Colorare i cibi in modo naturale.
Dalla scienza derivano oggi tantissimi coloranti chimici industriali per il cibo, ma sono inoffensivi o possono crearci problemi di salute? E’ possibile colorare i cibi in modo naturale ?
La nostra, ormai, è una società consumistica nella quale i produttori di beni cercano continuamente di convincerci di aver bisogno di un qualche nuovo prodotto, e di non poterne fare a meno. Riguardo al settore alimentare e a come colorare i dolci o i cibi in modo naturale; dalle vetrine, o sugli scaffali dei supermercati ci sono prodotti dai colori sgargianti che ammiccano e sembrano dirci: Comprami guarda che bel colore che ho, sono buonissimo.
Facendo una breve ricerca, ho scoperto che i coloranti chimici sono catalogati con dei codici strani: lettere e numeri (di cui ignoro il significato), e che alcuni di questi sono addirittura considerati tossici e vietati! Per non parlare di quelli considerati pericolosi solo in alcune Nazioni che vengono tranquillamente usati in altre, ad esempio come l’E104, un colorante giallo, vietato un USA ma ammesso qui in Europa.
Adesso c’è la mania di cucinare quei bellissimi e coloratissimi dolcetti chiamati cupcakes, così buoni ma anche belli da vedere. 🙂 Volevo provare a farli, ma per evitare problemi di allergie, ho cercato un modo naturale e sano per colorarli ugualmente.
Il modo più semplice per colorare gli alimenti che mangiamo è … usare degli altri alimenti come colorante naturale! Semplice no? 😀
Partiamo dal Rosso.
Per i dolci possiamo usare le fragole o le ciliegie, magari frullate e ridotte in poltiglia compreso il loro succo. Se invece si vuol dare colore direttamente alla pasta del dolce, vi si può aggiungere delle carote lessare e frullate, che ne esalteranno il sapore. Per alimenti salati, sono perfetti i pomodori o il succo di barbabietola rossa.
Per il giallo.
Nei dolci abbiamo l’ananas che deve essere ben frullato. Sia nei dolci che nei piatti salati ci sono poi lo zafferano e la curcuma che hanno un bel colore brillante. Aggiungo il succo e la polpa di arance, compresa la parte arancione delle buccia, per ottenere un colore un po’ più vivo.
Per il verde.
Nei dolci la menta frullata o il tè verde e i pistacchi al naturale. Nei piatti salati possiamo invece usare le verdure con le foglie verdi, tipo spinaci, prezzemolo, cavolo verde o le alghe.
Per l’ azzurro.
Al momento ho provato con gocce di liquore al curacao azzurro, oppure con mirtilli, ma ancora non sono soddisfatta dal risultato.
Per il viola.
Si possono usare mirtilli e more nere frullate. Oppure molto semplicemente mescolare il rosso ottenuto con una parte di colorante azzurro. Per i piatti salati abbiamo invece il cavolo viola, e tutte quelle verdure presenti con questa colorazione, ad esempio anche la buccia delle melanzane dona una sfumatura intensa.
Per il marrone.
Ovviamente nei dolci il cacao, il cioccolato o la cannella in polvere.
Per il bianco.
La panna o il cocco.
Per il nero.
Work in progress. Il colorante alimentare naturale derivante dal Nero di seppia, per piatti dolci o salati. Per piatti salati sto provando ad usare i fagioli neri o la loro acqua di cottura ristretta. Per la PDZ incontro ancora qualche difficoltà, tuttavia credo derivi dal fatto che il nero non è un colore gradevole per il cibo. Alcuni usano carbone alimentare in polvere, che è nero, ma personalmente non mi fido, dato che potrebbe causare disturbi in persone sensibili.
Se conoscete o avete sperimentato con successo altri alimenti, per colorare, fatemelo sapere e li aggiungerò alla lista.
Al momento il problema maggiore consiste nei toni di colore ottenuti che sono molto soft, molto meno forti di quelli ottenuti usando i coloranti alimentari.
Edit:
Finalmente ho trovato dei coloranti alimentari naturali, acquistabili anche on line, derivati da alimenti vegetali, nero di seppia a parte.
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