Panini tigrati con lievito di birra

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Poco tempo fa ho visto i panini con un effetto estetico bellissimo, tigrato! Sono anche detti panini “giraffa” e sono originari del Belgio od Olanda. Mi sono letteralmente innamorata di questa sorta di decorazione esterna e ho subito indagato su cosa fare per ottenere questo curioso effetto. Si tratta, in realtà, di un procedimento semplicissimo da realizzare: prima di infornare occorre soltanto rivestire i panini con una glassa densa preparata con farina di riso che in cottura si spaccherà producendo queste crepe sulla superficie dei panini! Quindi, il nome di “pane tigrato” deriva proprio da questo aspetto della crosta del pane , ad imitazione delle tipiche macchie della pelle della tigre.

In questo link ho scoperto che la ricetta per ottenere l’effetto “tigrato” è del maestro Giorilli, che ho ripreso dimezzando le dosi. Per quanto riguarda la ricetta de panini, ho ideato io la ricetta – con impasto diretto e veloce, con lievito di birra – e non con il mio solito lievito madre, per mancanza di tempo. Ho ottenuto dei panini morbidissimi dentro, con una sorta di guscio screpolato, curioso e proprio carino a vedersi.

Quindi, se volete stupire i vostri commensali, realizzate questi panini tigrati! Vediamo cosa occorre per prepararli, sono facilissimi!

Ingredienti per 8 panini dal peso di 70 grammi l’uno circa

  • 300 g di farina 0
  • 100 g di acqua a temperatura ambiente
  • 60 g di latte
  • 6 g di lievito di birra fresco (o 10 g se avete più fretta)
  • 10 g di zucchero (se li volete più dolci anche 20 grammi)
  • 7 g di sale
  • 30 ml olio e.v.o.

Per il tigraggio

  • 62 g di farina di riso
  • 62 g di acqua a temperatura ambiente
  • 3 g di lievito di birra fresco
  • 3 g di olio d’oliva
  • 3 g di zucchero
  • 1 g di sale

Preparazione

Disporre la farina nella ciotola della planetaria o sulla spianatoia se impastate a mano. Sciogliere il lievito nell’acqua a temperatura ambiente ed aggiungerlo alla farina. Iniziare ad impastare aggiungendo anche lo zucchero e il latte (sempre a temperatura ambiente). Continuare ad impastare ed unire il sale alla fine. Impastare ancora. Infine, aggiungere l’olio e.v.o. a filo, facendolo incorporare bene all’impasto. Dovrete ottenere un impasto liscio, sodo ed omogeneo.

Fate riposare per 15 minuti l’impasto. Ora fate un giro di pieghe a tre (cliccare sul link per il tutorial fotografico sulle pieghe). Formare una palla adagiare in una ciotola, coprirla con pellicola e far lievitare fino al raddoppio.

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Se avete messo 10 g di lievito di birra basteranno anche due ore o di meno.

Io preferisco diminuire la quantità di lievito di birra ed allungare i tempi di lievitazione. Quindi, valutate i tempi di lievitazione in base a quanto lievito metterete e fate lievitare l’impasto in un luogo caldo e riparato.

Al raddoppio, rovesciate l’impasto su una spianatoia infarinata e con un tagliapasta staccate vari pezzi di impasto: dovranno pesare circa 70 g ciascuno. Io ho ottenuto 8 pezzi.

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Piegarli ed arrotondarli formando delle palline lisce con la chiusura in basso. Dovete arrotondarli sulla spianatoia rincalzando i lembi verso il basso e arrotondarli con i palmi delle mano.

Disporre i panini così formati su una teglia rivestita da carta forno. Coprirli con pellicola trasparente e lasciar lievitare i panini per circa un’oretta e mezza, in un luogo caldo e riparato.

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Intanto, 30 minuti prima che siano raddoppiati, preparare la glassa che conferirà l’effetto tigrato ai nostri panini.

Sciogliere il lievito in acqua, aggiungere olio, sale e farina di riso fino ad ottenere una pastella molto densa. (se necessario, aggiungere altra farina di riso). Io ne avevo poca ed è venuto meno densa di come doveva essere…

Quindi, attenzione: la consistenza deve essere simile a quella dello stucco, più compatta ma non troppo secca.

 

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Quando i panini saranno lievitati, con una spatola (o un cucchiaio), ricoprirli con il composto. Se avete una spatolina, aiutatevi con quella

Infornare i panini in forno statico preriscaldato a 200° con un pentolino di acqua per 10 minuti, poi togliere il pentolino e cuocerli a 180° per altri 10 minuti circa, o comunque fino a cottura degli stessi.

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Note

L’effetto tigrato dipende da quanto composto si mette sui panini e dalla sua consistenza. L’effetto sarà meno accentuato se la pastella è troppo diluita, quindi meglio se sia più densa (la mia è troppo liquida).

L’effetto delle crepe avverrà a metà cottura.

Una volta cotti, sfornare i panini e farli raffreddare su una gratella.

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Ecco i miei panini “tigrati” con una screpolatura particolare sulla superficie… 🙂

Non sono particolari?

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Io li ho divorati subito un paio, appena sfornati, erano così invitanti caldi caldi!!

Io li ho fatto semi dolci, e li ho accompagnati con il companatico ed erano favolosamente buoni. Pur essendoci lo zucchero non sono panini dolcissimi, per cui sono adatti sia per il dolce che per il salato.

Voi potreste farli più dolci e farli più piccoli in occasione di buffet per le feste, cene, etc. Con la Nutella non sapete cosa sono… 😉

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Buonissimi e molto soffici!

Primo piano: erano di una sofficità straordinaria. Ve li consiglio.

 

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Non sono carini?? A me piacciono troppo!

Ricordate: meglio fare la pastella più densa per ottenere l’effetto increspato.

Panini unici e ad effetto, provateli!

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Pubblicato da dolcesalatoconlucia

Ciao a tutti, ho 30 anni, vivo e lavoro in prov. di Napoli e ho una grandissima passione per la cucina. Il mio interesse è rivolto parimenti al dolce quanto al salato. Spero di poter dare un forte contributo e aiutarvi nelle vostre creazioni!

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