E’ Pellegrino Artusi che lo chiama Dolce di Chiare d’uovo; bella titolazione ma un po’ demodè, anche se preferisco il termine vintage: ha il sapore nostalgico di cose passate ripescate dalla soffitta; tolta la copiosa mano di polvere che le riveste e ridata una bella mano di lucido tornano come nuove e con prepotenza riprendono un posto importante nelle nostre vite, almeno per un po’. Io penso che il passato, a volte, sia un rifugio, una specie di tana in cui nascondersi accovacciati mentre guardiamo la mamma che prepara la colazione per l’indomani, profumando la cucina di vaniglia. Magari mentre fuori fa freddo. Il Dolce di chiare d’uovo ha avuto questo potere. Proviene dal libro di mia mamma di Artusi del 1975 ed è un’ottima soluzione per riciclare albumi.
Ingredienti:
- 8 albumi
- 300 gr di farina per dolci
- 150 gr di zucchero a velo
- 150 gr di burro (io senza lattosio)
- 100 gr di uva sultanina (io 100 gr di cioccolato fondente)
- 10 gr di cremor di tartaro*
- 5 gr di bicarbonato di soda*
- 1 bst di vanillina
*sommati corrispondono a 1 bst di lievito
Procedimento:
- Montare gli albumi e fondere il burro a bagno maria o nel microonde e lasciarlo raffreddare
- Per chi avesse il Bimby polverizzare lo zucchero messo dentro al boccale 20 sec a vel 10
- mescolare la farina setacciata con il cremor tartaro, il bicarbonato (il lievito) e la vanillina
- aggiungere agli albumi la miscela di farina
- unire il burro alternandolo alla farina, poco per volta
- aggiungere l’uvetta (io ho messo la stessa quantità di cioccolato fondente di buona qualità, tritato grossolanamente) e mescolare bene per amalgamare il tutto
- versare il composto in uno stampo imburrato
- cuocere a 180° per 40 minuti
- Lasciar raffreddare prima di estrarre il dolce dallo stampo
- spolverizzare di zucchero a velo
bellissima idea, questo dolce e’ bellissimo e molto goloso!!!Brava!!!Baci Sabry
Grazie Sabrina…è veramente buono!
Sembra sofficissima! Buona Buona 🙂
E’ più compatta che soffice, ma è buona-buona 😉