Pasta alla Norma di Bellini, fatta a regola d’arte 🥰

Catania, splendida città d’arte e sapori….di certo non potevo venir via senza aver assaggiato la vera pasta alla Norma: un trionfo di sapore, con la ricotta salata grattugiata grossa e copiosa davanti a me 😍 Il nome è legato indubbiamente all’omonima Opera Lirica di Vincenzo Bellini ma le storie sono diverse. Una narra che questa pasta fu preparata in occasione della prima alla Scala di Milano il 26 dicembre del 1831, per rendere omaggio al Compositore (o forse, per consolarlo del fiasco). Un’altra racconta che, all’inizio del secolo scorso, il commediografo Nino Martoglio, a pranzo presso Casa Musco-Pandolfini, rapito dalla bontà del piatto, abbia esclamato “…questa è una vera Norma” per intendere, come era in uso dire a Catania, che era un piatto fatto a regola d’arte.
Ovviamente, anche a Catania ci sono varie correnti di pensiero sulla preparazione. Qui vi propongo quella che mi ha più soddisfatta tra quelle che ho gustato 😜

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  • DifficoltàMolto facile
  • CostoMolto economico
  • Porzioni2-3
  • Metodo di cotturaFornello
  • CucinaItaliana

Ingredienti

  • 2melanzane ovali nere (non molto grosse)
  • 3 spicchiaglio rosso (possibilmente)
  • pomodori pelati
  • 30 golio extravergine d’oliva
  • 3 ciuffibasilico
  • q.b.olio di arachide (o, meglio, extravergine di oliva per friggere)
  • q.b.sale
  • 200 gtortiglioni o penne
  • 1 pizzicozucchero
  • q.b.ricotta salata (da grattugiare, di buona qualità)

Preparazione

  1. La prima cosa da fare è lavare e spuntare le melanzane, quindi tagliarle con un coltello a fette orizzontalmente di spessore pari a circa 6-7 millimetri.

  2. Successivamente vanno disposte in un colapasta, cosparse con un po’ di sale grosso ed un peso sopra (ad esempio un pentolino con dell’acqua o un peso). In questo modo andrete ad eliminare l’eventuale amarognolo, così non assorbiranno olio in cottura e risulteranno più fragranti.

  3. Trascorsa un’oretta circa, strizzatele e tamponatele tra due panni, premendo con un mattarello. Passate a friggerle in abbondante olio fino a completa doratura. Tenetele da parte su carta paglia. Nel frattempo, mettete la pentola della pasta e salate, per non dimenticarvene 😉

  4. Qualcuno dice di friggere con olio extravergine d’olia e di usarne parte per il sugo in quanto saporito. Io preferisco friggere con olio di arachide : a voi la scelta.

  5. Banditi i sughi pronti, o lo preparate con i pomodori freschi, privati della pelle, semi e parti verdi o usate i pelati, meglio se fatti in casa: https://blog.giallozafferano.it/dosiesegreti/i-pelati-non-ancora-pelati-metodo-rapido/

  6. Versate l’olio extravergine in un saltapasta con gli spicchi d’aglio che farete dorare. Io pratico qualche incisione in superficie per fare in modo che rilascino maggior aroma. Dopo, unite i pomodori e del basilico “strappato”.

  7. Salate ed aggiungete un pizzico di zucchero per contrastare l’eventuale sapore aspro. Eliminate l’aglio e lasciate restringere schiacciando la polpa rossa del pomodoro.

  8. A questo punto, occorre tenere certe fette di melanzane fritte per guarnire mentre le altre, vanno tagliate (o meglio, “sfilacciate a mano) ed unite al sugo un attimo prima della pasta.

  9. Quando l’acqua bolle, buttate la pasta che la tradizione vuole che sia corta (almeno secondo la maggioranza). Togliete il basilico cotto ed aggiungete le melanzane a filetti. Scolatela al dente, senza lasciarla troppo asciutta e sposatela al sugo.

  10. Questo piatto necessita di un’ottima ricotta salata da grattugiare al momento con una grattugia a lama spessa.

  11. Impiattate guarnendo con le melanzane tenute in disparte e servite in tavola 😍

  12. Infine lasciate cadere copiosamente la ricotta 💖

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Pasta alla Norma di Bellini, fatta a regola d'arte 🥰
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