Durante la settimana Santa, oltre a scarcelle, pastiere, colombe, si preparano le intorchiate, un tipico dolce pugliese, simile ai taralli con lo zucchero.
Hanno la forma di una treccia, sono impastati con il vino e poi prma di infornarli, si passano nello zucchero semolato e vengono aggiunte le mandorle pelate.
In alcune zone della Puglia vengono chiamati “taralli della nonna” proprio perchè l’impasto è molto simile a quello dei taralli con lo zucchero, ma in altre zone esiste anche una versione salata.
Intorchiate
Ingredienti:
500 g. farina (io farro, ma potete usare la 00)
150 g. di zucchero
70 g. burro
150 ml. di vino bianco
120 ml. olio evo
un pizzico si sale
Per rifinire:
100 g. mandorle
zucchero semolato
Preparazione:
per questa preparazione non uso l’impastatrice, ma preferisco lavorare a mano, anche per la semplicità dell’impasto.
Mescolate con la frusta il vino e l’olio, unire il sale e poco per volta la farina setacciata.
Lavorare l’impasto quindi aggiungere il burro a temperatura ambiente e lo zucchero.
Impastate fino ad ottenere un composto omogeneo.
Ora formate dei cordoncini lunghi circa 20 cm. e sottili. Piegare ogni cordoncino a metà e avvolgerlo su se stesso. Oppure potete creare delle vere e proprie treccine.
Vicino ad ogni incrocio, mettete una mandorla spellata, quindi cospargete le intorchiate con lo zucchero e cuocete a 180° per circa 20 minuti.
Potete assaporare le intorchiate dopo i pasti con un buon caffè oppure il pomeriggio con del tè.