Dove conservare correttamente il miele aperto

Dove conservare correttamente il miele aperto

Spesso nel mio blog avete letto ricette a base di miele, sia dolci che salate, questo perchè vivo in un paese, Zafferana Etnea in cui vi è una grande produzione di miele e di aziende apicoltrici, in particolare ho collaborato più volte con l’azienda Cavallaro srl.

In questo articolo vorrei approfondire un argomento che genera confusione nei consumatori di miele e cioè dove sia meglio conservare il miele aperto, quali siano le condizioni ottimali affinchè il miele conservi le sue proprietà organolettiche e terapeutiche e sopratutto per quanto tempo il miele mantenga tutte le sue proprietà.

Per scrivere questo post, ho chiesto aiuto proprio alla ditta Cavallaro, che ormai da decenni si occupa di produzione e distribuzione di miele.

Una delle responsabili, Lucrezia, ha risposto a tutte le mie domande su come conservare il miele, dove conservarlo, per quanto tempo il miele si conserva bene, raccontandomi anche delle storie interessanti.

Andiamo subito al punto e scopriamo insieme dove e come conservare correttamente il miele.

Sponsorizzato da Cavallaro miele

Dove conservare correttamente il miele aperto
  • Preparazione: Minuti
  • Cottura: Minuti
  • Porzioni:

Preparazione

  1. Il miele, come tanti altri prodotti naturali, va conservato in barattoli di vetro ben sigillati. Questo perchè il vetro è il materiale che più di ogni altro preserva perfettamente gli alimenti.

    Quello che in molti si chiedono e che ho chiesto a Lucrezia è “Dove conservare il miele una volta aperto?”.

    Lucrezia risponde che il miele non va mai conservato in frigorifero, abitudine molto diffusa, ne tanto meno esposto a fonti di calore.

    Questo perchè il miele cambia la sua struttura molecolare, in frigo tenderà a cristallizzarsi diventando duro, vicino a fonti di calore, come il sole, tenderà a sciogliersi.

    Il miele dunque va conservato in un luogo fresco ed asciutto, come una dispensa, al riparo da fonti di luce diretta, da correnti fredde o fonti di calore.

  2. Una volta aperto, il miele non ha una scadenza precisa. Se mantenuto in una atmosfera protetta, esso si conserverà per un massimo di tre anni.

    Trascorso questo periodo di tempo, il miele non sarà avariato, potrà ancora essere utilizzato, ma probabilmente avrà perso parte delle sue proprietà organolettiche e gustative.

    Sulle confezioni di miele che acquistate al supermercato, troverete delle date di scadenza, che seguono la normativa vigente, ma che possono essere considerate indicative e flessibili.

    Pensate, come mi raccontava anche Lucrezia, che durante gli scavi in Egitto della tomba di Yuaa e Thuaa, fu ritrovato un barattolo di miele, ben sigillato, ancora liquido e profumato, dopo 3.300 anni.

  3. Ricapitolando, quindi, il miele si conserva in barattoli di vetro ben chiusi, lontano da fonti di calore e mai in frigorifero.

    Potete conservarlo in casa per molto tempo, e utilizzarlo quando volete, senza avere dubbi sulla data di scadenza.

    Il miele infatti con la sua alta concentrazione di zuccheri e praticamente immune agli attacchi di muffe e batteri.

    Spero che questo articolo vi sia stato d’aiuto, ringrazio ancora Lucrezia per la sua disponibilità e l’azienda Cavallaro.

    Mi trovate anche su Facebook.

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