Zuppa gallurese ricetta antica sarda. Buona giornata dalla vostra Nonna Ariella, oggi esploriamo ricette antiche dove si mangiava bene con i pochi prodotti a disposizione ma non per questo senza sapore, anzi! Nella cucina povera sarda la zuppa gallurese è un classico, si cuoceva in tutta l’isola ovviamente con le varianti. La ricetta, detta anche “suppa cuata”, è tipica della Gallura e questo piatto veniva chiamato “piatto dei poveri” per la semplicità degli ingredienti.
Ingredienti:
- 1,5 kg di pane raffermo
- 1,5 kg di carne mista (pecora e manzo)
- 800 grammi di formaggio vaccino fresco
- 100 grammi di pecorino sardo grattugiato
- sedano
- 2 cipolle grandi
- 1 e mezzo mazzetti di prezzemolo
- foglioline di menta
- 50 grammi di burro
- concentrato di pomodoro
- sale
- acqua
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Preparazione:
- Mettere la carne in una pentola con 2 litri d’acqua fredda, il sedano, le cipolle e 1 mazzetto di prezzemolo.
- A metà cottura della carne (quindi dopo circa un’ora) aggiungere mezzo tubetto di concentrato di pomodoro e salate.
- Nel frattempo tagliare a fette sottili metà del formaggio fresco e tritare l’altra metà unendola al pecorino sardo grattugiato, alle foglioline di menta e di prezzemolo sminuzzate.
- Dopo due ore di cottura filtrare il brodo e lasciarlo, intiepidire.
- Ungere una teglia con burro, procedere a riempirla disponendo uno strato di pane, brodo,
formaggi grattugiati misti a prezzemolo e menta, le fette di formaggio vaccino che avete tagliato in precedenza. - Procedere alternando 3 strati di pane, brodo e formaggio.
- Ultimare con uno strato di formaggio fresco così che si crei una bella crosta.
- Infornare a 180° per 1 ora e servire calda.
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Vini morbidi al palato dal profumo gradevole, intenso, etereo. Il buon bere è fondamentale a tavola in ogni occasione, ma con la tipica gastronomia gallurese la scelta del vino appropriato diventa quasi un rito per l’ottimale esaltazione dei sapori, e dei profumi di questa terra per questo si consiglia il Monica di Sardegna: di colore rosso rubino chiaro e brillante, tendente all’amaranto con l’invecchiamento, al naso è intenso e gradevole, vinoso, fragrante con sentori di mora e note di mandorla, mentre al palato rivela una buona sapidità, è giustamente tannico, caldo, di corpo e morbido.
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Un buon proseguimento di giornata dalla vostra Nonna Ariella.
Foto di PublicDomainPictures da Pixabay