Impasto pizza al piatto con lievito madre per fornetto Ferrari (e non solo)

Pizza al piatto con pasta madre

Ormai siamo in tanti ad avere il Fornetto Ferrari Pizza Express, un fornetto specifico per la cottura delle pizze al piatto, ad uso casalingo. Almeno secondo il manuale e in teoria dovrebbe raggiungere in pochi minuti circa 390°C (il che non è proprio vero), e spesso e volentieri si preferisce modificarlo per rendere effettiva questa temperatura, superarla e mantenerla costante.

Ovviamente sono modding fatti con consapevolezza dei possibili rischi e della perdita della garanzia e con assunzione di responsabilità. Se volete, vi indico il link de La confraternita della pizza, la massima istituzione in questo settore, precisando che ogni modifica è realizzata a proprio rischio e pericolo e si perde l’eventuale garanzia (2 anni dall’acquisto). Io le ho fatte, dopo circa un annetto di pratica con questo fornetto (messo parabola e deflettore), vi consiglio di prender prima confidenza con l’elettrodomestico in questione. La mia ricetta preferita di pizza al piatto è quella con pre-impasto e lunghissima lievitazione.

Oggi vi propongo un’altra ricetta per preparare le pizze al piatto con impasto direttouna lunga maturazione dell’impasto, avendo stazionato in frigo per circa 36 ore. Non vi dico che profumo e sapore aveva l’impasto! E’ proprio vero che con la maturazione lenta avvengono dei processi chimici all’interno dell’impasto in grado di conferire al prodotto finito un’aromaticità particolare.

Le pizze realizzate con questa ricetta sono state molto apprezzate, soprattutto per il loro sapore. Quanto alla cottura, io sono molto critica e sono ancora lontana dal risultato che mi ero prefissata. Io ho effettuato di recente anche la staratura del termostato ma non avendo il pirometro (un misuratore laser della temperatura) ho avuto timore di accendere il fornetto moddato ad alte temperature e, così, far saltare il termofusibile. Avendo fatto la staratura del termostato, portandolo al max, il fornetto avrebbe potuto arrivare a 450°, ma senza pirometro e controlli non me la sono sentita.

 

In ogni caso condivido con voi la ricetta di questa buonissime pizze al piatto, un impasto realizzato con farine di facile reperibilità.

AGGIORNAMENTO

In questo link trovate il metodo cottura padella+grill per chi non avesse il Fornetto Ferrari.

Ora vi descriverò come ho realizzato l’impasto.

Ingredienti per 5 pizze al piatto da 210 g.

  • 350 g farina W 330 (per me Molino Rossetto)
  • 250 g farina tipo 0 di media forza W 260 (acquistata al supermercato con 11,5% prot., Molini Tandoi)
  • 100 g di pasta madre rinfrescata*
  • 365 g circa di acqua
  • 14-15 g di sale

*se fate una lunga maturazione in frigo, consiglio di mettere 80 g di pasta madre e diminuire l’acqua a 345.

Con Li.co.li, metterne 70 g, aggiungendo 30 g in più di farina.

Con lievito di birra (5 pizze)

  • 700 g di farina totale
  • 1-2 g di lievito di birra fresco
  • 370-380 g circa di acqua
  • 14-15 g di sale

Preparazione

Rinfrescare la pasta madre per usarla dopo poche ore, al massimo la sera prima.

Mettere in autolisi le farine setacciate con 275 g di acqua a temperatura ambiente e far riposare per circa 35-45 minuti. Trascorso il tempo dell’autolisi, aggiungere la pasta madre fatta a pezzettini con le mani e impastate col gancio, se disponete di una planetaria. Aggiungete nel mentre l’acqua residua a filo (90 g. Se non occorre, non mettetela tutta). Dopo 5 minuti, aggiungere il sale e continuate ad impastare finchè otterrete un impasto liscio, omogeneo ed incordato (occorreranno circa 15 minuti di impasto con la planetaria).

Fate riposare l’impasto per 30-40 minuti in ciotola, coperta da canovaccio. Dopodiché procedere a fare due giri di pieghe a tre su una spianatoia infarinata, a distanza di 40 minuti circa l’una dall’altra.

Dopo l’ultima piega, arrotondate l’impasto e riponetelo in ciotola coperta da pellicola. Fate stare l’impasto per un’ora a temperatura ambiente (24°) e poi riponetelo in frigo. Io l’ho tenuto 36 ore. Vanno bene anche 18-24 ore.

Il giorno dopo tirar l’impasto dal frigo e dopo circa un’oretta a temperatura ambiente procedete allo staglio, ossia la formatura dei singoli panetti (panielli), dividendo l’impasto in 5 parti all’incirca dello stesso peso di 210 g circa l’uno (se preferite, fatene 4 più grandi).

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Ora dovete piegare, rincalzando verso il basso i lembi ed arrotondare i panielli con i palmi delle mani (pirlatura).

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Arrotondate fino ad ottenere 5 panetti completamente tondi e lisci che dovranno riposare nel cosiddetto “periodo di appretto, in cui dovranno lievitare.

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Per l’appretto, l’ideale sarebbe disporre delle apposite cassette di plastica, oppure potreste mettere i panetti su un portatorte. Coprire i panetti per evitare che si secchino in superficie.

Far lievitare i panielli per circa 7-8 ore, visto che partono da freddi tenete in conto questa cosa. Io li ho messi nella camera di lievitazione a temperatura controllata a circa 25°.Trascorso questo tempo, in cui i panielli aumenteranno di volume e si allargheranno, prepariamo le pizze e approntiamo tutti i condimenti sul tavolo.

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Sollevare i panetti delicatamente e stenderli rigorosamente con le mani, sulla spianatoia cosparsa di farina con un movimento circolare, cercando di spingere i gas di lievitazione verso il cornicione ed evitando di strappare la pasta. Spostate l’impasto steso su una pala di legno (o sulle mezze palette in dotazione del Fornetto Ferrari) e condite la pizza come preferite.

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Per la  “pizza margherita”, versate 3 cucchiaiate (non di più) di pomodoro, con movimenti circolari, mettete un pizzico di sale, un filo d’olio extravergine d’oliva, poi distribuitevi la mozzarella precedentemente sgocciolata per circa un giorno in frigo e strappata possibilmente con le mani ed infornate.

N.B. 

Se utilizzate mozzarella di bufala, usatela congelata e poi scongelata, così non perderà troppo latte durante la cottura della pizza.

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Cottura (per fornetto senza senza modifiche)

Preriscaldate il fornetto con il termostato impostato sul 2,5. Raggiunta la temperatura (si spegnerà la lucetta rossa, e ci vogliono circa 10-15 minuti), infornate la pizza adagiandola con l’aiuto della pala di legno sulla pietra refrattaria e mettendo il termostato sul 3 e impostate il timer su tre minuti. Trascorsi 2 minuti e mezzo circa, praticate una rotazione di 180° alla pizza con l’aiuto della pala e cuocete per altri 1 o 2 minuti scarsi (controllare, aprendo anche il fornetto per saggiare la cottura della pizza). Ah, mi raccomando, la resistenza deve essere sempre rossa durante la cottura. Quindi, sfornate, impiattate e gustate la vostra pizza al piatto con lievito madre.

Per cuocere le successive pizze, impostate di nuovo il termostato sul 2,5 tenendo aperto il fornetto per un paio di minuti per far abbassare la temperatura. Dopodichè, richiudete e fate raggiungere di nuovo la temperatura ed infornate la successiva pizza col metodo descritto sopra, impostando il termostato di nuovo sul 3 (la resistenza deve essere rossa durante la cottura delle pizze). Fate questo per ogni pizza al piatto che cuocerete.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La cottura non era quella che avrei desiderato la la pizza era davvero buonissima e questo è l’interno!

Molto leggera e profumata, il sapore era davvero ottimo. E digeribilissima.

 

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In alternative potreste provare la cottura padella + grill o sulla pietra refrattaria, preventivamente pre riscaldata in forno.

Come pulire la pietra refrattaria

La pietra refrattaria del fornetto tende ad annerirsi, è naturale e fisiologico, per cui non vi disperate se si macchia sin già dal primo utilizzo. Anzi, proprio questo conferisce maggiore bontà alla pizza. Dopotutto, avete mai visto i forni delle pizzerie?  Dopo l’utilizzo, con una spatola di metallo grattate via i residui di mozzarella e passate sopra un canovaccio inumidito.

Una tantum, quando cioè la pietra refrattaria è diventata troppo nera, si pulisce lasciandolo acceso alla massima temperatura per 15-20 minuti (fenomeno di pirolisi), tenendolo però all’aperto, perchè farà un po’ di fumo. Dopodichè grattare i residui e la polvere nera, anche se non tornerà mai bianca come prima.

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Pubblicato da dolcesalatoconlucia

Ciao a tutti, ho 30 anni, vivo e lavoro in prov. di Napoli e ho una grandissima passione per la cucina. Il mio interesse è rivolto parimenti al dolce quanto al salato. Spero di poter dare un forte contributo e aiutarvi nelle vostre creazioni!

13 Risposte a “Impasto pizza al piatto con lievito madre per fornetto Ferrari (e non solo)”

    1. Ciao Valeria, il risultato di una pizza dipende anche dal metodo di cottura che si vuole e dall’obiettino che ci si propone?
      Cosa vuoi ottenere? Una pizza tipo pizzeria? certamente col tuo forno non l’otteresti… Potresti fare il metodo padella più grill, stendi i panetti, li cuoci 3 minuti su una padella fatte arroventare e metti il condimento, poi la passi 1 minuto sotto al grill del forno. Molti hanno ottenuto un risultato soddisfacente!
      Se invece vuoi cuocerli in forno, cuocili vicino alla più alta temperatura possibile del tuo forno 😉
      Lucia

      1. Grazie per la risposta! Scusa allora se approfitto ancora.. Per il forno a gas mi conviene seguire una ricetta di pizza in teglia? O fare lo stesso questo impasto e adattarlo in cottura alle caratteristiche del mio forno? Mi piacerebbe avere qualcosa di simile ad una pizza di pizzeria, tenendo conto che sono alle prime armi!! 😉

        1. Ciao Valeria.
          Sei alle prime armi? Allora inizia con una ricetta di pizza in teglia, quella che va sulla leccarda del forno. Poi la prossima volta prova a fare la pizza al piatto.
          La pizza in teglia è più facile, non prevede lo staglio dei panetti ecc.
          ti consiglio questa ricetta:
          http://blog.giallozafferano.it/dolcesalatoconlucia/la-mia-pizza-alta-e-soffice-in-teglia-con-lievito-madre/

          Per la cottura, di solito nel forno elettrico si fa cuocere prima la leccarda posizionata il più in basso possibile, perchè deve cuocere il fondo, poi si mette la mozzarella e si cuoce vicino alla resistenza superiore 5 minuti, per cuocere il sopra. Ora non mi ricordo come è fatto un forno a gas… 😀
          Cioè c’è la resistenza inferiore?

  1. Ha il gas sotto e la resistenza sopra quindi il metodo sotto poi sopra è quello che uso di solito. Grazie intanto per i consigli e speriamo nel risultato!
    A presto,
    Valeria

  2. Ciao Lucia provero la tua ricetta,l ultima volta mi si sono bruciate tutte di sotto e sono rimaste crude di sopra secondo te cosa e successo era la seconda volta che l usavo le prima e stata un successone grazie sei bravissima

  3. Ho acceso il forntto a 2,5 appena si e spenta lo aperto e ho infornata ho spostato a 3 per un secondo poi lo abbassato ai due minuti ho visto che si bruciata di sotto il mio forno non e modificato e il ferrari exspres napoli la volta scorsa e andata benissimo e forse la farina sotto che rimane nella pizza

  4. Ciao Lucia, qundi con pasta madre e 600 gr di farina fai un’idratazione poco più del 60%. Ma come fai ad avere i panetti così belli spiattellati? A me crescono più in altezza che in larghezza e metto su 500gr di farina 340gr di acqua.

    1. Ciao Mari, ho fatto un impasto con circa il 63-65% di hydro.con prefermento…
      ora è in frigo, devo infornare le pizze domani sera.
      ti farò sapere come saranno i panielli, li formerò domani a metà mattinata, cercando di non manipolarli troppo… ti farò sapere 🙂

  5. Ciao Lucia, è possibile fare questa ricetta utilizzando solo ed escludivamente farina Nobilgrano 0 N (w 290)?
    Grazie, buona giornata

    1. Virna, ciao.
      Prima o poi comprerò questa nobilgrano, ne ho sentito parlare molto bene…
      Si puoi usarla totalmente, ma certo non fare 48 h di frigo però…
      Fammi sapere com’è andata
      Buona giornata,
      Lucia

      1. Ciao Lucia, ti aggiorno : la Nobilgrano mi è piaciuta ma, abituata alla Caputo, devo proprio “studiarla” un pò meglio per adattarla alle mie esigenze e ai miei tempi. La riproverò accorciando i tempi di lievitazione a t.a e riducendo un pò il lievito. Buona domenica e grazie per tutto

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