Lenticchie: cottura, uso e conservazione…ho pensato ad un post dedicato a questo legume che non conoscevo. Le lenticchie sono fra i legumi più regalati, soprattutto durante le feste natalizie; a parte l’accompagnamento al cotechino o allo zampone, proprio io non sapevo che uso farne! Invece ho scoperto che se le cuociamo e conserviamo in frigo, possono essere utilizzate aggiungendole in molte ricette. Qualche consiglio per la cottura: le lenticchie non necessitano di ammollo ciò nonostante se si ha tempo, metterle almeno 2 ore in ammollo ne riduce i tempi di cottura. Andrebbe aggiunto, sia nella fase di ammollo che di cottura, l’alloro e, preferibilmente, l’alga Kombu (che ha la caratteristica di rendere più digeribili i legumi); ma niente paura se non la si possiede…chi si abitua a mangiare legumi, nel tempo, elimina spontaneamente le difficoltà digestive
Uso: un modo semplice di gustare le lenticchie è nel minestrone di verdura che, una volta cotto, può esserne arricchito con qualche cucchiaiata di quelle già cotte; oppure macinandole e miscelate alle patate possono diventare un secondo davvero particolare e leggero (vedi qui)
Ingredienti:
- 100 gr di lenticchie secche
- 1-2 foglie d’alloro
- sale fino integrale o 1/2 dado vegetale
procedimento:
- Sciacquare le lenticchie in acqua corrente mettendole in un colino a maglie fitte
- mettere le lenticchie in ammollo 2 ore, cambiando l’acqua almeno una volta (questa operazione non è indispensabile ma riduce i tempi di cottura)
- Scolare e mettere le lenticchie in un pentolino con il doppio di volume di acqua (circa 250 ml)
- Mettere sul fuoco e, al bollore, cuocere per 40 minuti a fuoco lento, fino ad assorbimento di tutta l’acqua.
- Salare solo alla fine. Togliere l’alloro, mescolare e lasciar raffreddare.
- Conservazione: Mettere in un contenitore munito di coperchio e riporre in frigo dove si conservano per 3-5 giorni. Oppure si possono dividere in monoporzioni (utilizzando gli stampini da muffin, per es.) e congelare.