Per iniziare
Negli anni ho imparato che per essere un buon personal chef non devi solo saper cucinare, ma devi anche saper riconoscere il cliente.
Io vivo e lavoro a San Gimignano, ho improntato il mio lavoro sulla ricerca dei sapori originali del chianti, offrendo agli stranieri ospiti della nostra amata regione una visione più ampia della Toscana.
Incontrando diversi tipi di turisti ho anche capito che hanno tutti un denominatore comune.
Vogliono venire in Toscana e mangiare quei piatti che nel loro immaginario la identificano
Questo però rende complicato il lavoro, ad esempio, la pappa al pomodoro, ai turisti orientali non piace.
Caso diverso è una cena tra italiani, se la cena è di coppia come personal chef devi cercare di superarti proponendo piatti dai sapori particolari e ben definiti.
A noi italiani piacciono le novità, che rendono unico il piatto, ai miei clienti propongo pasta fresca aromatizzata con condimenti alternativi.
Sono sempre alla ricerca del ripieno giusto per il tipo di impasto che mi intriga al momento, infatti in questo blog potrete trovare molte delle mie proposte di pasta fresca.
Nel caso di cene tra amici bisogna sempre rimanere sul classico rendendo unica la cena proponendo variazioni interessanti.
Linee guida
Quando poi si è deciso il menù va scelta la mise en place, nel caso dei turisti stranieri, tema rustico toscano, nel caso degli italiani va scelto in base al menù e all’ambiente.
Il riordino?? Farlo o non farlo?? Questo il dilemma.
Molti miei colleghi non lo fanno, io invece credo che vada fatto.
Pensaci se vai a mangiare al ristorante a fine cena, il cameriere ti porta il conto, non ti accompagna in cucina a lavare i piatti.
Le cose più importanti sono
ascoltare le esigenze del cliente sempre, anche quando ci sembrano assurde,
dare consigli solo se vengono chiesti,
non esagerate mai nel descrivere i piatti,
date prova delle vostre capacità,
date sempre il meglio,
ma soprattutto DIVERTITEVI