Polenta e capriolo

Per puro caso, ero ospite di amici in una zona di montagna,  ho avuto l’occasione di trovare, presso un macellaio del posto, dell’ottima carne di capriolo macellata di fresco. Non avevo mai cotto il capriolo, allora ho fatto un attento studio sui miei tanti libri e su Internet, poi l’ho preparato (dopo la frollatura) secondo una ricetta tradizionale presa da un vecchio ricettario, apportando, come al solito, alcune  varianti.

Ottimo il risultato: I  miei amici con i quali ho condiviso il piacere di assaggiarlo, hanno apprezzato e mangiato con gusto. Questo  mi ha reso davvero contenta.  Devo dire che la soddisfazione è grande!

Ingredienti:

1.200 gr. di polpa di capriolo

Per la marinata

1 litro di vino rosso (Teroldego o Lagrein)

1 carota

1 cipolla

un gambo di sedano

uno spicchio d’aglio

1 foglia di alloro

1 chiodo di garofano

3-4 bacche di ginepro

qualche foglia di salvia

un rametto di rosmarino

una presa di timo secco

sale e pepe

Per la cottura

La stessa quantità di verdure e aromi descritti per la marinata

q.b. di olio extravergine di oliva

sale e pepe

1 cucchiaio di concentrato di pomodoro

mezzo litro di vino rosso (ho usato il Teroldego rotaliano)

q.b. di brodo vegetale

Piccola nota: Gran parte delle ricette consultate nella ricerca consigliano l’uso della marinata come liquido di cottura. Dico la verità: non me la sento di usarla, mi sembra di pasticciare! Mai fatto neanche per altre preparazioni che prevedono marinate; rinnovo tutto: verdure, aromi, vino. Il sapore, secondo me, ne guadagna perchè è decisamente più delicato.

Preparazione:

Ho preparato  la marinata mettendo nel vino tutti gli ingredienti sopra descritti.

Dopo aver lasciato la carne in frigo, immersa nella marinata per 2 giorni, ho preparato un soffritto con sedano, carota, cipolla e aglio tutto a pezzi (non occorre tritare). Ho aggiunto il capriolo  sgocciolato dal liquido della marinata, salvia, rosmarino, timo, bacche di ginepro, chiodo di garofano, alloro, concentrato di pomodoro sale e pepe e mescolato con cura. Ho versato il vino, fatto evaporare, messo il coperchio a metà e continuato la cottura per circa 3 ore, a fuoco basso, aggiungendo, ogni tanto , un po’ di brodo vegetale bollente.

A fine cottura ho aggiustato di sale, tolto la carne dalla casseruola e tenuta da parte al caldo.

Ho passato il sugo al minipimer, fatto un po’ restringere sul fuoco e versato sul capriolo pronto da portare in tavola.

Ho servito con polentina gialla: una vera prelibatezza.

5 Risposte a “Polenta e capriolo”

  1. Questa ricetta risulta anche piu’ economica!Ti suggerisco infatti di usare la comunissima carne di bovino adulto da spezzattino ,tagliata in pezzi di misura media e di di usare nella marinata (trito nel mixer cipolla carote aglio rosmarino salvia) una dose piu eleveta di bacche di ginepro e chiodi di garofano e tutte le erbe aromatiche .Il vino che uso e’ un rosso buono . Dopo una notte di marinatura , (meglio come 2,ma sono frettolosa)tolgo i pezzetti di carne dalla marinata e li faccio rosolare in una teglia con del burro.Aggiungo perche’ non bruci un po di brodo vegetale ma poca cosa.Li tolgo dalla pentola e li metto momentaneamente in un piatto.Nella stessa casseruola metto le verdure usate per il salmi e le faccio appassire, aggiungo quindi la carne e tutto il vino su cui e’ rimasta a macerare.Faccio cuocere a pentola coperta a fuoco lento mescolando di tanto in tanto.(Io non metto pomodoro)A cottura ultimata togliere i pezzi di carne dal sugo mantenendoli al caldo.Se il sugo risulta liquido aggiungere un po di farina per addensarlo e far cuocere ancora un po la salsina .Verso quindi il sugo sulla carne disposta su di un piatto con fette di polenta.Come vedi la ricetta e’ simile ma i sapori della marinata e del ginepro sono piu’ forti e quindi sopperiscono alla mancanza del capriolo.La carne risulta di colore rosso come fosse appunto cacciagione I miei invitati li ho ingannati fino alla fine della cena e poi quando ho detto che non era capriolo sono rimasti “lomasi”e per questo la ricetta l’ho chiamata”capriolo scappato”!

    Ciao! Buona degustazione in tempi di crisi!
    Anna
    Inviato dalla nuova Alice mail

  2. Mi hanno regalato un pezzo di polpa di capriolo da un kg e un pezzo di coscia da disossare da 1kg vorrei provare la prossima settimana, quale pezzo devo usare? Nando

  3. Ciao Nando, secondo me, puoi usare indifferentemente la polpa o la coscia. Quello che ho fatto io era misto, polpa e cosciotto. L’importante è una lunga marinatura per mantenere la carne morbida, per quanto riguarda il taglio, con questo tipo di cottura, credo sia uguale. Spero mi saprai dire come ti riesce; io non l’ho più fatto, è troppo difficile trovarlo!

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