PAN DI SPAGNA. E’ una preparazione base dolce, soffice e spugnosa della pasticceria italiana; ideale per la preparazione di torte.
- DifficoltàBassa
- Metodo di cotturaForno elettrico
- CucinaItaliana
Ingredienti
- 6uova
- 300 gzucchero
- 300 gfarina 00
Strumenti
- 1 Tortiera in alluminio 30 cm
Procedimento
PAN DI SPAGNA
Il pan di spagna è una preparazione base dolce, soffice e spugnosa della pasticceria italiana; ideale per la preparazione di torte.
Tortiera in alluminio da 30 cm
Sgusciate le uova in una ciotola, aggiungete lo zucchero e aiutandovi con uno sbattitore elettrico o planetaria montatele per almeno 15/20 minuti. Nel pan di spagna tradizionale non è previsto l’utilizzo di lievito, quindi è importante far inglobare alle uova più aria possibile.
Dopo la lavorazione le uova saranno molto spumose, “bianche.”
Abbiate cura di incorporare la farina precedentemente setacciata, delicatamente con una spatola con il classico movimento dal basso verso l’alto per non smontare le uova.
Pronto l’impasto trasferitelo in una tortiera imburrata e infarinata. . Infornate il pan di spagna in forno statico caldo a 170° per 30/35 minuti, accertandovi comunque della giusta cottura con la classica prova stecchino. Vi consiglio però di non aprire lo sportello del forno nei primi minuti di cottura per non far sgonfiare la torta.
Ecco il pan di spagna servito in tavola, pronto accogliere una bagna e farcito con le vostre creme preferite.
Qualche info
Il pan di Spagna è una pasta dolce estremamente soffice e spugnosa di uso molto comune in pasticceria.
All’incirca a metà del Settecento, la Repubblica di Genova, avendo relazioni commerciali via mare con altri Stati tra cui, com’è noto, Spagna, Francia e Portogallo, inviò probabilmente un suo ambasciatore alla corte di Madrid, dal re. L’ambasciatore in questione era il marchese Domenico Pallavicini, rampollo d’una facoltosa famiglia, il quale rimase a Madrid dal 1747 al 1749.
Domenico Pallavicini, alla sua partenza, oltre ai vari consiglieri diplomatici, portò con sé il personale della sua casa, ovvero un maggiordomo, i cuochi, i portantini, etc. Tra gli uomini al seguito del Pallavicini c’era un giovane pasticcere ligure Giobatta Cabona, già da anni al servizio della famiglia dell’ambasciatore. In occasione di un ricevimento a Madrid, il Pallavicini gli commissionò un dolce diverso dai soliti. Con la semplice manipolazione degli ingredienti, partendo dal classico Biscotto di Savoia, il Cabona creò una pasta battuta, di leggerezza estrema; una volta assaggiato il dolce, tanto fu lo stupore e l’entusiasmo alla corte spagnola che si ritenne doveroso battezzare tale meraviglia di leggerezza col nome di Génoise. Da questa, inoltre, derivò una versione leggermente semplificata che prese il nome di Pan di Spagna, per onorare la corte spagnola che aveva importato la fortunata preparazione.
La fama crebbe tanto rapidamente che, già nel 1855, nel severo programma d’esami per maestri pasticceri della scuola di Berlino, tra le materie da dimostrare agli esaminatori, due erano le prove obbligatorie: la battuta al cioccolato e mandorla per la Torta Sacher e quella della Génoise.
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