Tarallini friabili con semi di papavero
In questo periodo, si sta panettonando e pandorando come se non ci fosse un domani eheh. La pasta madre va rinforzata con ripetuti rinfreschi giornalieri in vista della preparazione di uno dei grandi lievitati delle feste e accade che si è sommersi dagli esuberi, che vanno via via accumulandosi. Essendo pasta madre rinfrescata di frequente potreste utilizzarla per impastare e realizzare un pane o una focaccia… Ma magari non avete tempo e avete accumulato gli esuberi in una ciotola coperta in frigo, e il tempo passa…
Vi ricordo che gli esuberi si conservano tranquillamente in frigo per 10-14 giorni in una ciotola ermetica, in frigo, ma è ovvio che più passa il tempo più tendono a perdere forza lievitante e ad inacidirsi… Oggi vi voglio proporre una ricetta sfiziosa per smaltire l’esubero, dei tarallini friabili con i semi di papavero! Per altre idee, vi consiglio di dare un’occhiata a questa sezione di ricette con esuberi,
In realtà, non è una ricetta “nuova” perchè si tratta della mia ricetta di tarallini al vino e olio extravergine d’oliva, solo che questa volta ho aggiunto i semi di papavero all’impasto. Ma la sapete una cosa?? Non credevo che questi semini dessero un sapore così sfizioso, mi hanno conquistata! 🙂
Inutile dire che questi tarallini sono finiti in men che si dica! Non lascerò più questa ricetta, è favolosa.
Ingredienti per 800 g di tarallini (una teglia da forno)
consiglio doppia dose
- 200 g di farina di grano tenero tipo 0
- 100 g di semola rimacinata di grano duro
- 100 g di pasta madre solida (in esubero)
- 100 ml vino bianco
- 80 ml olio extra vergine d’oliva
- 8 g sale
- 20-25 g di semi di papavero
Chi ha il li.co.li., metterne 65 g ed aggiungere 35 g circa di farina in più all’impasto.
E per chi non ha esubero di pasta madre? La ricetta originaria dei tarallini è solo con farina, olio extravergine d’oliva ed acqua e potreste fare così:
- 200 g di farina di grano tenero tipo 0
- 100 g di semola rimacinata
- 7 g di sale
- 75 g di olio evo
- 90 g di vino bianco
- 20 g di semi di papavero
Preparazione
In una ciotola sciogliere bene gli esuberi di pasta madre (se sanno di acido, mettere un pizzichino di bicarbonato) spezzettati nel vino usando la frusta a foglia se utilizzate la planetaria, Aggiungete poi l’olio extravergine ed amalgamate, poi iniziare ad aggiungere gradualmente i due tipi di farina (mixata) e impastare, unendo anche i semi di papavero. Unire il sale e infine il resto della farina. Impastare fino ad ottenere un impasto omogeneo, morbido ma non troppo duro.
Far riposare l’impasto per 20 minuti, coperto da un canovaccio o da una ciotola “a campana” per evitare possa seccarsi.
Trascorso questo tempo, procediamo a realizzare i tarallini: formate prima dei cilindretti spessi circa 1 cm ed incrociateli, chiudendo ad anello e schiacciando le due estremità con il polpastrello.
Adagiate i tarallini su una teglia da forno e pre-riscaldate il forno a 200° (statico, se avete il ventilato mettete 190°).
Io li adagio su un foglio siliconico riutilizzabile.
Cottura
Far cuocere per circa 25-30 minuti totali o finché non siano ben dorati e croccanti, imbionditi ma non troppo scuri in superficie. Dopo 15 minuti ho abbassato la temperatura a 180° e girati sottosopra e cotti per 15 minuti, poi ho abbassato a 160° e fatto stare altri 5 minuti per farli asciugare anche internamente, con sportello del forno semi aperto (consiglio di provarne uno per saggiarne la consistenza). Sfornare e far raffreddare i tarallini sulla teglia.
Ecco i miei tarallini ai semi di papavero!
Una volta raffreddati (fate raffreddare bene prima di rinchiuderli), conservare in sacchetti per alimenti ben chiusi oppure in scatole di latta: si conserveranno a lungo mantenendosi croccanti e friabili.
Ecco l’interno friabile.
Li ho adorati! Provateli anche voi, non ve ne pentirete ! 😉
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Adoro i taralli, li faccio troppo poche volte per quanto finiscono troppo in fretta!
Salve vorrei provare a fare qst squisitezza. . Avrei però una domanda .. l’esubero lo posso prendere d a l frigo e sciogliere direttamente o dovrei uscirlo prima (se sì quanto tempo prima ) ?? Grazie
Ciao Sabrina, per fare i tarallini puoi benissimo usare l’esubero freddo di frigo 😉 Tanto non c’è bisogno di lievitazione 🙂
Lucia