Gnocchi alla sorrentina! Uno dei miei comfort food preferiti in assoluto. Morbidissimi gnocchi di patate, conditi con un sugo di pomodoro, mozzarella di bufala, parmigiano grattugiato e gratinati in forno per far sì che si formi quella fantastica crosticina sulla superfice.
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Ingredienti
Per gli gnocchi:
Per il sugo:
Strumenti
Passaggi
Lavare e lessare le patate fino a quando saranno completamente morbide; Ci vorranno circa 40 minuti dal bollore.
Una volta cotte, sbucciarle e schiacciarle con lo schiaccia patate o con una forchetta in una ciotola, dopodiché unire la farina, il sale e l’uovo leggermente sbattuto.
Lavorare l’impasto a mano fino a creare una palla liscia e non appiccicosa; Lasciare riposare.
Tritare finemente lo scalogno e rosolarlo in una padella con un filo d’olio; Unire la passata di pomodoro, salare, pepare e con coperchio chiuso, lasciare cuocere per una mezz’ora a fiamma bassa. Infine spegnere il fuoco e aggiungere qualche foglia di basilico fresco.
Riprendere l’impasto e su una spianatoia infarinata, formare dei cilindri sottili e tagliare a tocchetti.
Portare a bollore dell’abbondante acqua salata con un filo d’olio e calare gli gnocchi; Una volta saliti a galla, scolare direttamente nella padella con il sugo.
Aggiungere metà mozzarella tagliata a cubetti, 3 cucchiai di parmigiano grattugiato e amalgamare il tutto.
A questo punto versare il tutto in una pirofila, spolverare la superficie con altro parmigiano, aggiungere la metà restante di mozzarella a cubetti e un filo d’olio.
Infine, infornare in forno già caldo modalità grill fino a quando si sarà creata una fantastica crosticina.
Servire caldi e filanti. Buon appetito 🙂
NOTE:
Al posto della mozzarella di bufala si può utilizzare la fior di latte e sostituire la passata di pomodoro con i pomodori pelati.
CURIOSITA’: PERCHE’ SI CHIAMANO GNOCCHI ALLA SORRENTINA?
Nel 1600, in una vecchia taverna a piazza Tasso, a Sorrento, le patate vennero utilizzate in una maniera del tutta nuova. Il cuoco di questa taverna, rimase molto incuriosito dal tubero al punto tale da volerne studiare la conformazione e le caratteristiche organolettiche. Decise quindi di lessarle, schiacciarle e farne un impasto aggiungendo un pizzico di farina ed acqua. L’uomo rimase stupito dalla morbidezza del composto che, però, doveva essere tagliato in tocchetti tondeggianti, onde evitare che il tutto si sfaldasse. È proprio grazie alla sua forma tonda che lo gnocco avrebbe avuto questo nome, il termine, infatti, deriverebbe da “nocciolo”. Nonostante l’intuizione, le palline restavano troppo morbide e rischiavano, una volta tagliate, di rimpastarsi in un unico blocco. Il cuoco ebbe l’idea di gettare le palline nell’acqua bollente e così facendo, risolse il problema. Infine condì il tutto con pomodoro, mozzarella d’Agerola, basilico fresco e provolone.
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Dosi variate per porzioni
