La carne di cinghiale, una carne molto scura, corposa e dal gusto deciso che amo in particolar modo, un po’ come tutta la cacciagione, se cotta lentamente con cura da il meglio di se.
In questo caso per impreziosire il piatto utilizziamo un buon vino, Pinot Nero Sciaranèra Duca di Salaparuta, ma visto che apriamo la bottiglia.. Una parte va in pentola, l’altra a tavola per accompagnare il piatto una volta pronto!
Spezzatino di cinghiale al vino
Ingredienti
Per 3 persone
500 grammi di carne di cinghiale (polpa)
200 millilitri di vino Sciaranèra
olio extravergine d’oliva
1 cipolla
2 spicchi d’aglio
1/2 carote
un gambo di sedano
2 pomodori secchi
qualche foglia di alloro
Procedimento per lo spezzatino di cinghiale al vino
Lavate tutte le verdure, tritatele finemente e tenetele da parte.
Se la carne dovesse essere a pezzi molto grossolani tagliateli ulteriormente in modo da avere uno spezzatino un po’ più piccolo, in questo modo si potrà rosolare meglio e sarà ancora più gustoso.
Prendete un tegame dal fondo spesso, fatelo scaldare con un filo d’olio, versate la carne e rosolatela a fiamma vivace, solo quando la carne sarà perfettamente dorata aggiungete il trito di verdure, tranne i pomodori secchi.
Rosolate ancora per qualche istante insieme alle verdure, infine aggiungete i pomodori secchi sempre tritati ma grossolanamente e versate il vino, mescolate bene, aspettate che evapori e abbassate la fiamma.
Durante la cottura potete aggiungere del brodo vegetale, anche leggerissimo o il dado (solo se preparato in casa) e in quel caso dell’acqua calda, ma versate solo la quantità che ne necessita poca per volta.
Proseguite la cottura con coperchio per tre ore circa a fiamma bassa, con acqua o brodo al bisogno.
Consiglio di servire questa carne con una buona polenta, io ho utilizzato una farina di storo molto rustica che si abbina perfettamente a questo piatto.
Portate a tavola la carne, la polenta e il vino che avete aperto precedentemente e servite tutto ben caldo.
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Io lo faccio spesso però bisogna lasciarlo per 1 notte in marinatura con odori e vino rosso prima di cuocerlo altrimenti sa da selvatico
Ciao Doriana, io purtroppo non ho carne portata a casa da un cacciatore ma comprata in macelleria, è buona ma non ah il gusto forte selvatico come l’altra quindi non è necessario, ho fatto anch’io come te con carne selvatica che mi hanno regalato 🙂