Confettura di ciliegie fatta in casa senza fruttapec, ricetta con foto

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Oggi marmellata (o, meglio, confettura) di ciliegie, come vuole la normativa U.E.

Ormai è da un bel po’ di anni che mi diletto a preparare le marmellate in casa e dopo quella di fragole (rifatta già due volte quest’anno), eccomi con una deliziosa confettura di ciliegie!

Si tratta di un frutto di stagione e l’ho realizzata con i prodotti del mio giardino, quindi ciliegie completamente bio e naturali. Io ho sempre preparato le marmellate in casa senza utilizzare il fruttapec, per un risultato il più naturale possibile e mi sono sempre trovata bene, non avendo mai avuto problemi di addensamento e/o muffe. La regola generale che seguo sempre è quella di mettere il 50- 60% di zucchero rispetto alla quantità di frutta senza scendere al di sotto della metà perchè esso fa da conservante naturale.

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La quantità precisa dello zucchero dipende anche dal tipo di frutta, dal suo grado di maturazione e dalla dolcezza della frutta quindi consiglio di assaggiare le ciliegie. Io mi sono attenuta sul 50% dello zucchero rispetto al peso delle ciliegie. Per quanto riguarda la pectina, cioè quella sostanza naturale presente in varia percentuale nella frutta e che favorisce la densità delle confetture, di solito non occorre aggiungere quella che si compra al supermercato: basta prolungare la cottura della marmellata fino ad ottenere la consistenza voluta.

Stavolta ho, però, aggiunto un po’ di mela per favorire l’addensamento, visto che la frutta era davvero tanta (quasi 2 kg di ciliegie) e mi sono trovata proprio bene, e usando prodotti completamente naturali, e la confettura si p addensato dopo un po’.

Gustandola su una fetta del mio nuovissimo pan bauletto (vegan) ho fatto una colazione spettacolare. Eccovi un’anteprima… 😉

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Ecco come ho preparato questa deliziosa confettura di ciliegie!

Ingredienti per 8-9 vasetti medio-piccoli

  • 2 kg di ciliegie
  • 1 kg di zucchero (50%)
  • succo e buccia di 2 limoni biologici per la macerazione
  • 1 piccola mela (opzionale, leggere la ricetta di seguito)

Procedimento

Lavare le ciliegie ed asciugarle. Ora viene la parte più noiosa del procedimento: deocciolarle. Indossate dei guanti e occhio a non macchiare tovaglie e vestiti!

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Io mi sono fatta aiutare dai miei genitori.

Metterle in una capiente ciotola (o nella stessa pentola che userete per fare la marmellata) con il succo dei limoni, la loro buccia (io ho usato il pelapatate per evitare la parte bianca amara) e lo zucchero. Mescolare e far macerare in frigo per qualche ora coprendo la ciotola con pellicola.

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Dopo qualche ora, mettere il tutto in una pentola dal doppio fondo, eliminare le bucce di limone e dare una mescolata con un cucchiaio di legno, per sciogliere bene lo zucchero che sarà depositato sul fondo. Porre la pentola sul fuoco medio e iniziare a cuocere per circa 30 minuti. Eliminare con una schiumarola la schiuma che si formerà in superficie.

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Dopo circa 30-40 minuti da quando avete iniziato a cuocere la marmellata, frullare il tutto col minipimer (o frullatore ad immersione) se a voi piace, come me, una marmellata liscia, priva di grumi. Volendo, potete evitare questo passaggio e, quindi, se preferite i pezzi  lasciatela così com’è o passatene solo 1/3 o metà.

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Dopo aver frullato, rimettere la pentola sul fuoco e far cuocere fino ad ottenere la densità giusta della marmellata.

Visto che faticava ad addensarsi (anche perchè la frutta era davvero tanta e le ciliegie avevano cacciato tanto del loro succo) ho aggiunto 3 spicchi di una mela piccola grattugiati e ho proseguito nella cottura (in totale totale poco più di un’oretta).

N.B.

Se userete un kg di zucchero, va bene uno spicchio di mela.

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Per capire quando la marmellata sia pronta, occorre effettuare la “prova piattino“.Prelevare con un cucchiaino un po’ di marmellata e metterlo su un piattino ed inclinarlo di 90°. Se vedete la marmellata colare subito, allora occorre qualche altro minuto sul fuoco. Se, invece, la marmellata risulta essere densa e cola piano per poi fermarsi, allora la marmellata è pronta. Da questa prova dipende la fluidità o meno di una marmellata.

Versare la marmellata in vasetti ermetici di vetro precedentemente sterilizzati, tappare e capovolgerli immediatamente per creare il sottovuoto.

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Per sterilizzare i vasetti

Io sterilizzo i vasetti facendoli bollire in una capace pentola per almeno 20 minuti (tempo che si calcola dal’inizio del bollore), avvolti da canovacci, per evitare che possano rompersi. Li faccio asciugare a testa in giù, poi li giro per fare in modo che si asciughino anche internamente. Si possono sterilizzare anche in forno, che è molto più comodo, disponendo i vasetti, con l’apertura verso l’alto, in forno a 100° e una volta raggiunta la temperatura desiderata lasciar i barattoli per 10-15 minuti all’interno del forno acceso. A 5 minuti dalla fine, mettete i coperchi, lasciando raffreddare a sportello chiuso.

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Dunque, versare la marmellata ancora bollente nei vasetti sterilizzati, tappare i vasetti  e riporli a testa in giù per creare il sottovuoto. Lasciarli in questa posizione per qualche ora: in questo modo si sterilizzerà anche il tappo.

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In verità, per una maggiore sicurezza, procedo con una seconda sterilizzazione per una completa sicurezza delle conserve casalinghe: faccio bollire i vasetti ripieni di marmellata in una pentola piena d’acqua, avvolgendoli con strofinacci, per 30 minuti circa dalla ripresa del bollore.

Far raffreddare in pentola. Dopodichè, asciugare i vasetti di marmellata, etichettarli indicando la data di produzione e conservarli in un luogo fresco e asciutto.

La marmellata realizzata in questo modo si conserva per circa 2 anni, se conservata in condizioni ottimali, ovvero in un luogo fresco ed asciutto.

Ecco la mia marmellata naturale di ciliegie.

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Consigli

Per le marmellate potete anche riciclare i vasetti, i tappi però devono essere nuovi per evitare la formazione di muffe. Una volta aperto un vasetto di marmellata, si conserverà naturalmente in frigorifero. Se avete un frigo no-frost o comunque bello freddo, si conserverà 15-20 giorni una volta aperto. Ma finirà molto prima vista la bontà di questa marmellata!

Io adoro fare colazione con la marmellata fatta in casa, sana, nutriente e senza conservanti o altri elementi artificiali. E questo tipo di marmellata si presta ad essere utilizzata in numerosi prodotti dolciari e di pasticceria.

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Squisita, dovete provarla!

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Pubblicato da dolcesalatoconlucia

Ciao a tutti, ho 30 anni, vivo e lavoro in prov. di Napoli e ho una grandissima passione per la cucina. Il mio interesse è rivolto parimenti al dolce quanto al salato. Spero di poter dare un forte contributo e aiutarvi nelle vostre creazioni!

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