POSSO OFFRIRTI DA BERE? GUIDA RAPIDA PER BERE SENZA GLUTINE.

slide4-1024x415.jpgHappy hour con gli amici e ti ritrovi ad ordinare un bicchiere d’acqua invece dell’aperitivo. A meno che non siate dei celiaci astemi, non vi è ragione per l’astenersi dall’ordinare da bere ad un appuntamento al pub. In prima analisi viene spontaneo allontanare qualsiasi cosa di cui non siamo sicuri se abbia a che fare o meno con il glutine….ERRORE…Bisogna solo informarsi! Ho deciso di condividere con voi le informazioni che ho raccolto in questi anni di dieta GF ed in questo articolo racchiudere le informazioni necessarie su cosa è possibile bere o no!
Piccola premessa. Non sono una esperta di bevande alcoliche, vini, birre, ecc. Per cui mi limito a riassumere quello che so sull’argomento e sulle informazioni che ho raccolto al riguardo.

La maggior parte degli alcolici, come ben saprete sono prodotte dalla fermentazione degli zuccheri e proprio da questa fermentazione si producono distillati e liquori attraverso un processo di distillazione e sono consentiti ad un consumo da parte di un celiaco, se il prodotto è consumato puro, ossia senza aggiunta di additivi o aromi e coloranti.

I distillati da materie prime non contenenti glutine sono:cocktail-foto

  • Brandy (distillato del vino),
  • Cognac (distillato di vino bianco),
  • Rum (distillato della melassa di canna da zucchero),
  • Tequila (distillato di agave).
  • Cachaça (distillato del succo di canna da zucchero grezzo),

Seppur distillati da materie prime contenenti glutine, secondo irisultati degli studi promossi dall’EFSA (l’Autorità Europea per la Sicurezza degli Alimenti) e finalizzati alla ricerca dell’eventuale presenza di tracce di glutine nei distillati da cereali contenenti glutine ne hanno confermato l’assenza in queste bevande. Il processo produttivo tramite distillazione, infatti, è tale per cui il prodotto finito non può contenere glutine né esserne contaminato. Per cui sono considerati idonei anche:

  •  Whisky (distillato di malto d’orzo, di mais o di segale),
  • Vodka (distillato da mosti di grano, orzo, segale o fecola di patate),
  • Gin (distillato da alcol etilico aromatizzato con bacche di ginepro).

I liquori ottenuti invece da macerazione,per mezzo di infusione di una base di alcol etilico  con sciroppo di zucchero con aromi e coloranti, possono essere consumati previa lettura dell’etichetta, che deve riportare la dicitura “Senza Glutine”, il marchio spiga barrata o l’iserimento nel Prontuario degli alimenti AIC.

Sono liquori gli amari, i limoncelli, i centerbe, i nocini, le creme ed i rosoli.

600x6001252090231_calentaratuchica3I cocktail che prevedono l’utilizzo di materie prime naturalmente senza glutine.come ad esempio il mojito (rum bianco, lime, zucchero di canna, menta fresca più soda e ghiaccio) o un gin tonic (gin, acqua tonica limone e ghiaccio) o il cuba libre (rum chiaro, cola e succo di lime), sono tutti cocktail bollino verde per i celiaci; quindi vi basta solo soffermarvi un attimo a dare una breve lettura alle indicazioni riportate nel menù per la preparazione del cocktail e potrete passare una serata in totale tranquillità. In ogni caso se così non fosse e dunque avreste qualche difficoltà nel comprendere gli ingredienti che verrebbero adoperati nella preparazione di questo, vi basterà semplicemente rivolgervi al barman. Chiedete se nel cocktail che state ordinando verranno aggiunti sciroppi o aromi in sostituzione degli ingredienti previsti (alle volte può capitare). Vi assicuro che risulterà tutto molto più semplice e poi chiedere non costa nulla.

E per chi è amante della birra vi basti sapere che oltre ad esserne presenti in commercio già da diverso tempo varie marche, alcune birrerie, che ne producono artigianalmente, stanno provvedendo o alcune hanno già previsto un’alternativa senza glutine.

E se questo ancora non bastasse, tenete a mente che grazie alla App Glutenfreeroad, sarà possibile avere a portata di mano un elenco di locali che forniscono menù con alimenti senza glutine.

Cheers!