Al Carnevale di Acireale trionfano i fiori e lo street food. Il Carnevale ad Acireale è un vero e proprio appuntamento da non perdere per i Siciliani o per chi volesse visitare la Sicilia fuori “stagione”, coniugando cultura, folklore e godere appieno dello street food Siciliano. Ovviamente io non me lo sono perso, Vi racconto come è andata.
Acireale dista poco più di trenta km da Catania, la Patria dell’arancino siciliano. Il carnevale Acese è sicuramente uno tra i Carnevali più suggestivi di tutta l’isola, anzi il Carnevale di Acireale è il più bello di tutta Sicilia. In questa edizione al Carnevale di Acireale è stato un trionfo di fiori e di street food.
Il Carnevale Acese e’ gemellato con il Carnevale di Viareggio e ospita spesso anche le maschere di Venezia. Durante il Giovedì Grasso sfilano i grandi carri di cartapesta, che trattano argomenti di satira e costume sociale, mentre il martedì è dedicato ai suggestivi carri. Quest’ultimi sono nati nel 1931 come macchine che giravano per le vie della città. Per questa edizione 2020 sono ritornati i carri addobbati con centinaia di fiori che, peculiarità del Carnevale di Acireale. Grazie ai movimenti meccanici e alle luci, questi carri, compongono spettacolari figure, che ho avuto il piacere di vedere domenica nella Piazza Principale. Un vero tripudio di colori, luci e musica che ci hanno permesso di distrarci dalle preoccupazioni del #coronanavirus. Un mestiere, anzi meglio dire un’arte, quello di modellare la cartapesta che si tramanda da padre e figlio che richiede tanto lavoro e tanta passione della durata di circa un anno.
I festeggiamenti son durati 10 giorni con spettacoli di vario tipo e sono terminati il Martedì Grasso con la proclamazione del carro vincitore: L’ultimo petalo della Categoria A – dell’Ass culturale Ardizzone. Le stupende vie e le piazze del centro storico di Acireale sono state la cornice per lo spettacolo che ha raggiunto il clou con le sfilate dei carri che puntualmente a partire dalle 15:30 si sono esibiti per la gioia di grandi e piccini.
Durante il Carnevale Acese non sono mancate anche le tradizioni culinarie. Oltre alla calia e alla simenza chè una preparazione tipica siciliana, composta da ceci e semi di zucca, si mangiano anche le Chiacchiere conosciute in tutta Italia con nomi che variano da regione a regione e le crispelle di riso inzuppate nel miele. Ma tra le prelibatezze degli stand presenti tra le vie del Paese, il più apprezzato è stato il re dello street food siciliano. L’arancino (masculu, siamo in provincia di Catania) rigorosamente a punta e condito al ragù, fritto al momento e mangiato bollente.
Oggi l’arancino siciliano è tra i più conosciuti ed apprezzati prodotti dello street food in tutto il mondo e viene consumato a qualsiasi ora del giorno e della notte.
Al di sotto della croccante panatura , gli arancini sono fatti da un involucro di riso all’interno del quale è contenuto un ripieno, solitamente al sugo. Esistono poi le diverse varianti.
E’ difficile elencarle tutte, i classici arancini, sono al sugo solitamente a punta o al burro, che hanno la forma tonda. In alcuni bar e nelle tavole calde vi erano tantissime varietà , alla crema di pistacchio , salsiccia , pesto , nutella , frutti di mare , insomma si possono ottenere tantissime combinazioni e gusti diversi e anche diverse forme.
Il Carnevale di Acireale: un trionfo di fiori e street food, è un appuntamento da non perdere per potere assistere a queste vere e proprie opere d’arte di cartapesta e gustare il meglio dello street food Siciliano.