Il nome di questo piatto, semplice e vellutato, è legato ad Antoine Parmentier: farmacista e agronomo francese della seconda metà del settecento, divenne famoso per aver effettuato importanti studi sulla patata durante la sua detenzione in Germania, in un carcere prussiano.
Fino ad allora le patate erano considerate un alimento nocivo, altamente tossico, adatto solo a sfamare i maiali.
Antoine Parmentier scoprì le eccezionali proprietà di questo tubero e divulgò tutti gli impieghi della patata in cucina.
La ricetta della zuppa parmentier può essere modificata a piacimento sostituendo o aggiungendo alle patate altri ortaggi come le carote, i fagiolini, i cavolfiori o i broccoli.
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Potage Parmentier
Ingredienti
500 g di patate
2 porri
1 l di brodo di pollo o vegetale
30 g di burro
1 dl di panna liquida fresca
Erba cipollina
Sale e pepe bianco
Procedimento
Pelate le patate, lavatele e tagliatele a dadini. Mondate i porri dalla parte verde e dalle radici, lavateli per bene sotto acqua corrente per eliminare le tracce di terra e affettateli sottili.
Scaldate il burro in una casseruola ampia e dai bordi alti, versatevi i porri e fateli appassire dolcemente a fuoco lento. Salate e controllate che non prendano colore.
Dopo una decina di minuti, quando saranno teneri, unite le patate, mescolate e lasciatele insaporire per qualche minuto prima di bagnarle con il brodo caldo.
Coprite la casseruola e lasciate cuocere, a fuoco moderato, per circa mezz’ora.
A cottura terminata, frullate il tutto con il mini pimer e rimettete il potage nella casseruola.
Insaporite con una macinata di pepe bianco, regolate il sale e riportate a ebollizione.
Fuori dal fuoco amalgamate la panna liquida, spolverate con l’erba cipollina tagliuzzata e servite passando a parte dei crostini di pane.