Dinoabbo

L’Azienda Agricola Dinoabbo è una realtà a conduzione familiare situata in un territorio vocato alla coltivazione dell’olivo, nel piccolo e antichissimo borgo ligure di Lucinasco, centro nevralgico per la produzione dell’olio extravergine di oliva taggiasca.

Dinoabbo

Agli inizi degli anni ’60 apre il frantoio che si caratterizza per la produzione di olio extravergine di oliva taggiasca di altissima qualità, ottenendo sempre un alto gradimento grazie al lavoro di Dino Abbo.

Oggi l’azienda conta numerosi appezzamenti di ulivi per un totale di circa 9.000 piante, potendo così garantire che la maggior parte dell’olio prodotto sia ottenuto da olive provenienti da terreni di proprietà. La produzione avviene interamente nel frantoio dell’azienda secondo un processo che affonda le sue radici nella tradizione e si sviluppa nel rispetto, non solo delle attuali normative, ma anche dell’ambiente e della salute dei consumatori che possono così acquistare un prodotto naturale e di qualità.

Tutto questo è stato reso possibile dal lavoro di Dino Abbo che negli anni ’70, nel mezzo del boom dell’olio di semi, porta avanti la sua filosofia diventando il pioniere dell’extravergine di qualità in Liguria. Nonostante le difficoltà, in pochi anni riesce a farsi strada e il suo lavoro riceve i riconoscimenti che merita prima in Germania e successivamente in Italia.
Dino ha scelto di non aderire alla DOP Riviera Ligure in quanto il disciplinare è poco restrittivo. Dino diceva sempre: “solo l’olio che ci regala la nostra terra”. Ha insegnato ai suoi clienti a fidarsi del suo lavoro e lui solo è sempre stato il garante della qualità del suo olio.
In seguito alla sua morte nel 2006, la famiglia ha continuato a produrre come lui ha fatto per 50 anni, nel rispetto della sua memoria e seguendo il suo volere.
Per questo motivo, oggi l’azienda, non produce biologico e rimane al di fuori della DOP.
Dino resta il pilastro dell’azienda anche dopo la sua scomparsa grazie ai fondamentali insegnamenti che ci ha trasmesso: il rispetto per la sua terra, per il suo prodotto, per l’ambiente, per i suoi clienti.

LA CURA DELLE PIANTE E LA RACCOLTA

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L’unica varietà di ulivo presente nell’area imperiese, che comprende anche Lucinasco, è quella taggiasca. L’area di coltivazione di questa varietà si estende da Mentone fino ad Andora e Lucinasco rappresenta il cuore della produzione di quest’olio che trova in Dinoabbo la sua massima espressione in termini di qualità. In questa zona le piante di ulivo sono sistemate nei tipici terrazzamenti liguri chiamati “fasce”, creati nei secoli a causa del terreno collinare e spesso scosceso. Si tratta di strisce di terra sorrette da muri in pietra a secco.
La raccolta delle olive avviene nel periodo invernale, dall’inizio di novembre fino a marzo. Sotto gli ulivi vengono stese giornalmente le reti e con una pertica di castagno “a trappa” si battono ripetutamente i rami per far cadere le olive. Questa operazione viene detta “bacchiatura” e nell’imperiese è l’unica modalità per la raccolta, poiché le asperità del terreno non permettono la meccanizzazione di nessuna operazione colturale. In passato si usava una pertica di castagno mentre oggi si utilizza un abbacchiatore elettrico a batteria, un piccolo attrezzo simile ad un pettine che agevola la caduta delle olive. Si tratta comunque di un lavoro manuale.
Successivamente, dopo aver eliminato i ramoscelli e le foglie dal frutto, operazione eseguita con una macchina chiamata defogliatrice, le olive vengono misurate, messe nelle cassette e portate in frantoio dove aspetteranno solo una notte prima di essere frante: questo aspetto è fondamentale in quanto un’attesa più lunga provocherebbe il riscaldamento delle olive e il conseguente scadimento della qualità dell’olio ottenuto.

LA FRANGITURA

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Nella “pila” vengono messi tra i 400 e i 600 Kg di olive. La pila è costituita da un basamento in granito su cui ruotano due macine in colombina nera, una pietra calcarea locale. Le olive vengono macinate per circa 60 minuti. Il tempo tuttavia può variare in base alla maturità delle olive e alla consistenza della pasta ottenuta. Terminata questa operazione, la pasta viene trasferita in un apposito contenitore meccanizzato chiamato dosatore, che permette di riempire i fiscoli: gabbie in fibra di nylon di forma circolare e cave all’interno. I fiscoli a loro volta vengono impilati su di un apposito carrello movibile fino ad un numero di 30.

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Tutto questo. unito a passione, lavoro e dedizione, dà origine a Dinoabbo , ho avuto il piacere di degustare qualche prodotto, le straordinarie e gustose olive taggiasche, il patè di olive taggiasche e l’olio di oliva taggiasca. Eccellenti, nel gusto e nel profumo!

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Pubblicato da Dolci Tentazioni di Rosa Cardillo

Mi chiamo Rosa, ho 37 anni e vivo da pochissimo a l'Aquila, qui purtroppo non ho ancora trovato lavoro quindi la maggior parte del mio tempo sono a casa e posso dedicarmi alle mie passioni. Su Dolci Tentazioni, scrivo, cucino e fotografo le mie ricette con passione e amore, concentrandomi soprattutto sulla pasticceria. Collaboro attivamente con aziende Food&Wine con la creazione di foto e ricette Cerco di parlare di piatti genuini, preparati a casa con ingredienti di tutti i giorni che si trovano facilmente al supermercato. Cose realistiche, insomma. Cose che riconosci e che riesci a pronunciare. Niente di elaborato: una via di mezzo tra il preparare tutto da zero e le cose semplici più elementari.

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