Crostini pecorino e sbriciolona toscana

I crostini pecorino e sbriciolona toscana con la confettura di pere e cannella sono un contrasto di consistenze e sapori: il pane croccante, il pecorino che si scioglie, la dolcezza della confettura e la ricca sapidità della sbriciolona toscana. Ottimi da servire con l’aperitivo o come antipasto ad apertura di un pranzo o di una cena (perché non con un menù tutto toscano) i crostini pecorino e sbriciolona toscana, abbinati ad un buon vino rosso sono una vera delizia!

Crostini pecorino e sbriciolona toscana Cucina vista mare
  • DifficoltàMolto facile
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione5 Minuti
  • Tempo di cottura3 Minuti
  • Porzioni2 persone
  • Metodo di cotturaAltro
  • CucinaItaliana

Ingredienti

  • 60 gpane toscano
  • 70 gpecorino toscano (fresco)
  • 50 gsbriciolona toscana
  • 20 gconfettura pere e cannella

Preparazione

  1. Tagliare il pecorino a fette non troppo sottili. Tagliare il pane a fette e disporvi sopra il formaggio poi trasferirlo in forno preriscaldato a 160 °C il tempo necessario perché il formaggio si fonda: ci vorranno pochi minuti. Io ho utilizzato la friggitrice ad aria 160 °C per tre minuti.

    Sfornare il pane, aggiungere la confettura di pere e cannella spalmandola sul pecorino ancora caldo e servire con le fette di sbriciolona.

    Se non trovate la sbriciolona potete utilizzare al suo posto la finocchiona.

Note

La sbriciolona è un salume tipico toscano preparato con carmi magre macinate a grana grossa è insaporita con semi di finocchio. E’ una variante della finocchiona, altro salume toscano, simili infatti in forma e preparazione tanto che spesso sono chiamati con lo stesso nome. La differenza è dovuta al fatto che la sbriciolona è meno stagionata e quando la si taglia al coltello “si sbriciola” da qui il suo nome. Le sue origini risalgono a quanto pare al Medioevo quando per evitare l’utilizzo del pepe che era raro e costoso si decise di utilizzare i semi di finocchio meno costosi e più a portata di mano. Racconta un detto popolare che “l’aroma della sbriciolona (come della finocchiona), riesce a camuffare il gusto del vino peggiore”. Era infatti usanza di fine XIX secolo che i contadini produttori di vino servissero agli acquirenti una merenda a base di pane e sbriciolona o di finocchiona, per accompagnare l’assaggio del vino che avrebbero dovuto comprare. Le spezie e il forte profumo della sbriciolona avrebbero alterato il gusto e l’olfatto spingendo gli acquirenti ad apprezzare anche un vino poco buono. Da qui il termine “infinocchiare”, prendere in giro, raggirare, abbindolare.

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