Girasoli di polenta con cuore di provola salamino e funghi
Oggi una polenta che ricorda il calore del sole con cui sono maturate le spighe. I girasoli di polenta con cuore di provola salamino e funghi sono una bella idea per servire la polenta durante una festa o cena in piedi, perché in monoporzione. Ma prima di passare alla ricetta vorrei parlarvi di questa tradizione che si ripete ogni anno nella mia zona. Il 17 gennaio qui in Campania si festeggia Sant’Antonio Abate (Sant’Antuono). Sant’ Antonio abate, detto anche sant’Antonio il Grande, sant’Antonio d’Egitto, sant’Antonio del Fuoco, sant’Antonio del Deserto, sant’Antonio l’Anacoreta fu un eremita egiziano, considerato il fondatore del monachesimo cristiano e il primo degli abati. (Wikipedia) Sant’Antonio fu invocato in occidente come patrono dei macellai e salumai, dei contadini e degli allevatori e come protettore degli animali domestici; fu reputato essere potente taumaturgo capace di guarire malattie terribili. Tutti coloro che hanno a che fare con il fuoco si affidano alla protezione di Sant’Antonio.
La sera del 17 si accende un grande falò (o focaron) una sorta di ex voto per il santo vincitore delle fiamme infernali, della lussuria e delle malattie. Mi ricordo quando ero piccola le contrade facevano a gara a chi preparava il falò più grande, con le fiamme più alte. Nei giorni antecedenti si faceva la potatura, tutti in campagna nei vigneti, noccioleti e noceti, gli uomini potavano e le donne e i bambini raccoglievano i rametti e si formavano le fascine; una piccola parte sarebbero servite per il falò e il resto era la scorta che sarebbe servita per accendere il forno, (dovevano bastare per tutto l’anno)e per cuocere il pane che si faceva una volta al mese. Ma in quella occasione si facevano anche biscotti e pastiere sia dolci che salate (pastiera di maccheroni, di riso e non poteva mancare quella dolce di grano, e i prestofatto?Ahh mi ricordo che per farlo si conservavano le uova per parecchi giorni…ce ne volevano tante. Era un grande panettone, alto con sopra una glassa di albumi e confettini colorati…. ahhh che ricordi!! Quasi ogni famiglia aveva il suo forno e chi non l’aveva faceva lo stesso la scorta delle fascine e quando andava ad infornare il suo pane al forno del vicino o del parente portava le sue…e ci si aiutava a vicenda sia per trasportare le fascine che le tavole piene di pezzi di pane. Le donne facevano un cerchio con una tovaglietta o un grosso fular e lo mettevano in testa e sopra poggiavano la tavola…era pesante ma con questo sistema veniva trasportata facilmente (ogni tavola conteneva 6-7 pezzi di pane da 2 chili e più) Quanta fatica per un pezzo di pane !!! eccallà ! sono uscita fuori tema…è che quando mi vengono questi ricordi….mammamia….in fondo sono passati solo 😀 (si fa per dire) circa quarant’anni (ma quanti cambiamenti ! ) Tutto è cambiato…ora sono pochi i falò che vengono accesi…giusto qualcuno che abita in periferia e che ha un pò di spazio o un pezzetto di terra rispetta la tradizione. Noi resistiamo ancora perchè nostra mamma ci tiene tanto…è il suo compleanno e accendere il falò è il suo modo di festeggiare: riunire la famiglia, i parenti gli amici e i vicini intorno al falò e offrire tante cose buone da mangiare e tanto vino da bere. Si inizia con una bella polenta fumante, mentre si aspetta di potersi avvicinare al falò e prendere la brace che servirà per arrostire salsicce e carni varie, gustate poi in un panino con broccoli ricchi di peperoncino. Non deve mancare qualche panino con la zuppa forte (il soffritto) e con il peperoncino scende bene il vino !! 😀 E si va avanti mangiando, ridendo e scherzando finchè il fuoco e poi la brace si affievolisce e non riscalda più !! Allora ci si trasferisce in casa al calduccio per il taglio della torta !!
Girasoli di polenta con cuore di provola, salamino e funghi
Per la polenta e il sugo di condimento potete seguire questa ricetta.
Per il ripieno dei girasoli :Funghi trifolati – provola – salamino.
Preparazione
Dopo che avete preparato la polenta e il sugo potete continuare in due modi : se vi piace la polenta bianca, riempite per metà le formine, mettete un cucchiaio di funghi, dei cubetti di salamino e di provola, e terminate con la polenta. Se non vi piace la polenta bianca, prima di riempire gli stampini la condite con qualche mestolo di sugo e proseguite.
Quando avete finito di riempire tutti gli stampini li passate in forno per 10-15 minuti (il tempo che si sciolga il formaggio). Sformate la polenta e servitela calda su un letto di sugo.
Ed ora qualche foto del falò !!
E qui la festeggiata con la sua comarella !!
Bellissimi questi girasoli, ottima idea per una “polentona” come me.
Ciao buon week-end.
Ma quanto sei brava Chiara!!!!!!!!!! Complimenti
Nemmeno io vedo la foto..solo il procedimento..che peccato,, ma sono golosissimi Chiara..bravissima buona domenica!!!
Che peccato non riescono a vedere le foto 🙁
ci riprovo
un bacione
Anche qui da me…c’è la stessa tradizione a sant’Antonio 🙂 Belllissimo il girasole! Buon week end!
sai che non le vedo le foto del falò!!! 🙁 grazie x aver parlato di questa tradizione … al mio paesino in pugia si accendono i falò il giorno di san giuseppe e il venerdi prima di quello del venerdi santo…è da unpo’ che non ci sono in quelle date spero che la tradizione sia andata avanti!!! la polenta quanto mi piace …bella presentazione …dimenticavo auguri alla tua mamma 🙂 buon we
Auguri postecipati alla tua mamma tesoro!!!!anche da noi si festeggia S.Antonio in questo modo..quest’anno mi son persa tutto!Che bellissimo girasole cara!!!!che brava che sei!!