Făgăraş
Nelle vacanze in Romania non potevamo fare a meno di visitare i più bei posti della Transilvania.
Questa volta il nostro traguardo era nella giuristizione di Brasov .
Per raggiungere la cittadina di Fagaras dovevamo attraversare mezza Romania.
Lì abita zio Florian e zia Maria ,non esiste occasione migliore che andare a trovarli e visitare la
zona.
Partiamo un bel Venerdì dalla contea di Salaj direzione Carpatii Meridionali.
Il viaggio è lungo ,ma affascinante, le 6 ore di viaggio sono ricompensate con panorami e cittadine
da ricordare.
Nel attraversare i vari villaggi e contee notiamo la differenza architettonica delle case e chiese.
In alcune cittadine hanno scritte in ungherese ,Maramures e la Transilvania hanno una forte e
radicata etnia magiara.
Le chiese cattoliche (frequentate dai fedeli ungheresi) si trovano spesso nelle vicinanze di quelle
degli ortodossi.
L’enclave ungherese è ben integrata sul territorio da secoli ma mantiene la lingua madre,usi e
identità.
Avvicinandoci a Fagaras rivedo luoghi visti l’anno scorso nella nostra scampagnata al Castello di
Bran quello che noi chiamiamo il Castello di Dracula(Vlad Tepes /Vlad III)
Più ci avviciniamo alla meta più si nota l’influenza sassone,in questa parte della Transilvania molti
sono di antica origine tedesca e ,come per i ungheresi ,la loro identità è ben integrata con la
comunità romena.
In lontananza nella pianura vedo una cupola rivestita di foglie d’oro ,luccicante.
Entriamo in città dalla via principale (boulevar) e al centro appare la Biserica ortodoxa Sfantului Ioan Botezatorul(chiesa ortodossa San Giovanni Battista),è più immensa di come si vedeva da lontano
N.b : la cattedrale è dedicata a Sfantului Iaoan Botezatorul,Sfantului Gheorghe si Sfintilor Martiri
Brancoveni .
Finalmente siamo giunti alla meta del nostro viaggio;gli zii sono felici di vederci.
Chiacchieriamo e scopriamo che proprio in quei giorni c’è la festa fondazione della città, quattro
giorni di musica,di giochi.
Impossibile per noi resistere e subito ci rechiamo alla fiera ; che la festa abbia inizio ,cerchiamo uno
stand culinario non possiamo non mangiare i mititei.
I mititei vengono anche chiamati mici e sono salsicce cilindriche di carne bovina mista ad quella di
montone/pecora e carne di maiale .Viene aromatizzata con pepe ,aglio e coriandolo e cotta su
griglia.
Approdiamo in un stand di una birreria di Brasov, il piccolo di casa fa i capricci e io senza pensarci
parlo in italiano…un signore sbotta :<la mamma ha sempre ragione!> .
Carramba che sorpresa ! E’ un italiano! Gianni che dalla Calabria è approdato in Romania .
Non potevamo non fare amicizia; Gianni conosce bene i luoghi e ci esorta a visitare la cittadella
fortificata (Cetatea Fagarasului).
Cosa che faremo l’indomani.
La sera ci riserva canti ,balli di musica popolare rumena.
Ogni regione ha un diverso abbigliamento,modo differente di cantare , sono incantata ad ascoltare
musiche così diverse dalle nostre.
L’indomani ci rechiamo in visita alla cittadella.
La cittadella è un vecchio maniero del 1200,i migliori condottieri ere hanno vissuto nelle sue mura.
Tra i vari abitanti c’è stato il famoso Vlad Tepes (Vald III)…quello che noi chiamiamo Dracula .
E’ circondata da alte mura fortificate ,è facile immaginare quante battaglie ,quante invasioni abbia
arginato la fortezza.
Entriamo in punta di piedi nel museo storico allestito all’interno delle sue stanze.
Troviamo manufatti dell’antica Roma; l’impero si estendeva fin qui e oltre.
L’imperatore Traiano e le legioni romane combatterono aspramente e per anni contro le truppe del re dei Daci : Decebalus .
Lo sconfissero dopo il suo suicidio avvenuto in zona non molto lontana a Sarmizegetusa (Contea
Hunedoara) e si narra che prima del suicidio Decebalus nascose un’immensa fortuna al centro di un
fiume vicino a Samizegetusa Regia.
Percorriamo il museo stanza dopo stanza, è un susseguirsi di epoche .Oltre i manufatti antichi,ci
sono pezzi Medioevali, dell’800,Art Deco e Art Nouveau con i raffinati e cesellati manufatti a fiori.
Verso la fine del percorso troviamo arte Sacra :Madonne incise su legno,icone pitturate nello stile
che noi definiamo ”russo”.
La nostra visita al museo stà per finire,ci aspetta la festa della cittadella.
Non possiamo non accontentare il pargolo.
L’indomani ci aspettano altre visite,altri luoghi…la vacanza transilvana prosegue .
N.B nella zona ci sono parecchi allevamenti di cavalli Lipizziani ,elegantissimi cavalli da traino carrozze, non solo i lipizziani vengono usati per danzare a ritmo di Valzer.Guardate il video della parata
Ed questa è la vista della città dal nostro hotel