizzare i tempi. Ormai si trova tranquillamente al supermercato e si prepara in poco tempo. Cosa state aspettando? prepariamo insieme la ricetta, ottima da servire fredda per una cena o un pranzo tra amici.


  • DifficoltàMedio
  • CostoMedio
  • Tempo di preparazione20 Minuti
  • Tempo di riposo2 Ore
  • Tempo di cottura20 Minuti
  • Porzioni4
  • CucinaItaliana

Ingredienti Cous cous con il capuliato e le mandorle

  • 320 gCous cous (Precotto)
  • 150 gPomodori secchi sott’olio
  • 1 spicchioAglio
  • 80 gMandorle (Tostate tritate)
  • 10 foglieBasilico
  • 8 cucchiaiOlio extravergine d’oliva
  • 300 mlAcqua (o brodo di verdure)

Come preparare il Cous cous con il capuliato e le mandorle tostate

Vediamo insieme come preparare il cou cous. In questa ricetta, utilizziamo quello precotto per ottimizzare i tempi.
  1. Aggiungete l’olio al cous cous, salate adeguatamente e sgranatelo con un cucchiaio o meglio con le mani. Trattandosi di cous cous precotto prendete una capiente pentola e mettete a bollire l’acqua ( o il brodo ). Quando l’acqua sarà bollente, versatela sul cous cous, che avrete messo in una pentola. Versate l’acqua poco alla volta, mescolando il vostro couc cous..

  2. Coprite la pentola con il coperchio o con un foglio di pellicola per alimenti. Fatelo riposare per 5 minuti e aspettate che si gonfi.

  3. Poi, sgranatelo per bene con una forchetta o con le mani in maniera da evitare che si formino i grumi. Successivamente trasferitelo in una capiente ciotola.

  4. Condite il Cous cous con dell’olio di oliva e girate per bene.

  5. Ora unite il capuliato, ben diluito con l’olio di oliva rimasto, e mescolate bene fino che si assorba bene. Fatta questa operazione unite le mandorle tritate e delle foglie di basilico fresco.

  6. Il vostro cous cous con il capuliato e le mandorle tostate è servito. Io vi consiglio di condirlo e di lasciarlo raffreddare. E’ buono tiepido ma anche ottimo servito freddo.

  7. Il mio consiglio è di unire all’ultimo momento, prima di servirlo, ancora delle mandorle tritate e altre foglie di basilico fresco. Buon appetito. Barbara.

Consigli

Il Cous cous è più buono se lo preparate la mattina in vista della cena serale o la sera prima in vista del vostro pranzo.

Potete tranquillamente conservarlo in frigo per il giorno dopo.

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Pubblicato da Fantasia in Cucina

La mia passione per la cucina e il buon cibo è nata grazie al mio lavoro e ai miei viaggi. Ho iniziato sin da piccola a raccogliere le ricette di tutto ciò che mi piaceva mangiare e ad appuntarlo su una agenda. Con il passare degli anni è cresciuta in me la passione per la cucina e la tradizione enogastronomica del territorio ibleo. Il mio vuole essere un blog che non è un semplice sito di ricette, ma anche un viaggio della memoria, della cultura di un popolo, quello degli abitanti dei Monti Iblei, in Sicilia, luogo d’incontro tra le province di Ragusa, Siracusa e Catania. Dietro ogni ricetta c'è una storia, talvolta di una famiglia, di un incontro o di un viaggio. Il mio intento è quello di svelare, conservare e di tramandare attraverso le mie ricette l’anima, i saperi, le tradizioni, le passioni e la storia di un popolo. Cucino, fotografo mangio e posto. Mi piace anche consigliare ai miei amici oltre alle ricette sfiziose anche dove mangiare nei locali caratteristici dove andare a mangiare in Sicilia. Se vi va seguitemi, siete i benvenuti. Barbara

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