Sfincione palermitano

Sfincione palermitano o meglio LU SFINCIUNI , uno dei più noti cibi che fanno parte dello  street food siciliano, quello che non può mancare su tutte le strade di Palermo.
Palermo è diventata  capitale europea dello street food, lo sfincione come tanti altri piatti tipici, è presente in tutte le panetterie, rosticcerie e bancarelle di cibo da strada, i profumi in tutte le strade sono  travolgenti e non si parla di cibo spazzatura o di fast food, ma di cultura e tradizione, di cucina povera d’altri tempi che fortunatamente è ancora presente.
Considerando che non ci sono mai stata ma sono affascinata da queste tradizioni e da questo cibo, ho deciso di provare alcuni piatti cercando di relalizzarli  documendandomi al meglio.
Lo sfincione è una sofficissima focaccia alta,  farcita con ingredienti tradizionali siciliani, caciocavallo, cipolle e acciughe, sono gli ingredienti più importanti che lo rendono così gustoso, poi l’origano, altrettanto importante per dare quel profumo di pizza che lo rende ancora più buono, a quanto ho letto documentandomi un po’, a Bagheria si trova una ricetta alternativa che prevede la tuma (o la ricotta) al posto del pomodoro.
Dopo un po’ di storia e cultura è il caso di passare a quella che è la ricetta e la preparazione, vediamo insieme come prepararlo..

Sfincione palermitano
  • Preparazione: 40 Minuti
  • Cottura: 20 Minuti
  • Difficoltà: Medio
  • Porzioni: 5/6 persone
  • Costo: Economico

Ingredienti

Per la base

  • 500 g farina 0 o 00
  • 350 ml Acqua
  • 50 ml Olio extravergine d'oliva
  • 13 g Sale
  • 1 g Lievito di birra fresco

per farcirlo

  • 400/500 g Polpa di pomodoro
  • 200 g cipolle
  • 80 g Caciocavallo
  • Pane grattugiato
  • acciughe
  • Olio extravergine d'oliva
  • origano
  • Sale

Preparazione

  1. Versate la farina nell’impastatrice ( o in una ciotola se impastate a mano), aggiungete il lievito e poco alla volta l’acqua, lavorate l’impasto aggiungendo l’acqua in modo graduale e quando avrete ottenuto un impasto ben incordato, lavoratelo ancora per qualche minuto, aggiungete il sale e la restante acqua sempre lentamente, man mano che verrà assorbita.
    Solo dopo che l’impasto avrà assorbito completamente l’acqua versate anche l’olio, raccomando sempre di farlo in modo graduale, perchè è veramente molto importante per la riuscita degli impasti.
    Quando avrete ottenuto un impasto liscio e omogeneo, spostatelo in una ciotola unta con un filo d’olio, copritelo con pellicola e fatelo lievitare.

    LIEVITAZIONE LUNGA: conservate l’impasto in frigorifero per 48 ore, poi tiratelo fuori, fatelo acclimatare per un’ora circa, sgonfiatelo, date la forma e fatelo raddoppiare ancora, una volta raddoppiato ungete una teglia con un filo d’olio, perfetta la leccarda del vostro forno, stendetelo premendo leggermente con i polpastrelli formando delle fossete, coprite con pellicola  e fatelo raddoppiare ancora di volume.

    LIEVITAZIONE MEDIA: fate lievitare per 10/12 ore circa a temperatura ambiente, prendete una teglia, ideale la leccarda, ungete il fondo con un filo d’olio, stendete l’impasto praticando delle fossette con i polpastrelli, coprite con pellicola e fate raddoppiare di volume (2 ore circa).

  2. Mentre aspettate che raddoppi di volume, sbucciate le cipolle, tagliatele a fettine sottili, versatele in una padella antiaderente con (io direi un filo ma tradizione vuole che si abbondi) olio extravergine, rosolatele a fiamma dolce in modo da non colorarsi troppo, aggiungete la polpa di pomodoro e il sale necessario, proseguite la cottura per 10/15 minuti circa.
    Prendete la vostra teglia con l’impasto ormai lievitato, farcite con uno strato di caciocavallo a fettine o grattugiato, siate generosi con le acciughe, proseguite ricoprendo con la salsa di pomodoro e cipolle, ultimate il tutto con un filo d’olio, origano e una manciata di pane grattugiato.

    Cuocete lo sfincione a 220° per 20 minuti circa (forno ventilato), i tempi possono variare in base al forno, valutate la doratura tenendo controllato il fondo.

    Ottimo appena sfornato ma anche freddo.

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Note

4,9 / 5
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