Sughetto con tonno, tapenade e pecorino fresco

Questo sughetto mi è stato servito come condimento di un piatto di chiusoni (dei gnocchetti sardi tipici del Nord Sardegna) in un recente viaggio a Olbia. Il piatto era molto buono e i gusti si accostavano davvero bene. Inoltre unisce la Provenza (che, gastronomicamente parlando, è molto unita alla Liguria) e la Sardegna (per l’uso di materia prima o prodotti locali come il tonno, le olive, i capperi, il vermentino di Gallura e il pecorino fresco). La preparazione fa uso di una
tapenade, cioé un trito di olive verdi, acciughe, capperi e olio di oliva. E’ la salsa più nota della Provenza (e in sue varianti usata anche molto nella Riviera di Ponente). Il nome deriva dall’occitano tapeno che vuol dire cappero.
Il cappero sarebbe stato portato nel bacino del Mediterraneo dai Fenici. Ora è ampiamente diffuso, ma il suo uso alimentare non pensiate sia così antico… in antichità i capperi erano usati principalemente come medicamento. Le prime notizie sulla commercializzazione di capperi sotto aceto sono del ‘700 a Marsiglia. Dalla Provenza i capperi sotto aceto venivano esportati in tutta Europa. La tapenade, come la conosciamo noi, è una ricetta ottocentesca attribuita al cuoco marsigliese Jean-Baptiste Reboul.
Passando alla ricetta del nostro sughetto: cercate materie prime di ottima qualità! Essend una ricetta semplice, i sapori dipenderanno esclusivamente dalla buona qualità delle materie prime (vero in generale in cucina, ma in particolare per i piatti semplici). Il pecorino serve da legante per la pasta e deve essere fresco o semistagionato (ma non maturo): un pecorino forte potrebbe coprire troppo i gusti degli altri ingredienti.Per la cronaca se vi trovate a Olbia, potete assaggiare l’originale al Ristorante da Bartolo
(Viale Aldo Moro, 181).

Sughetto con tonno, tapenade e pecorino fresco

Preparazione 10 minuti
Cottura 15 minuti
Tempo totale 25 minuti
Portata Primi

Ingredienti
  

  • 300 gr tonno fresco, in tranci
  • 150 gr olive verdi
  • 1 cucchiaio capperi sotto sale
  • 4 acciughe dissalate o sottolio
  • 1 pomodoro secco a pezzettini
  • 1 bicchiere vermentino
  • 4 cucchiai olio di oliva
  • q.b. farina
  • q.b. sale, pepe nero e pepe bianco
  • curcuma opzionale
  • 40 gr pecorino fresco grattugiato a scaglie (con una mandolina)

Istruzioni
 

  • Mettete le olive, un cucchiaio di olio di oliva, i capperi dissalati e due acciughe in una ciotola. Tritatele grossolanamente con un minipimer (oppure nel mixer). Siate molto veloci e lavorate ad impulso (per pochissimo tempo, non preoccupatevi se la salsa non rimane morbida).
  • Tagliate a tocchetti il tonno fresco e infarinatelo velocemente.
  • In una casseruola o padella mettete tre cucchiai di olio e le restanti acciughe. Fatele sfaldare le acciughe a fuoco leggero. Aggiungete il tonno infarinato e il pomodoro secco, alzate la fiamma e fate rosolare mescolando velocemente per qualche minuto.
  • Aggiungete la tapenade e lasciate rosolare qualche minuto. Fate sfumare un bicchiere di vermentino e aggiustate di sale e pepe. Anche se personalmente non l'adoro, devo ammettere che un pizzico di pepe bianco qua ci sta bene! Se volete dare un poco di colore, potete aggiungere la puntina di un cucchiaino di curcuma.
  • Una volta evaporato l'alcol, abbassate la fiamma e completate la cottura. Se si asciugasse troppo aggiungete dell'acqua tiepida.
  • Cuocete la pasta (potrebbero andare bene dei malloreddus, cioé gnocchetti sardi, anche allo zafferano). Fate saltare la pasta con il sugo e servite con una bella spolverata di pecorino fresco in scaglie e un filo di olio di oliva a crudo.