PANDORO AL LIMONCELLO E LIEVITO MADRE

PANDORO AL LIMONCELLO E LIEVITO MADRE

La ricetta del pandoro al limoncello è un dolce tipico natalizio tanto buono quanto lungo da fare, ma è descritto tutto, passo passo.

Il pandoro è una delle ricette natalizie più acquistate nel periodo di Natale. Quando ero piccina, mamma ne comprava davvero tanti e insieme ce lo tagliavamo e ce lo mangiavamo immersi nel latte e cacao, una delizia assoluta. Questo tipo di lievitato ha una variante molto ma molto buona fatta con il limoncello: tranquilli, non vi preoccupate , l’alcol evaporerà in cottura.

Ci sono tante varianti del pandoro, ma quello originale è fatto con lievito madre come lo faccio io ormai da un po’ di anni; è vero, non è facile come vi ho già detto, ma state tranquilli. La ricetta è scritta davvero in modo semplice, passo passo, così da non farvi inceppare in nessuno dei problemi e soprattutto se non avete il lievito madre tranquilli, c’è anche la versione con lievito di birra nel mio blog. Basterà semplicemente cercare pandoro e uscirà.
Andiamo allora a vedere come fare questa bellissima ricetta.

EMIMETTOAIFORNELLI vi suggerisce:

PANDORO AL LIMONCELLO E LIEVITO MADRE
PANDORO AL LIMONCELLO E LIEVITO MADRE
  • DifficoltàMolto difficile
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione4 Ore
  • Tempo di riposo2 Giorni
  • Tempo di cottura50 Minuti
  • Metodo di cotturaForno
  • CucinaItaliana
  • StagionalitàNataleAutunno, Inverno

Ingredienti

STAMPO DA 1 KG

340 g farina 0 (per panettone)
100 g lievito madre liquido
225 g uova (circa 4 grandi)
100 g burro

Secondo impasto da versare il primo in ciotola ed aggiungere

70 g farina 0
60 g tuorli
6 g malto
5 g sale

Mix aromatico

100 g burro
50 g zucchero a velo vanigliato
15 g miele
1 vaniglia (o estratto)
Mezza tazza da caffè limoncello

Strumenti

Stampo pandoro
Spianatoie metallo
oppure Spianatoia legno
Termometro con sonda

Passaggi

Come ho già scritto più volte: rinfrescate il vostro lievito con rapporto 1.1.1 tre volte di seguito, la terza volta sarà pronto e lo andrete ad inserire non al doppio ma ad una volta e mezza poiché la massa dovrà poi triplicare.
Prima di iniziare la ricetta PESATE BENE tutti gli ingredienti e tirate subito fuori il burro; una volta morbido, con l’aiuto di una frusta, semi montate (burro a pomata) così da aiutare l’inserimento nell’impasto.

Prepariamo il primo impasto

Intorno alle 17

Nel boccale della planetaria versiamo la farina ed il licoli (seguite in modo preciso gli inserimenti che vi scrivo io, molto importanti ) e con il gancio ad uncino iniziate a lavorare a bassa velocità.
In una ciotola versate le uova e mescolate (vi aiuterà ad inserirle bene nell’impasto).


Non sai quale impastatrice scegliere? Qui puoi trovare una guida utile—>
PLANETARIA, QUALE SCEGLIERE?”

Una volta che farina e lievito si sono uniti, versate le uova in tre riprese:
fate sempre assorbire bene prima di versare la seconda e poi la terza parte.
Questo passaggio È FONDAMENTALE: se l’impasto non incorda bene le uova, fermatevi, lasciate riposare per una decina di minuti e poi ricominciate.

Se le temperature non aiutano, lasciate riposare direttamente in frigorifero: da questo dipende poi la buona riuscita della ricetta 😉

Una volta che le uova sono state inserite correttamente (YUPPIII) passiamo poi a versare lo zucchero in due volte.

Adesso viene la parte un po’ difficile della ricetta; inserire il burro.

Mi raccomando, cercate di non piangere, al massimo singhiozzate.


Allora, anche qui potreste avere difficoltà ad inserire, stessa cosa delle uova: fermatevi, fate riposare l’impasto, NON DOVETE SURRISCALDARE troppo altrimenti poi inizia a “filare” e possiamo dire ciao ciao a tutto.

Nelle mie storie su INSTAGRAM ci sono storie in evidenza, consigli etc per la perfetta riuscita 🙂
Mi raccomando, non vi abbattete, è un grande lievitato ed è parecchio difficile: va bene dai, fatevi un piantarello, quindi un bel respiro, qualche minaccia all’impasto e si va avanti 😉

Una volta che tutti gli ingredienti si sono incordati alla perfezione, trasferite su di un piano da lavoro, fate riposare 15 minuti, un paio di pieghe di rinforzo per dare tenacia e una pirlatura: via in una cassa che potrà contenere l’impasto triplicato, io ne prelevo sempre un pezzettino (circa 20 g) e metto in un mini contenitore graduato e segno al doppio e al triplo.

Mo non iniziate “UUUHHH che schifo, nella provetta che si utilizza per le analisi”

Cicci miei, è ovvio che la utilizzo nuova quindi è sterilizzata e soprattutto graduata!!

Spia di lievitazione
Spia di lievitazione

Realizziamo il secondo impasto

Al mattino l’ impasto sarà triplicato.

Se così non fosse tranquilli, può metterci fino a 24 ore, dipende dalle vostre temperature in casa.

Mentre pesate gli ingredienti del secondo impasto, sgonfiate tutto e lasciate riposare in frigorifero, aiuterà nella seconda parte 😉
Nel boccale della planetaria versate l’impasto e la farina, aspettate che si incordi bene e passate poi ai tuorli.

Come vi ho già detto per il primo impasto: per comodità io li sbatto leggermente e li metto in tre volte, aspettando sempre che vengano assorbiti prima di procedere con le altre parti.
Io mentre lavora la macchina mi preparo sempre il mix aromatico 😉

Mix aromatico

Fate ammorbidire e semi montate il burro, versate dentro lo zucchero a velo, il miele e continuate ad amalgamare con la frusta a mano, versate la vaniglia e la mezza tazzina di limoncello.

Lasciate da parte.

Nel frattempo i tuorli si saranno incordati nell’impasto, versate lo zucchero (meglio il malto se lo avete) e il sale che aiuterà l’impasto ad asciugare in cottura.

Aggiungete il mix in tre riprese: ricordo sempre, se non incorda un bel passaggio in frigorifero per abbassare la temperatura e poi continuate.

Se non vi ascolta, minacciate punizioni e soprattutto che lo farete diventare un panettone aggiungendo uvetta, subito diventerà geloso e il mix si unirà alla perfezione 🙂

Quando tutto sarà pronto, passate sul piano da lavoro, date un paio di pieghe di rinforzo e poi pirlate, lasciate nuovamente in ciotola a lievitare un’ora.

Pieghe e minacce al pandoro
Pieghe e minacce al pandoro

Imburrate pazientemente lo stampo e fate una passata di zucchero semolato, aiuterà ad essere lucido e a non attaccare.

Passato il tempo di lievitazione, versate l’impasto nello stampo.

Quando sarà a due cm dal bordo, praticate 4/5 fori infilzando con lo stecco (io qui sono anche andata oltre la lievitazione 😉 ). Accendete il forno a 150 gradi con un pentolino con l’acqua o se lo avete modalità vapore.
Quando arriverà a temperatura, mettete in forno: i primi venti minuti con il vapore e poi togliete.

Pandoro a 2 cm dal bordo
Pandoro a 2 cm dal bordo

A circa 10 minuti dalla fine del tempo, con un termometro a sonda guardate la temperatura del cuore: tra i 95 e i 96 gradi è pronto 😉

Lasciate riposare così 30 minuti e poi capovolgete. Il pandoro si sfilerà perfettamente solo quando sarà del tutto FREDDO.

Il pandoro va tenuto chiuso in un sacchetto per almeno due giorni per far sì che si sprigionino gli odori, se non ce la fate come me, aspettate almeno 24 ore 😉

Interno del pandoro
Interno del pandoro

PANDORO AL LIMONCELLO E LIEVITO MADRE è pronto!!


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Pubblicato da emimettoaifornelli

Mi chiamo Noemi Del Papa, sono sposata da 5 anni ed ho due figli. La passione per la cucina mi ha spinta ad aprire un blog, per condividere con tutti le ricette che sono della mia infanzia.

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