Questa torta di Grano Saraceno ci porta subito in qualche rifugio dolomitico. Immaginatevi seduti su di una bella panca in legno, quelle tipiche che trovate proprio davanti ai rifugi, avete appena fatto una bella scarpinata per arrivare lì in cima. L’aria è bella fresca, davanti a voi l’immensità delle montagne… esiste piatto migliore per accompagnare questo momento di ristoro?
Io adoro la torta di Grano Saraceno, ad ogni mia gita in montagna cerco lei! In particolare se so che i rifugi preparano dolci con le loro mani e non si affidano all’industria.
Molto spesso viene confusa con la Linzer Torte, che pubblicai un po’ di anni fa (e se non l’avete ancora provata andate immediatamente a guardare, vi vedo!!)
Ho scritto nel titolo che è senza glutine… eh già! La ricetta originale non prevede altri tipi di farina oltre a quella di grano saraceno e di mandorle che ne sono naturalmente prive. E’ un po’ calorica ma godetevi la torta!! Non credo che la farete tutti i giorni. Dovete considerare che anticamente, sulle Dolomiti, l’olio non era di facile reperibilità, per questo le ricette dolomitiche contengono principalmente burro o strutto. E in più la vita era molto più attiva a livello fisico.
Allacciate il grembiule e via!!! Buona merenda!
Intanto vi lascio il link dell’altra torta 🙂
Video ricetta del giorno
- DifficoltàFacile
- CostoMedio
- Tempo di preparazione1 Ora 30 Minuti
- Tempo di riposo1 Ora
- Tempo di cottura40 Minuti
- Porzioni6/8
- Metodo di cotturaForno elettrico
- CucinaItaliana
Ingredienti
Strumenti
Passaggi
Impastiamo
Dividiamo le uova in due terrine, da una parte i tuorli, dall’altra gli albumi. Come prima cosa montiamo a neve fermissima gli albumi, con il pizzico di sale (così non vi servirà lavare due volte le fruste!!!)
Sbattiamo i tuorli con lo zucchero, aggiungiamo il burro e mescoliamo bene. Aggiungiamo le farine e il lievito. Ed è fatto! Semplice vero?
A questo punto mettiamo il tutto in una tortiera unta e infarinata, oppure rivestita di carta forno e mettiamo in forno già caldo a 175° per circa 40 minuti. Non smetterò mai di dirvelo… ogni forno ha una vita diversa, solo voi conoscete il vostro forno. Ad esempio, se è statico alzate leggermente la temperatura e tenete conto che il tempo di cottura potrebbe leggermente variare, di qualche minuto. Vale sempre la regola dello stecchino. E, sottointeso, anche del non tirare fuori la torta bruciata.
Lasciamo raffreddare. Una volta raffreddata, la torta sarà più facile da tagliare. Potete usare un coltello abbastanza lungo, io farò così, o fare i fighi e tagliare la torta con un filo (non ci sono mai riuscita!!!!).
Mettiamo una quantità adeguata di marmellata, uno spessore di 3/4 millimetri, richiudiamo. Poi se volete ci spolverate sopra un po’ di zucchero a velo.
E buon appetito!
Vi consiglio di non sostituire la marmellata di mirtilli rossi con altre marmellate o, se proprio proprio non la trovate, sceglietene una non troppo dolce e un po’ acidula, come ad esempio la marmellata di ribes. Deve essere una marmellata che vada a contrastare il dolce della torta.
Io per la decorazione ho utilizzato uno stecchino di legno bagnato con un po’ d’acqua e utilizzato come una penna. Ma in commercio trovate gli stencil appositi.
Dosi variate per porzioni