Oggi vi propongo l’Angelica salata, un rustico molto soffice, gustoso, saporito e adatto a qualsiasi tipo di farcitura, anche un po’ scenografico da portare a tavola! Si tratta di una gustosa treccia di pasta farcita, una brioche salata che incontrerà i vostri gusti e vi delizierà il palato.
Potete servirla come antipasto o come cena sfiziosa, variando ogni volta la farcitura!
La ricetta è delle Sorelle Simili, con alcune piccole modifiche e precisazioni. Ci sarà un utile tutorial fotografico. In questa ricetta, con lievito di birra, ci sono tre tempi di lievitazione, prima il lievitino e le due lievitazioni di circa un’ora e mezza circa, dunque vi dovete organizzare un poco prima in modo da poter tornare infornare per tempo il vostro rustico.
Vediamo la ricetta.
Ingredienti per il lievitino
- 135 gr farina di manitoba W 400
- 75 g acqua a temperatura ambiente
- 1 cucchiaino di zucchero (o malto o miele)
- 10 g di lievito di birra
Ingredienti per l’impasto:
- 200 gr farina gi manitoba, W 400
- 200 gr di farina 0, W 220-230
- 50 gr di formaggio grattugiato (o parmigiano, o romano o entrambi)
- 120 gr latte tiepido
- 90 g di uova intere (sono 2 uova, sbattetele e mettete la quantità prevista, quello che avanzerà serbatelo)
- 8 gr di sale
- 120 gr burro morbido (o 80 ml di olio)
Farcitura: a piacere
- 100 g pancetta
- 150 g di provola
- melenzane sott’olio q.b.
- olive nere a rondelle q.b.
Procedimento
Per prima cosa preparare il lievitino unendo alla farina l’acqua nella quale è stato sciolto il lievito con un cucchiaino di zucchero (o malto o miele).
Impastate bene fino ad ottenere un impasto omogeneo. Far lievitare fino al raddoppio (40-60 minuti circa, dipende dalla temperatura ambiente, aiutatevi con un pentolino d’acqua calda).
Il lievitino (o biga)
In un’ampia terrina mettete la farina setacciata, il formaggio grattugiato, il latte a filo (a temperatura ambiente) ed iniziate ad impastare. Aggiungete le uova sbattute gradualmente e a filo. Impastare con il gancio se avete la planetaria.
Se non avete un’impastatrice, potete impastare a mano seguendo lo stesso ordine di inserimento degli ingredienti.
Aggiungere il burro morbido poco per volta (o l’olio, nella mia versione, aggiungendolo a filo), infine il sale.
Impastare molto bene fino ad incorporare l’olio all’impasto.
Prendete il lievitino (detto anche “biga”) ormai raddoppiato e aggiungetelo a piccoli pezzi all’impasto principale.
Impastate bene il tutto per far amalgamare i 2 impasti. Dovrete ottenere un impasto liscio,omogeneo ed elastico.
Ungere leggermente una ciotola, adagiatevi l’impasto, coprite con la pellicola e far lievitare fino al raddoppio (circa 2 ore, secondo la temperatura), in un ambiente caldo e riparato.
Una volta raddoppiato l’impasto, rovesciarlo sul piano di lavoro infarinato e stenderlo con il mattarello fino a formare un lungo rettangolo (spessore circa 5 mm).
Spennellare la superficie del rettangolo di impasto con il burro fuso (oppure potreste usare mascarpone o philadelphia) ed aggiungervi il ripieno prescelto.
Arrotolare la pasta per il lato più lungo, tagliare il rotolo al centro con un coltello affilato per tutta la lunghezza, senza tranciare anche la parte iniziale. Intrecciare le due parti, facendo in modo che la parte esterna sia quella farcita e richiudere a ciambella.
Le immagini spiegheranno più di mille parole:
Adagiare il rustico su una teglia ricoperta di carta forno e coprirla con una ciotola a campana o pellicola per evitare che si secchi in superficie.
Far lievitare l’angelica farcita fino al raddoppio (circa 1 ora, secondo la temperatura), in un luogo caldo e riparato.
Volendo, si può mettere un cerchio da pasticceria sul bordo esterno, come pure una tazza all’interno del buco per mantenere una forma tondeggiante, ma non è necessario.
Al raddoppio, spennellare l’angelica salata con l’uovo che vi è avanzato dalla preparazione dell’impasto allungato con un po’ di latte per lucidarla.
Infornare in forno pre-riscaldato e cuocere a 180°, per 30-35′ circa, o comunque fono a doratura.
E ora vi lascio ad altre immagini dell’Angelica salata.
Morbida e gustosa!
Ecco un primo piano dell’interno!
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Sei sempre una sicurezza.
L’ho fatta per la colazione di Pasqua e la rifarò al più presto. Facile e golosa.
Proverò a cambiare il ripieno, facendola un po’ più tipica della mia zona, usando salsiccia, montasio e noci.
Grazie Lucia, sei davvero brava!
Ciao, in effetti l’impasto è molto versatile, la si può farcire come si vuole 🙂
Che carina che sei stata, grazie per aver commentato! 🙂
Sei la mia rovina
L’ho fatta oggi, però con l’impasto del pan brioche a fiore; è bellissima, spero anche buona ! Le tue ricette sono una garanzia!
Ciao Giusy, sono molto contenta, grazie ancora 🙂