Il panettone ‘licolizzato’

Il panettone licolizzato è ovviamente un lievitato fatto in casa con lievito madre liquido.
Ci tenevo a farvelo vedere, seppur fuori tempo, perché sono molto orgogliosa della mia creatura!
La mollica in questo caso ha un’alveolatura molto più fitta rispetto a quella di un panettone fatto con pasta madre solida, che ha invece gli alveoli un po’ più grandi, ma questo non inficia assolutamente con il risultato finale; anzi! Il panettone ‘licolizzato’ è soffice, la mollica si scioglie in bocca, il sapore è autentico senza aromi artificiali…insomma un Signor Panettone.
Non vi resta che provare, se avete il li.co.li., un’impastatrice e se volete cimentarvi in quest’avventura.
Ricetta estrapolata dal blog dello Ziopiero.
LEGGI ANCHE:
La brioche di Natale

  • DifficoltàAlta
  • Tempo di preparazione2 Giorni
  • Tempo di riposo1 Giorno
  • Tempo di cottura50 Minuti
  • Porzioni8
  • Metodo di cotturaForno
  • CucinaItaliana

Ingredienti

INGREDIENTI per un panettone da 1 kg.

Fate prima tutte le pesate e tenete tutto a portata di mano compresi canovacci e spatole

Primo impasto:

  • 160 gfarina Manitoba
  • 70 gzucchero
  • 4tuorli (medi)
  • 80 gburro (morbido)
  • 220 glievito madre liquido (attivo e che raddoppi al massimo in 4 ore)

Massa aromatica:

  • vaniglia (i semi di 1/2 bacca)
  • 30 gmiele di acacia
  • scorza d’arancia (grattugiata)

Secondo impasto:

  • (tutto il primo impasto)
  • 90 gfarina Manitoba
  • 40 gacqua (fredda)
  • 70 gzucchero
  • 85 gburro (morbido)
  • 4tuorli
  • 5 gsale
  • 200 guvetta
  • (massa aromatica)

Strumenti

  • Planetaria
  • Termometro
  • Bilancia
  • Stampo da panettone 1kg

Preparazione del panettone licolizzato

Primo impasto:

  1. – Mescolate i tuorli con lo zucchero e metteteli in frigo.

    – Montare la foglia e mescolare il licoli con un paio di cucchiai di farina; incordare.

    – Inserire a filo le uova che avete sbattuto con lo zucchero; fare questa operazione molto lentamente anche goccia a goccia se necessario, pena lo smollamento dell’impasto. Non appena l’impasto assorbe le uova, aggiungete poca farina e incordate anche fermando la macchina e ribaltando di tanto in tanto l’impasto.

    Quando avrete finito d’inserire le uova, aggiungete un pezzo per volta, il burro seguito da una cucchiaiata di farina. Anche in questo caso l’impasto non deve mai perdere l’incordatura.

    – Quando l’ultimo pezzo di burro è stato inserito, mettete il gancio ad uncino, date qualche giro per serrare l’impasto, poi spegnete e coprite.

    – Fate raddoppiare l’impasto.

Massa aromatica:

  1. – In un pentolino a fiamma bassa, scaldare il miele con gli aromi, mescolare bene, coprire e mettere in frigo.

Secondo impasto:

  1. – Anche qui, tuorli e zucchero mescolati e messi in frigo.

    – Dare qualche giro di macchina per riprendere l’impasto, inserire l’acqua poco per volta e poi via via tutti gli ingredienti come per il primo, stando ben attenti a non far perdere mai l’incordatura.

    Prima d’inserire l’ultima parte di uova e zucchero, aggiungere il sale.

    – La massa aromatica va inserita sempre lentamente; il burro a pezzettini aspettando sempre che il pezzo precedente sia stato assorbito prima di aggiungerne un altro.

    – Tra un inserimento e l’altro aggiungete sempre qualche cucchiaio di farina.

    – Finito d’inserire l’ultimo pezzo di burro, è la volta dell’uvetta o delle gocce, inserimento che va fatto a mano poco per volta, ribaltando l’impasto con la spatola. (fig. 1-2-3-4)

  2.  Mettere infine l’impasto che dovrà risultare liscio, lucido e non appiccicoso (fig.5) in una ciotola a chiusura ermetica e porre in frigo (fig.6) per almeno 6 ore e fino a 14 (io per questioni pratiche l’ho tenuto in frigo quasi 16 ore).

    – Finito il riposo in frigo, va fatta la cosiddetta pirlatura e poi l’impasto va messo nel pirottino (fig.7) posto su una teglia, coperto con pellicola  e messo a lievitare, in forno spento luce accesa (se avete la possibilità, monitorate la temperatura che non deve superare i 26°C).

    – Quando l’impasto sarà arrivato a 2 cm dal bordo, (fig.8) togliete la pellicola e dopo circa 30′ fate la scarpatura; ossia: incidete delicatamente con una lametta la superficie dell’impasto a croce (senza andare troppo in profondità)  mettete un pezzo di burro al centro e poi delicatamente riponete al centro le punte.

Cottura del panettone licolizzato

  1.  Passare la teglia in forno già caldo a 160°C per ca 45′ senza mai aprire, poi se la cupola dovesse scurire troppo, coprire molto velocemente con un foglio d’alluminio.

    Oppure fate come me: al secondo panettone con cupola bruciacchiata, ho deciso di mettere in forno, nella parte alta, una teglia che schermasse un po’ (operazione che va fatta prima di accendere il forno).

    Il panettone deve cuocere per 50′ o anche più. Se non avete il termometro che deve misurare 96°, usate uno stecco lungo per spiedini che dovrà uscire asciutto.

    – Fuori dal forno, il panettone va infilzato velocemente nella parte bassa con 2 ferri da maglia e appeso a testa in giù per un giorno intero. (fig.9)

Conservazione:

  1.  Imbustate il vostro panettone in una busta per alimenti forata, altrimenti fate voi qualche buchino con uno spillo e non consumatelo prima di 4/5 giorni.

Consigli:

Al posto dell’uvetta, potete mettere le gocce di cioccolato, ma ricordate che la frutta candita o l’uvetta, conferiscono umidità al prodotto finito.

5,0 / 5
Grazie per aver votato!

10 Risposte a “Il panettone ‘licolizzato’”

  1. Ciao Sabrina prima di tutto BUON ANNO che sia un anno all'insegna di belle emozioni e alla realizzazione di tutto quello che il tuo cuore desidera rispettando sempre le nostre più buone intenzioni. Che dire di questa preparazione fantastica divina degna di una grande appassionata di cucina. Peccato non esserci… però ti rubo la ricetta. tanti baci e abbracci affettuosi ciao Tiziana

  2. Cara Tiziana, buon anno anche a te! Ti auguro davvero che tu possa veder realizzati tutti i tuoi progetti e desideri..magari anche quello di mangiarti una bella e sana fetta di panettone fatto con le tue mani.A presto cara!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.