Ammetto di esser sempre stata un po’ prevenuta nei confronti della barbabietola, finché non ho scoperto che è un colorante naturale potentissimo che, oltre a donare ai piatti per l’appunto un bellissimo colore, ne esalta anche il gusto. E così mi sono innamorata di questo risotto rosa alla barbabietola con crema di burrata 😍
Trovo che questo primo piatto sia molto romantico e sognante, oltre ad essere davvero buono. L’abbinamento con la crema di burrata lo rende ancora più delicato.
Anche mio marito e i bambini lo hanno apprezzato e adesso per noi tutti è diventato il “risotto rosa” (quasi fucsia!), in agguerrita concorrenza con il più classico “risotto giallo”!
In fondo alla ricetta trovate i consigli della nostra “Ingegnere in erba” sulla BARBABIETOLA.
- DifficoltàMedia
- CostoEconomico
- Tempo di preparazione20 Minuti
- Tempo di cottura17 Minuti
- Porzioni4
- Metodo di cotturaFornello
- CucinaItaliana
Ingredienti
Per la crema di burrata
- 120 gstracciatella (di burrata)
- q.b.olio extravergine d’oliva
- q.b.sale
- q.b.pepe
Per il risotto
- 30 gburro
- 1cipolla (piccola)
- 370 griso Carnaroli
- Mezzo bicchierevino bianco
- 1 lbrodo vegetale
- 75 gGrana Padano DOP (grattugiato)
- basilico (qualche fogliolina)
Per la crema di barbabietola
- 180 gbarbabietola
- 1 mestolobrodo vegetale
- q.b.olio extravergine d’oliva
- q.b.sale
- q.b.pepe
Preparazione del risotto rosa alla barbabietola con crema di burrata
Prima di tutto cominciamo dalla crema di burrata: con un cucchiaio preleviamo la stracciata all’interno della burrata (ovvero la parte più morbida) e aggiungiamo un filo d’olio, un pizzico di sale e di pepe. Possiamo anche acquistare direttamente la stracciatella.
Frulliamo il tutto fino a quando non otterremo una crema liscia ed omogenea. Dopodiché mettiamo in frigorifero fino al momento dell’utilizzo.
In una padella antiaderente con i bordi alti, facciamo un soffritto di burro e cipolla, quindi alziamo la fiamma, versiamo il riso e facciamolo tostare per un paio di minuti. Infine sfumiamo con il vino bianco.
Aggiungiamo il brodo bollente e portiamo il riso in cottura in base ai tempi indicati sulla confezione (normalmente circa 16/17 minuti), avendo cura di aggiungere il brodo mano a mano che si asciuga e mescolando spesso.
Nel frattempo, mentre cuoce il riso, tagliamo la barbabietola in piccoli pezzi.
Mettiamo i pezzi di barbabietola in un contenitore alto e stretto e condiamo con un filo d’olio, un po’ di sale e di pepe e frulliamo il tutto con il frullatore a immersione aggiungendo un mestolo di brodo bollente. Frulliamo finché non otterremo una crema corposa. Mettiamola subito in frigorifero a riposare.
La mantecatura del risotto rosa
Quando il risotto sarà cotto, spegniamo il fuoco e mantechiamolo con la barbabietola frullata fredda di frigorifero: il risotto prenderà subito un bellissimo color rosa!
Proseguiamo la mantecatura aggiungendo il grana grattugiato e da ultimo un tocchetto di burro: importante questi devono essere freddi di frigorifero così lo shock termico renderà il risotto bello cremoso. Questa è una regola generale per tutti i risotti.
L’impiattamento del risotto rosa alla barbabietola con crema di burrata
Impiattiamo: mettiamo il risotto in un cerchio alto dandogli la forma di un tortino e quindi disegniamo una riga a zig-zag con la crema di burrata. Decoriamo infine con qualche fogliolina di basilico fresco. In questa foto con un cucchiaino abbiamo steso anche una virgola di salsa di basilico fresco (cliccate se vi interessa la ricetta).
NB vi piace questo impiattamento? Se ne è occupato mio marito perchè io sono negata…non è amore anche questo?!?😍
Lui ha usato un coppapasta rotondo diametro 10 cm per dare questa bellissima forma al risotto.
Consigli utili
Potete provare a fare delle variazioni utilizzando il formaggio che più vi piace: invece della crema di burrata, per un sapore più deciso, provate a fare una crema di gorgonzola o di caprino.
In questo contenuto sono presenti uno o più link di affiliazione.
I consigli dell’Ingegnere in erba
Virna Galli, laureata in Ingegneria Aerospaziale al Politecnico di Milano, da sempre appassionata di medicina naturale, attualmente è al secondo anno della facoltà di Scienze dei prodotti erboristici e della salute presso l’Università di Pisa. Ci svela piccole curiosità e consigli sui vegetali e sulle erbe che utilizzo nelle mie ricette.
Oggi ci parla della BARBABIETOLA.
La barbabietola è un tubero, cioè la radice tuberizzata della Beta vulgaris L., una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Amaranthaceae e originaria dei paesi europei a clima temperato e del Nord Africa. Esiste in più varietà: quella da zucchero utilizzata per l’estrazione di zucchero, quella da foraggio destinata principalmente all’alimentazione del bestiame e infine quella da orto che si usa comunemente a tavola.
Si tratta di un alimento abbastanza povero di calorie, ma con un discreto contenuto di zuccheri, quindi deve essere consumato con moderazione dalle persone che soffrono di diabete. Essendo una radice, è ricchissima di sali minerali, come ferro, magnesio, zinco, rame, manganese, selenio, sodio, potassio, calcio e fosforo… e quindi presenta una buona azione ri-mineralizzante. Tra le vitamine troviamo la vitamina A (come beta-carotene), la vitamina C e alcune vitamine del complesso B, soprattutto B1, la B2 e la B3. Questo la rende un ottimo alleato del sistema immunitario e un antianemico.
L’intensa colorazione rossastra è dovuta all’elevato contenuto di antocianine, dall’attività antiossidante e protettiva nei confronti della microcircolazione sanguigna, ma soprattutto ad un pigmento rosso-violaceo, la betanina. Oltre ad essere utilizzato dall’industria come colorante, la betanina ha anche dimostrato di avere una buona attività antinfiammatoria e antiossidante. A causa dell’elevato contenuto di sali minerali e di ossalati, la barbabietola è sconsigliata (o comunque se ne consiglia un consumo moderato) in caso di calcolosi renale.
Può essere consumata sia cruda, tagliata sottile o a julienne, che cotta. Per quanto riguarda la cottura sono da preferire quella al forno o al vapore per evitare di disperdere nell’acqua gran parte delle antocianine e la betanina. E’ possibile consumare anche le foglie, che tra l’altro sono più ricche di ferro rispetto alla radice, usandole per preparare torte salate, contorni o, come faceva la mia bisnonna, per il ripieno dei tortelli insieme alla ricotta.
Un buon estratto di barbabietola è consigliato agli sportivi prima dell’allenamento, sia per re-integrare i sali minerali eventualmente persi, sia perché fornisce una buona dose di zuccheri che vengono rilasciati gradualmente durante l’attività fisica.
Ti è piaciuta questa ricetta?
Seguimi su Facebook e su Instagram per ricevere gli aggiornamenti delle prossime ricette e se ti fa piacere lascia un commento qui sotto!
Nella pagina sono presenti link di affiliazione su cui si ottiene una piccola quota dei ricavi, senza variazioni dei prezzi.