Le friselle sono un pane tipico delle regioni del sud Italia. Come c’è da aspettarsi ogni regione ha la sua variante: cambiano le farine utilizzate, il tipo di lievito e la forma… Quel che non cambia è la preparazione che prevede la doppia cottura in forno: la prima come se fossero semplicissime ciambelle di pane e la seconda, dopo averle tagliate a metà perché assumano il caratteristico effetto biscottato e croccante. Provate anche voi a preparare le friselle in casa seguendo la mia ricetta!
- Preparazione: I tempi di lievitazione + 30 Minuti
- Cottura: 60 Minuti
- Difficoltà: Medio
- Porzioni: 8 friselle
- Costo: Molto economico
Ingredienti
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200 g Farina tipo 2 macinata a pietra (o farina 0)
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200 g Semola di grano duro rimacinata
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240 ml Acqua
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10 g Olio extravergine d'oliva
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1 cucchiaino Sale (Raso)
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6 g Lievito di birra secco
Preparazione
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Nella ciotola dell’impastatrice (ma potete procedere anche a mano) versare l’acqua, l’olio extravergine d’oliva e il sale. Aggiungere le due farine e il lievito di birra secco. Lavorare l’impasto fino ad ottenere un bel panetto liscio ed omogeneo e riporlo all’interno di una ciotola leggermente infarinata. Coprirlo con uno strofinaccio o con della pellicola e lasciarlo lievitare un paio d’ore: dovrà raddoppiare di volume.
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Trascorso il tempo di riposo rovesciare l’impasto sul piano di lavoro e dividerlo in quattro panetti del peso di 170 grammi ciascuno. Lavorare ogni panetto per ottenere un filoncino lungo 35 centimetri circa e chiuderlo a ciambella pressando delicatamente sulla giuntura in modo che i due lembi di pasta si uniscano bene. Porre le ciambelle ottenute su una leccarda rivestita con carta forno, coprirle con uno strofinaccio e lasciarle lievitare per un’ora.
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Cuocere le ciambelle in forno preriscaldato a 200° per venti minuti. Poi sfornarle, lasciarle intiepidire e tagliarle a metà in senso orizzontale utilizzando un coltello a sega. Le friselle vanno tagliate al momento giusto, né troppo presto, né troppo tardi: il pane dev’essere tiepido per ottenere la giusta biscottatura e di conseguenza la giusta “sponsatura”. Dopo averle tagliate a metà disporre le friselle di nuovo sulla leccarda e lasciarle biscottare in forno caldo a 170° per quaranta minuti. Sfornarle e lasciarle raffreddare bene prima di utilizzarle.
Note
Le friselle, piatto povero e poco costoso, sono nate per far fronte all’esigenza delle famiglie e dei lavoratori di avere a disposizione un alimento che si conservasse a lungo: per esempio tradizione racconta che i marinai le portavano con sé durante i lunghi viaggi e le bagnassero con l’acqua di mare per renderle gustose e saporite. Anche la forma delle friselle ha a che fare con la praticità in quanto venivano infilate con una corda e appese come una collana durante il trasporto.
Come si consumano le friselle? Bisogna bagnarle con acqua (“sponsarle” termine dialettale che a casa dei miei suoceri originari della Campania ho sempre sentito utilizzare, che sta a significare bagnare o inumidire), e poi condirle con olio extravergine d’oliva, pomodorini, basilico, mozzarella o quel che più vi piace!
Quanto vanno bagnate le friselle? Né troppo né poco: dovrà essere morbida in superficie ma ancora integra al di sotto. Molto interessante il procedimento che ci spiega Terre d’Otranto e che trovate nel loro articolo “Tutto ciò che avreste voluto sapere sulla frisella e non avreste mai osato chiedere”.
Chi prepara le ricette di Cucina vista mare? Ve lo racconto QUI. Perché Cucina vista mare? Potete leggerlo QUI.
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