Accorgimenti per una cucina Nichel-free

allergia-nichel-fotoCon questo articolo vorrei dare delle indicazioni generali di comportamento per permettere a chi soffre di allergia al nichel di stare meglio, di procedere correttamente con una dieta di privazione e, sfruttando le ricette che si trovano nel blog, cucinare piatti comunque gustosi con gli alimenti consentiti. Ho voluto scrivere questo articolo e aprire questo blog perchè mi è capitato più volte di cercare su internet delle indicazioni per poter cucinare senza Nichel. In internet si trova di tutto, dalle liste di alimenti improbabili, alle ricette altrettanto improbabili. Mi rendo conto che non tutti si trovano a che fare con un’allergia al nichel severa e che comunque tollerano cibi proibiti come la rucola, le carote, il sedano, il merluzzo… che riescono a mangiare senza avere disturbi i cibi confezionati. Ci sono però casi in cui diventa impossibile anche solo toccare una monetina o assaggiare una fetta di prosciutto cotto generando disagi e problemi sia nella vita privata che nel lavoro.

Le uniche soluzioni per l’allergia al nichel e per la snas sono la dieta di privazione al nichel e il cosiddetto vaccino o cura desensibilizzante.

Di seguito alcune regole basilari, alcune delle quali le troverete ripetute in fondo a tutte le ricette.

  • Non utilizzare pentole in acciaio inox 18/10 o in alluminio;
  • utilizzare pentole e accesori in ceramica, vetro, plastica o teflon;
  • non utilizzare la prima acqua del rubinetto ma lasciarla scorrere qualche minuto;
  • aggiungere il sale nella pentola solo quando l’acqua bolle;
  • non usare la carta di alluminio per avvolgere i cibi;
  • usare la carta da forno per rivestire padelle o piastre in ghisa;
  • abolire i cidi in scatola;
  • evitare la cottura di cibi al cartoccio;
  • prediligere gli alimenti conservati in recipienti di vetro;
  • per le pulizie utilizzate sempre guanti per non venire in contatto con detersivi o qualsiasi altra sostanza;
  • non utilizzare bracciali, collane, orecchini, anelli o oggetti metallici;
  • attenzione al contatto diretto con il metallo di bottoni, cerniere, monete, utensili vari;
  • interponete un tessuto tra i bottoni e le cerniere e la pelle;
  • utilizzare saponi e detergenti testati per l’assenza di nichel, nichel-free;
  • attenzione anche ai dentifrici, ai cosmetici, trucchi, profumi, smalti e creme;
  • bere molta acqua aiuta a depurare e a smaltire il nichel ingerito in quanto viene espulso principalmente dai reni.

Spero che queste indicazioni possano essere di aiuto. Nel prossimo articolo parlerò dei cibi consentiti, di quelli proibiti e delle liste di alimenti che si trovano in internet.

A presto

5 Risposte a “Accorgimenti per una cucina Nichel-free”

  1. Ciao e complimenti per il post sugli accorgimenti e le dritte per una cucina senza nichel. Anch’io ho questo problema ed ho voluto creare una guida sul mio blog per aiutare altre persone a scegliere le pentole giuste nichel free.

    E’ stato molto difficile per me fare una selezione delle migliori pentole e padelle, perchè se stiamo attente agli alimenti che assumiamo ma poi non abbiamo i prodotti giusti per cucinare non riusciamo a risolvere il problema.

    Per fortuna ora abbiamo una notevole scelta e molte aziende si sono decise a creare dei set di pentole dedicate a noi allergiche.

    Per chi fosse interessato, trovate il link della mia guida in firma a questo commento.

      1. Di nulla, spero di essere stata un pò di aiuto. Sento questo problema molto da vicino e anche sul mioblog mi vengono spesso chieste informazioni su quali sono le migliori pentole senza nichel.

  2. Ciao,vorrei capire se hai scritto un libro dove sono raccolte le ricette….vorrei prenderlo.Mai figlia è allergica …le tue ricette sono molto belle e semplici…vorrei capire inoltre se l’uso di macchine impastatrici e altri attrezzi in acciaio se usati a freddo possono creare allergica .graziek

    1. Ciao Caterina,
      ti ringrazio per il tuo commento. L’acciaio 18/10 ha una percentuale di nichel, quindi tende a contaminare gli alimenti, soprattutto se sono alimenti acidi o caldi. Sarebbe meglio evitare, mi pare ci siano impastatrici col boccale in vetro in commercio. Comunque dipende sempre dal grado di tolleranza di ognuno di noi, se sono impasti freddi e non acidi e vedi che non crea problemi in seguito puoi provare, se invece riscontri fastidi dopo l’utilizzo vuol dire che non lo si tollera e allora è meglio evitare.
      Per il libro non ci avevo pensato, potrebbe essere un idea 😉
      A presto
      Ilaria

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