Il pane di sabbia è un dolce tratto dal libro dell’Artusi (1975) di mia mamma. Riporto la presentazione che l’accompagna: “Anche il pane di sabbia è un dolce tedesco, così chiamato perché si sfarina in bocca come la sabbia e però si usa servirlo col the che lo rende più piacevole al gusto”. Aggiunge anche una cosa simpatica (evidentemente non esisteva nemmeno il frullino manuale!): “non vi spaventate nel sentire che per manipolarlo occorrono due ore di lavorazione ininterrotta, in luogo riparato da correnti d’aria, girando il mestolo sempre per un verso. Le signore, che sono di natura pazienti e quelle particolarmente che si dilettano d’improvvisare dolci, non si sgomenteranno per questo, se si procurano l’aiuto di due braccia robuste”. Ricetta naturalmente gluten free.
Ingredienti:
- 185 gr di burro (senza lattosio)
- 185 gr di zucchero a velo
- 125 gr di farina di riso
- 125 gr di farina di amido (maizena)
- 60 gr di farina di patate (fecola)
- 4 uova
- l’agro di un quarto di limone (succo)
- 1 cucchiaio di cognac
- 1 cucchiaino di bicarbonato di soda
- odore di vaniglia (1 bst di vanillina o 1/2 bacca)
Procedimento:
- Montare il burro da solo poi aggiungervi i rossi, uno alla volta, “mescolando sempre nello stesso verso”
- aggiungere lo zucchero, il cognac e il succo del limone.
- inserire, mescolando, le farine setacciate insieme al bicarbonato e alla vaniglia
- montare a neve gli albumi a neve ferma, “versatene prima 2 cucchiaiate per rammorbidire il composto, e mescolate adagio il restante”
“versate il composto in una teglia proporzionata (20-22 cm di diametro) unta col burro e spolverizzata di zucchero a velo”
“cuocetelo in forno a calore moderato (160°). Un’ora di cottura potrà bastare”
Lasciar raffreddare il dolce prima di sformarlo.
Buonissimo.
Io non conoscevo la versione dell’Artusi, ma conosco una torta simile che si chiama torta sabbiosa.
Credo proprio sia nata dall’artusi allora.
Un abbraccio Leo
Come l’ Artusi stesso dice “è un dolce tedesco”. Ha sicuramente radici più antiche, ma è facile che la “torta sabbiosa” tragga origine da lì.
Ciao