Come si prepara lo strutto

Ebbene sì, ogni anno preparo lo strutto con le mie manine, non potrei mai comprare quello del super !! 😉

Da premettere che non lo uso tutti i giorni, che ne regalo tanto e che ogni anno mi supera sempre qualche vasetto ma che devo fa’?? E’ più forte di me, ogni anno va fatto, punto. E poi per preparare a regola d’arte alcune ricette napoletane, lo strutto è indispensabile:come potrei preparare i taralli sugna e pepe, il casatiello, il tortano, il pane con i ciccioli?? le sfogliatelle ?? E come potrei friggere i dolci di carnevale e le zeppole di San Giuseppe?? Qualcuno storce il naso e poi dice: “ma che pazienza, ma che fantasia, ma chi te lo fare”?? E’ un’impresa ! No, non lo è affatto ! Ci vuole più a dirlo che a farlo ! Volete provarci?

Prenotate il grasso dal vostro macellaio, tra l’altro ve lo regalerà, e ditegli che volete quello più adatto, lui sa qual’è ! E fatevelo dare già senza cotenna e poi ? E poi venite con me, andiamo a preparare lo strutto !!! 😀

come si prepara lo strutto

Cosa serve per preparare lo strutto

  •  3 chili di grasso di maiale senza cotenna
  • 6 foglie di alloro
  • 1 mela possibilmente annurca (facoltativa)
  • 2 limoni biologici

Procedimento

Tagliate il grasso a pezzetti, lavatelo un paio di volte e lasciatelo marinare per qualche ora, anche una notte intera, in acqua a cui avete aggiunto i limoni tagliati a pezzetti.

Passato il tempo, scolate per bene il grasso ed eliminate i pezzetti di limoni.

Mi raccomando teneteli in un colapasta per qualche ora in modo che l’acqua coli del tutto, qualcuno li asciuga pure, secondo me non è necessario.

Quindi mettete il grasso in una pentola di acciaio, assolutamente NON di alluminio o antiaderente.

Trasferite la pentola sul fuoco, all’inizio deve essere fuoco dolce e dovete mescolare spesso finché il grasso non inizia a sciogliersi, poi potete allontanarvi e mescolare di tanto in tanto. Aggiungete le foglie di alloro e la mela privata della buccia e del torsolo e tagliata a metà.

Fate cuocere per un paio di ore. Come vedete dalla foto, il liquido è ormai sciolto abbastanza ma non l’ho tolto subito. Mi spiego meglio, lo strutto non va raccolto via via che si scioglie. Ho letto in giro che deve essere raccolto subito altrimenti non sarà abbastanza bianco. Niente di più sbagliato, se non è cotto bene, lo strutto non si manterrà perché essendo ricco di acidi grassi insaturi e non avendo antiossidanti naturali è facile che irrancidisca, quindi va cotto bene!!

A questo punto prendete una pentola e riempitela a metà di acqua fredda, poggiate il barattolo nell’acqua, e con l’aiuto di un imbuto e un mestolo di acciaio, travasate il liquido nei barattoli facendolo passare attraverso un colino a maglie strette.

Quando il barattolo è pieno lasciatelo nell’acqua e proseguite riempiendo allo stesso modo, altri barattoli fino a terminare tutto il liquido. Tenete i barattoli in acqua finché lo strutto sarà completamente freddo, soltanto allora potete tapparli. Riponete i barattoli in frigo, l’ideale sarebbe in cantina se l’avete ma qualsiasi luogo fresco va bene fin quando non arriva la bella stagione, poi li dovrete conservare per forza in frigo.

Cosa sono e come conservare i ciccioli.

Quando avrete finito di versare il grasso sciolto nei barattoli, dovrete schiacciare i pezzetti di grasso che sono rimasti nella pentola e avrete altro strutto. Riempirete un’ altro vasetto, non sarà bianco limpido ma è ottimo, vi consiglio di riporlo in frigo e consumarlo per primo.

Allora procuratevi uno schiacciapatate e schiacciate i residui di grasso, dovranno risultare asciutti prima di conservarli.

Poi vanno salati, messi in un contenitore a chiusura ermetica e riposti in frigo. Potete ancora aromatizzarli aggiungendo qualche foglia di lauro e bacche di pepe.

Con i ciccioli potreste preparare un pane squisito, trovate la ricetta qui →   ricetta !

come si prepara lo strutto

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3 Risposte a “Come si prepara lo strutto”

  1. Avevo scritto ma non so perchè si è cancellato e quindi riassumo in….anni 50-60 burro costava molto e non era buono si usava acquistare grasso di maiale che costava poco e dava molta resa.
    Il frigo l’avevano in pochi e si metteva in mezzo alla finestra per stare fresco ovviamente era una cosa che si faceva nel periodo invernale.
    Si usava sparlmarlo sul pane con sale grosso e rappresentava una merenda, Quello che rimaneva “frizze” le chiamano da noi venivano mangiate croccanti con un pò di sale si possono trovare anche oggi confezionate dal salumiere oppure anche nella grande distrubuzione a Trieste. Ciaooo e brava per questa spiegazione.

  2. UNO mi salvo subito questa ricetta, proprio oggi ho pubblicato un dolce palermitano dove spiego che CI VUOLE lo strutto 😀
    DUE ho visto che hai fatto un apsso passo, ti va di partecipare alla mia raccolta con questa ricetta? Fai un salto da me e leggi il regolamento,
    Baci 😀

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