Castraure di Sant’Erasmo con patate novelle

Sant’Erasmo è un’isola della laguna veneziana che ai tempi della Serenissima veniva chiamata l’orto di Venezia, per i suoi prodotti ortofrutticoli. Le castraure, uno dei suoi prodotti tipici, sono i primi carciofi della pianta che vengono raccolti per permettere il successivo sviluppo degli altri (botoli). Sono tenerissimi, si mangiano anche crudi, fritti in pastella o al tegame con prezzemolo e aglio. Con le patatine novelle, il connubio è perfetto.


Ingredienti: (dosi a piacere calcolando una patata ogni 2 carciofi)

Castraure
Patate novelle
uno spicchio d’aglio
olio extravergine di oliva
sale e pepe
prezzemolo tritato

 Tagliare le puntine alle castraure (non è necessario togliere le foglie esterne, perchè sono tenerissime!), raschiarne i manici e immergerle, man mano, in acqua acidulata con succo di limone.
Soffriggere, dolcemente, l’aglio nell’olio, rosolare i carciofi, salare, pepare e aggiungere poca acqua calda. Portare lentamente a cottura, girando spesso.
Nel frattempo, cuocere a vapore, tenendole un po’ indietro di cottura, le patate, già pelate e tagliate a pezzi.
Unire le patate alle castraure e finire di cuocere.
Spolverare con prezzemolo tritato e servire caldo.

Partecipo, con questa ricetta alla raccolta di Giallo Zafferano:

 

3 Risposte a “Castraure di Sant’Erasmo con patate novelle”

  1. non impazzisco x i carciofi …ma questa varietà è molto interessante ,grazie x la spiegazione dettagliata…buona giornata

  2. @ Graziae Vicky: Non so perchè, trovo sempre i vostri commenti negli spam! Grazie comunque per le Vostre gradite visite!

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