Pinza triestina – Ricetta tipica triestina
Pinza triestina – Ricetta tipica triestina Buongiorno a tutti! Se avete un pomeriggio di tempo, vi consiglio di preparare questa specialità: la Pinza triestina! Ne vale davvero la pena.
E’ un pane dolce ben lievitato. Nei miei ricordi di bambina, rammento la mia cara nonna paterna che la impastava con quelle sue mani forti da massaia, lei, che molti anni prima, usava portare quello stesso impasto sulla testa da casa al fornaio, per la cottura.
Non ho avuto abbastanza tempo per imparare a fare questa meravigliosa Pinza da lei, ma, chiudendo gli occhi e immaginando quel profumo che inondava la casa, sono riuscita a riprodurre una Pinza pasquale altrettanto buona e….. speciale. Grazie nonna!
Ingredienti per 2 pinze da circa 22 – 24 cm di diametro
500 gr di farina 00
500 gr di farina manitoba
70 gr di lievito di birra
250 gr di zucchero semolato
150 gr di burro
1 cucch. di maraschino o rum
250 ml di latte
2 uova intere
6 tuorli
1 albume per lucidare la superficie
buccia grattugiata di un limone biologico
buccia grattugiata di un’arancia biologica
6 gocce di aroma naturale di rosa
10 gr sale
Procedimento
1° impasto
Sciogliere il lievito con un po’ di latte tiepido, un cucchiaio di zucchero e 60 gr di farina. Lasciare lievitare per 30 minuti.
2° impasto
Unire al primo impasto le uova precedentemente montate con il burro a pomata e lo zucchero, poi tutti gli altri ingredienti. Impastare e rimettere a lievitare per 3 ore.
3° impasto
Rimpastare e formare le pinze (2 grandi o 4 piccole) e lasciare lievitare per altre 3 ore.
Una volta trascorso il tempo, reimpastate un po’ per togliere l’aria e praticare i tipici 3 tagli a stella usando le forbici dal basso verso l’alto. Spennellare con l’albume e infornare a 120° per 50 minuti sulla griglia medio-bassa, poi altri 20 minuti sul ripiano medio e se la volete un po’ più scura altri 5 minuti alzando i gradi.
Importante!
La Pinza triestina va lavorata in un luogo caldo con assenza di correnti d’aria e fatta lievitare possibilmente nel forno. Se volete ridurre i tempi della lievitazione accendete la luce del forno. Eviterei di accendere il forno (anche a 40°) per ridurre bruscamente i tempi perchè rischierebbe di seccarsi troppo.
Se dovete prepararla per Pasqua o Pasquetta, vi consiglio di iniziare il primo impasto nel pomeriggio del giorno precedente (il primo impasto è di 30 minuti mentre il secondo di 3 ore). Il terzo impasto lo fate la sera così da lasciare la pinza a lievitare tutta la notte. La mattina la riprendete e la infornate, così da avere una pinza calda e fresca di giornata!
Potete “giocare” con gli aromi come preferite, per esempio sostituendo la rosa con la vaniglia.
A piacere potete anche guarnire la vostra Pinza triestina con granella di zucchero o mandorle prima di infornare.
La Pinza triestina è un’ottima merenda per i vostri bimbi tutto l’anno. Può essere consumata semplice, inzuppata nel caffè la mattina; spalmata di crema di cacao e nocciole o marmellata. Non essendo troppo dolce, durante i pic nic di Pasquetta si usa anche come accompagnamento di formaggi e salumi.
interessante l’utilizzo della farina di manitoba, ho sentito che utilizzandola gli impasti vengono più soffici, la proverò anch’io
Sí Elena, visto che me l’avevi chiesto dai un’occhiata anche al pane con la farina di mais. Notte!
che bella!! sembra quelle che vedi in pasticceria, ma sono sicura il gusto è diecimila volte meglio!!!! un abbraccio!!