Non solo latte fresco

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latte frescoNon solo il latte fresco: esistono tanti tipi di latte, distinti in base al tipo di trattamento e ai requisiti di partenza del prodotto d’origine.

  • Crudo: è latte al naturale, che non subisce alcun tipo di trattamento. Deve dunque avere un’igiene impeccabile ed essere consumato in tempi brevissimi. Lo sconsigliamo, proprio perché non dà garanzie igieniche rispetto al latte pastorizzato, a meno che non venga bollito correttamente a casa.
  • Fresco pastorizzato: è il classico, sottoposto a trattamento termico breve (15 secondi a 72° – 80° C). Preserva al meglio gusto e qualità nutrizionali del latte d’origine, ma deperisce in fretta: si conserva in frigo per al massimo sei giorni. Leggi il nostro ultimo test nell’articolo in pdf per confrontare i marchi presenti nella tua zona.
  • Fresco pastorizzato Alta Qualità: trattamento termico più delicato (massimo 76° C). Ha una percentuale di sieroproteine di minimo 15,5%. Affinché possa essere considerato di alta qualità, tutto il processo produttivo deve seguire un iter sottoposto a determinati controlli (vedi sezione “La filiera certificata del latte fresco ad alta qualità”).
  • Microfiltrato: oltre che alla pastorizzazione è sottoposto a microfiltrazione che elimina la maggior parte dei microbi. Mantiene il gusto del latte fresco, ma dura di più in frigo (10-15 giorni).
  • Pastorizzato a temperatura elevata: è trattato a 120°-128° C per meno di un secondo. Si mantiene in frigorifero molto di più, circa 25 giorni.
  • UHT (Ultra High Temperature): è il latte a lunga conservazionetrattato a temperatura altissima (140°-150°C) per 2-4 secondi, per eliminare ogni forma batterica. Dura da 3 a 5 mesi a temperatura ambiente ed è quindi molto comodo per chi non fa la spesa tutti i giorni.
  • Sterile: subisce un trattamento termico finale di sterilizzazione in contenitore sigillato. Dura minimo sei mesi a temperatura ambiente.
  • Ad alta digeribilità: è adatto a chi è intollerante al lattosio, uno zucchero difficile da metabolizzare e che – in questo tipo di latte – viene “smontato” in due per essere più digeribile.

Dal punto di vista del grasso, ecco il contenuto presente nei vari tipi di latte:

  • Latte intero: il contenuto di grasso non può essere inferiore a 3,5%.
  • Parzialmente scremato: il contenuto di grasso è compreso tra 1,5 e 1,8%.
  • Scremato: la quantità di grasso non può superare lo 0,5%.

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