Questa torta meravigliosa mi è stata “passata” dalla mia amica Simona che io ringrazio pubblicamente per la delizia che mi ha permesso di gustare e per la cortesia di avermela fatta rendere …….”pubblica”………diciamo, e allora approfittiamone e assaggiamo quasta torta tipicamente piemontese ma che sicuramente riscuoterà un successo “trasversale” e “verticale”
dosi per 8/10 persone e una tortiera da 24 cm con cerniera
300 grammmi di nocciole tritate
300 grammi di zucchero
6 uova
100 grammi di burro
80 grammi di cioccolato fondente
1 cucchiaio di farina o maizena
Procedere montando nella planetaria, o aiutandosi con un frustino elettrico, i rossi con lo zucchero (parte dello zucchero io l’ho usato per frullare meglio le nocciole ), nel frattempo sciogliere al microonde o a bagno maria il cioccolato fondente con il burro, lasciare intiepidire.
A questo punto aggiungere a filo il cioccolato alle uova montate, aggiungere la farina ed il lievito setacciati, la farina di nocciole e per ultimo i bianchi d’uovo ben montati a parte in precedenza.
Versare il composto nella teglia a cerniera con carta forno sul fondo ed imburrata sul bordo e infornare a 180 gradi per 45 minuti circa, controllare odore ……..e fare prova stecchino al centro dopo 35 minuti circa. Togliere dal forno e lasciare raffreddare 5 minuti, passare una lama di coltello intorno al bordo, aprire la cerniera e rigirare la torta e a questo punto decorare a piacere, a me è piaciuto cospargerla semplicemente di zucchero velo e decorarla con delle nocciole caramellate con dello zucchero e pochissima acqua in un padellino e della granella di nocciole tostate.
buonissima!! l’abbinamento cioccolato nocciole è davvero ottimo!!mi sembra una bella torta da gustare in inverno non so perchè mi fa questo effetto! cmq è davvero bellissima complimenti!
Grazie Giusy, in effetti e’ una torta di quelle goduriose che si presta molto a menù invernali, ma anche per delle belle merende ricche, mi hanno consigliato di consumarla con dello zabaione al moscato….. Magari tiepido…. Non a merenda però’.