Le castagne bollite sono una preparazione base molto semplice: ottime per essere gustate così al naturale (io le adoro ancora calde) a merenda o come fine pasto oppure perfette per essere utilizzate in altre preparazioni (a me piace aggiungerle alle zuppe di verdure). Le castagne bollite, a casa mia in Abruzzo, le abbiamo sempre chiamate “le casciole”. In realtà facendo un po’ di ricerche online ho trovato che casciole sono chiamate se arrostite, vallani le chiamano se bollite con la buccia e remonne se lessate senza la buccia. Ora, come si dice, paese che vai, dialetto che trovi, dunque è possibile che da una zona all’altra dell’Abruzzo cambi anche il modo di chiamarle. Questo non lo so. Ma so che quando le preparo la casa profuma di autunno, di infanzia, di ricordi, profuma di casciole.
Da non perdere
- DifficoltàFacile
- CostoEconomico
- Tempo di preparazione25 Minuti
- Tempo di cottura35 Minuti
- Porzioni1 persona
- Metodo di cotturaFornello
- CucinaItaliana
- StagionalitàAutunno
Ingredienti
Strumenti
Passaggi
Ho preparato le castagne bollite solo per me perciò la quantità è piccola. Ovviamente se siete più persone vi basterà raddoppiare o triplicare le dosi. Per me cento grammi di castagne sono state sufficienti. Ma potete anche aumentare la quantità a persona. Tenete conto che la maggior parte delle ricette consiglia di cuocere un chilo di castagne in tre litri di acqua e regolatevi di conseguenza. Alcune ricette prevedono di bollire le castagne con la buccia. Io le ho preparate alla maniera di casa mia, come le faceva la nonna e come le fa tuttora la mia mamma: sbucciandole prima. Potete utilizzare sia i marroni che le castagne. Io preferisco i marroni.
Con un coltellino pelare le castagne: va eliminata solo la buccia esterna e non la pellicina che le riveste a contatto. Non è un’operazione difficile perché viene via facilmente ma se dovete farne tante sarà un pochino noioso, lungo e laborioso. Trasferire le castagne all’interno di una casseruola con l’acqua e la foglia di alloro. Accendere il fuoco, portare a bollore e lasciarle cuocere per 35 minuti circa. Il tempo dipende dalla grandezza delle castagne ma vi basterà infilzarle con uno spiedino per capire quando saranno cotte. Una volta pronte scolarle, lasciarle intiepidire pochi minuti e poi eliminare la pellicina scura che le riveste: non fatele raffreddare troppo o non sarà facile toglierla). Le castagne bollite saranno perfette per essere gustate così al naturale (io le adoro ancora calde) o potranno essere utilizzate in altre preparazioni.
Curiosità
Che differenza c’è tra marroni e castagne? Il riccio della castagna arriva a contenere fino a sette frutti. Quello del marrone solo tre al massimo. Le castagne hanno una buccia scura, spessa e resistente. I marroni hanno una buccia rossiccia, a volte striata secondo la varietà. Le castagne sono piccole, piatte e schiacciate. I marroni sono più grandi, rotondi, hanno una forma più regolare e a cuore. La pellicina delle castagne è più difficile da eliminare perché si inserisce nelle cavità della polpa. Al contrario quella dei marroni si toglie con facilità poiché i marroni sono più lisci. Le castagne sono un pochino meno saporite (il loro impiego migliore sono le farine e le creme). I marroni invece sono più dolci e croccanti e sono perfetti sia da utilizzare in pasticceria, nei dolci, che in cucina in preparazioni salate poiché restano consistenti anche durante le cotture prolungate.
Dosi variate per porzioni