Oggi in blog la ricetta delle piadine sfogliate!
Chi mi conosce, sa che la mia ricetta delle piadine sfogliate con lo strutto o con l’olio extravergine d’oliva è piuttosto apprezzata e sono solita realizzarle con l’esubero della pasta madre, dove è inteso semplicemente come impasto di acqua e farina che fornisce una funzione, diciamo “aromaticizzante” all’impasto, quindi senza alcuna funzione lievitante. Dopotutto, si sa che le piadine sono preparate con farina, acqua (e/o latte) e strutto, stop!
Tante volte mi avete chiesto come preparare le piadine classiche, e quindi oggi ho pensato proprio a voi e ve la propongo con la ricetta odierna.
Si tratta di un impasto semplicissimo preparato con farina, liquidi, sale e strutto di maiale (oppure olio d’oliva), che si può preparare a mano o in planetaria. In verità, io utilizzo la ‘nzogna napoletana, anche se le piadine vengono benissimo anche solo con olio extravergine d’oliva, e sono anche più leggere il che non dispiace affatto!
La piadina romagnola è inserita nell’elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani della regione Emilia Romagna e sono consapevole che la ricetta che vi propongo non è la classica DOC, ma vi assicuro che queste piadine sfogliate sono di una bontà eccezionale!
Hanno una consistenza appunto sfogliata, sono gustose, morbide, si arrotolano che è un piacere e sono molto versatili, essendo adatte ad essere riempite con svariate farciture e assomigliano molto alle “pite”, da farcire anche con pollo o kebab. Infine, anche con la crema spalmabile alle nocciole non dispiacciono affatto!
Con un procedimento semplicissimo, all’interno sono sfogliate, con tanti strati sottili, sono fragranti… Insomma, non acquisterete più le piadine perchè ve ne innamorerete!
Ora vediamo la ricetta delle piadine sfogliate
Ingredienti per 4 piadine di 26 cm
- 300 g di farina di grano tenero tipo 00 o tipo 0
- 150 g di latte (o metà tra acqua e latte)
- 3 g di bicarbonato
- 5 g di sale fino
- un cucchiaio colmo di strutto (15 g) oppure 2 cucchiai di olio evo (circa 20 g)
Nota sulle farine
Spesso ho usato farine di vari tipi, mettendo un 50 g di farina di farro, di tipo 2 Buratto, di tipo 1… Provate, vengono più saporite!
Per la sfogliatura
- olio evo q.b.
- oppure strutto q.b.
Procedimento
In una ciotola unite la farina (o i mix di farine), poi il bicarbonato e aggiungete i liquidi (latte, oppure metà latte e metà acqua. Con il latte vengono più morbide) e iniziate ad impastare con l’aiuto della frusta a foglia se disponete di una planetaria. Unite il sale e, infine, lo strutto o l’olio evo. Impastate fino ad ottenere un panetto sodo ed omogeneo. Se occorre aggiungete un goccio di acqua in più. Consiglio di finire di impastare con le mani sulla spianatoia fino ad ottenere un panetto liscio e sodo. Formate una palla tonda col metodo della pirlatura.
Coprite l’impasto con un canovaccio o con una ciotola a campana e farlo riposare per circa 20 minuti.
Ora con l’aiuto di un tarocco dividete l’impasto in 4 parti dal peso di circa 110-115 g l’uno e arrotondate ogni pezzo. Sulla spianatoia leggermente infarinata, con l’aiuto del mattarello, stendete ogni pallina fino ad ottenere uno spessore piuttosto sottile (circa 4 mm). Fate lo stesso per le altre porzioni di impasto.
Ora procedete alla sfogliatura.
Distribuite su ogni pallina spianata l’olio evo q.b. (oppure spennellate lo strutto morbido) e spennellatelo uniformemente. Dovete ora arrotolare il disco di pasta formando un rotolo piuttosto stretto, poi arrotolate a sua volta ciascun rotolino su se stesso, formando una “chiocciolina”.
Dopo aver formato le 4 chiocciole, adagiatele in un contenitore leggermente infarinato alla base, coprite con un coperchio (o pellicola) e riponete in frigo per almeno 30 minuti.
(Mi è capitato di tenerle in frigo per una notte intera e sono venute altrettanto buone).
Trascorso il tempo di riposo in frigo, scaldate sul fuoco medio (fornello da 7 cm) una grande padella, possibilmente antiaderente oppure un testo di terracotta o una padella di ghisa.
Sulla spianatoia infarinata, stendete le chioccioline formando le piadine e dal diametro di circa 26 cm.
Lo spessore dipende molto dai gusti e può andare da due fino a cinque-sei millimetri (durante la cottura, ricordatevi che la piadina gonfia). Ricordarsi di strofinare frequentemente il mattarello con della farina per evitare che l’impasto vi si attacchi.
Trasferite la piadina appena stesa sulla padella calda e iniziate a cuocere. Dopo un po’ girate e cuocete dall’altro lato. Mano a mano che la cottura procede, sulla superficie si formano delle bolle medio-piccole che conferiscono alla piadina l’aspetto caratteristico.
Man mano che saranno cotte, impilatele su di un piatto.
CONSERVAZIONE
Le piadine possono essere conservate a temperatura ambiente per qualche ora, oppure in frigo per qualche giorno. Ma possono essere congelate tranquillamente (cosa che faccio sempre), separandole da quadrati di carta forno per non farle attaccare tra di loro. In questo ultimo caso, consiglio di fare una precottura breve alle piadine e poi a raffreddamento avvenuto congelarle. Basterà tirarle dal freezer 15 minuti prima e ripassarle in padella calda.
Farcitura
Quando le andrete a farcire, riscaldate una padella e ponetevi sopra la piadina, il tempo sarà breve, il tempo di consentire ai formaggi di sciogliersi ed amalgamarsi alla farcitura che avrete scelto. Potete farcire le piadine con salumi, salsiccia, verdure, formaggi come lo stracchino, crescenza ma anche con creme spalmabili dolci, quello che preferite!
Buon appetito!!
La mia piadina era farcita con scamorza, prosciutto San Daniele e rucola con qualche scaglia di grana.
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